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domenica 19 Ottobre 2025

Jurgec, il Catanzaro guarda lontano: idea Roma per blindare la difesa della Primavera

Il Catanzaro non muove pedine solo per la prima squadra. In queste ore di mercato giovanile, lontano dai riflettori, i responsabili del vivaio Massimo Bava e Carmelo Moro hanno acceso i fari su Jan Jurgec, difensore centrale classe 2007 di proprietà della Roma. Una pista concreta per la Primavera 2 di Massimo Costantino, che certifica la volontà del club giallorosso di alzare qualità, taglia e competitività del reparto arretrato con un profilo internazionale, giovane ma già temprato. A rilanciare l’indiscrezione è il giornalista Lorenzo Canicchio«Esclusiva 🚨 Jan #Jurgec verso il #Catanzaro: il 2007 dell’#ASRoma, che i giallorossi presero dal #Maribor, non rientra nei piani della #Primavera di Federico #Guidi», ha scritto su X.

Chi è Jurgec: centrale moderno, scuola Maribor e Roma

Nato a Velenje (Slovenia) il 13 marzo 2007Jurgec è un difensore centrale destro dall’impostazione pulita e dalla buona aggressività nelle uscite, capace – all’occorrenza – di adattarsi anche da terzino. Cresciuto nel settore giovanile del Maribor, nell’estate 2023 è stato acquistato dalla Roma per inserirlo nell’Under 17, completando poi l’annata tra U17 e U18. Tra 2023 e 2024 ha totalizzato 23 presenze complessive nelle giovanili giallorosse, con 1 gol, minuti importanti e prime responsabilità nel cuore della linea. In nazionale ha seguito l’iter classico: Slovenia U16 e U17 (6 presenze), fino alle recenti chiamate nella U19.

Il suo identikit tecnico lo rende un profilo coerente con le necessità della Primavera giallorossa: taglialetture difensive in anticipo, tempi corretti nel duello aereo, ma soprattutto una discreta prima costruzione per uscire dal pressing con semplicità. Nel calcio dei settori giovanili moderni, la gestione del pallone del centrale è un’arma che può cambiare il ritmo delle partite: è qui che Jurgec ha margini concreti.

Perché il Catanzaro ci crede: progetto, minutaggio e crescita guidata

La Primavera del Catanzaro ha imboccato una strada chiara: talento mirato e prospettiva. Dopo un biennio di consolidamento e il lavoro metodico di Costantino, il salto qualitativo passa dal reclutamento di under con background di alto livello. Bava e Moro stanno costruendo una rosa corta ma competitiva, in cui i 2007-2008 più pronti possano trovare minuti reali e un percorso tecnico definito.

In questo quadro, Jurgec sarebbe una pedina immediatamente utile: concorrenza interna più alta nel ruolo, rotazioni migliori sui tre impegni (campionato, coppa e amichevoli d’élite), oltre alla possibilità di lavorare in simbiosi con il gruppo Prima Squadra durante la settimana sulle uscite palla dal basso e sulla riaggressione, principi cardine anche di Aquilani. Non è un dettaglio: l’allineamento metodologico tra prima squadra e Primavera riduce i tempi di adattamento e aumenta il valore formativo del minutaggio.

Tempistiche e incastri: la volontà fa la differenza

Secondo quanto filtra dall’ambiente capitolino, Federico Guidi ha una batteria di centrali già definita e Jurgec non rientra al momento nel percorso dell’U20. Da qui l’apertura a una soluzione esterna che garantisca continuità e centralità nel progetto. Il Catanzaro può offrire entrambe, oltre a una vetrina importante in Primavera 2 e alla prospettiva di affacciarsi progressivamente al lavoro con i “grandi”. Sarà un’operazione da chiudere con formula leggera (prestito annuale con eventuali opzioni), nel solco delle pratiche virtuose tra club sui giovani di prospettiva.

Cosa porterebbe Jurgec alla Primavera

Inserendo Jurgec, Costantino avrebbe:

  • più centimetri e fisicità sui piazzati difensivi e offensivi;
  • un centrale aggressivo sull’uscita, capace di “rompere” la linea quando serve;
  • una prima costruzione più sicura, grazie al destro educato e al buon orientamento del corpo in ricezione;
  • una rotazione che preserva energie e riduce il rischio di emergenze difensive nel lungo periodo.

Nel medio termine, l’obiettivo è chiaro: alzare il tetto competitivo della Primavera, intercettando profili che possano sfiorare la prima squadra entro 12-18 mesi. È il modello che molti club di Serie B stanno perseguendo e che il Catanzaro ha deciso di sposare con convinzione.


Se l’operazione dovesse andare in porto, Jurgec diventerebbe uno dei riferimenti della retroguardia giallorossa in Primavera 2. Ma la notizia, al di là del singolo, racconta soprattutto una filiera: scouting, idee chiare e la volontà di costruire in casa le risorse tecniche del futuro. Perché i risultati del domani nascono anche dalle scelte coraggiose di oggi. E Catanzaro, su questo terreno, ha deciso di non restare a guardare.

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