Nel pomeriggio di domenica 4 maggio, lo Stadio Ceravolo ha ospitato una sfida tra due squadre che hanno segnato la carriera di Enrico Nicolini, ex centrocampista sia del Catanzaro che della Sampdoria. Presente sugli spalti per seguire dal vivo il match della 37ª giornata di Serie B, Nicolini ha poi commentato la partita ai microfoni di Telenord, in dichiarazioni riprese da SampNews24.com.
Enrico Nicolini, doppio ex con lo sguardo critico
Enrico Nicolini non ha usato mezzi termini per descrivere la prestazione della Sampdoria, che al Ceravolo ha ottenuto un 2-2 contro un Catanzaro in difficoltà. Le sue parole sono state lucide e al tempo stesso impietose nei confronti della squadra blucerchiata.
Un primo tempo positivo per la Samp
«Primo tempo ottimo, il gol lo avevi trovato meritatamente. Il Catanzaro non ha praticamente mai tirato in porta fino alla rete del pari», ha dichiarato l’ex centrocampista, elogiando l’atteggiamento iniziale della squadra di Alberico Evani.
Il pari subito in avvio di ripresa
Nel secondo tempo, però, le cose sono cambiate: «Nel secondo tempo prendi subito gol, riesci a recuperare, ma poi giochi con l’uomo in più e non riesci a concretizzare», ha osservato Nicolini, sottolineando come la Sampdoria, pur in superiorità numerica dopo l’espulsione di Pompetti, non abbia saputo creare pericoli.
Limiti tecnici evidenti secondo Enrico Nicolini
Il cuore della critica di Enrico Nicolini si è concentrato sulla qualità della manovra offensiva blucerchiata: «La Samp non ha più creato un’occasione da quando Pompetti è stato espulso. Questo secondo me è dovuto a limiti tecnici, anche evidenti, ad un’incapacità generale di arrivare al cross o al tiro.»
Niang e i calci piazzati: un campanello d’allarme
Un passaggio emblematico del commento riguarda Niang, uno dei pochi veterani in campo: «A battere angoli e punizioni è stato Niang, e questo la dice lunga sulle qualità tecniche della squadra». Un’affermazione che evidenzia lo stato di emergenza tecnico e mentale della compagine genovese.
Un Catanzaro concreto
Pur non esprimendosi in modo diretto sulla squadra di Fabio Caserta, Nicolini ha lasciato intendere che il Catanzaro, pur poco brillante, sia stato capace di capitalizzare le occasioni e resistere con ordine anche in inferiorità numerica. Un atteggiamento che, per quanto difensivo, ha comunque portato a un punto utile.
La partita contro la Sampdoria ha confermato alcune delle difficoltà del Catanzaro, in particolare nella gestione della superiorità tecnica e del ritmo gara. Tuttavia, l’approccio mentale è sembrato più solido rispetto alle uscite precedenti.
Un pareggio che lascia rimpianti
Il risultato finale lascia un mix di sensazioni: il Catanzaro ha mostrato spirito di sacrificio ma poca incisività, mentre la Sampdoria ha sprecato un’occasione per rilanciarsi in classifica.
Enrico Nicolini, voce autorevole
Le parole di Enrico Nicolini assumono un valore particolare proprio per il suo doppio passato. Conosce l’ambiente di entrambe le società e non fa sconti a nessuno, proponendo un’analisi che guarda oltre il semplice risultato.
Un campionato che non perdona
La sua lettura della partita è anche un campanello d’allarme per entrambe le squadre, che si avviano a chiudere una stagione di transizione senza aver mai trovato continuità.
Catanzaro, ora serve concretezza
Per i giallorossi, il focus si sposta ora sulla trasferta decisiva di Reggio Emilia contro il Sassuolo, dove serviranno testa, equilibrio e massima concentrazione per non vanificare quanto costruito durante l’anno.
Il pareggio del Ceravolo è stato uno specchio fedele delle fragilità e dei limiti delle due squadre. Ma nel calcio, come ha ricordato implicitamente Nicolini, contano le risposte sul campo. E il tempo per rispondere è sempre meno.