La sanità calabrese, con il nuovo ospedale di Catanzaro al centro del dibattito, è tornata ad essere terreno di aspro scontro politico nel capoluogo. A infiammare la discussione sono le parole dei gruppi consiliari Cambiavento, Mò Fiorita Sindaco e PD, che hanno diramato una nota congiunta per “respingere con fermezza e sdegno le calunnie diffuse da Forza Italia”. La replica è durissima: le affermazioni di Forza Italia vengono definite un “maldestro tentativo di distogliere l’attenzione dalla verità e dalle proprie responsabilità politiche”, e si trasformano in un’accusa diretta al presidente della Regione e commissario alla sanità, Roberto Occhiuto, definito senza mezzi termini “il saccheggiatore di Catanzaro”.
Il contro-attacco: accuse di strumentalizzazione e “fallimento” sanitario regionale
La nota congiunta non lascia spazio a interpretazioni: la contesa sull’area individuata per il nuovo ospedale di Catanzaro viene smascherata come un’operazione politica orchestrata. “È vergognoso che chi oggi urla allo scandalo e agita insinuazioni infondate sull’area individuata per il nuovo ospedale, dimentichi (o finga di dimenticare) che quell’area è stata individuata e votata anche da loro nel 2016”. Questo rende l’attuale attacco “strumentale”, non dettato da reali preoccupazioni per la sicurezza del sito, bensì da “precise direttive politiche provenienti dal loro ‘padrone politico’: il presidente della Regione e commissario alla Sanità, Roberto Occhiuto”. L’obiettivo di Forza Italia, secondo i consiglieri, sarebbe quello di “coprire il fallimento totale delle politiche di Occhiuto sulla sanità calabrese”. Un’accusa pesante, che porta il confronto dal piano locale a quello regionale, coinvolgendo direttamente il vertice della sanità calabrese.
Il “disegno di spoliazione” e la fuga dal confronto in consiglio
Il documento prosegue con un’analisi impietosa di quello che viene definito un “evidente disegno di spoliazione ai danni del capoluogo e della sua sanità”. La lista delle presunte “nefandezze di Occhiuto” è lunga e dettagliata: si parte dall'”assenza totale di risorse per la realizzazione del nuovo ospedale di Catanzaro”, un tema che da anni agita la comunità. A questo si aggiunge “lo scippo dei posti letto del Sant’Anna Hospital spostati vergognosamente a Cosenza”, una decisione che ha generato forte malcontento. Non da ultimo, la “menomazione della facoltà di medicina di Catanzaro” viene indicata come ulteriore tassello di un presunto piano di depauperamento delle risorse sanitarie e accademiche del capoluogo.
In questo clima teso, la nota non manca di sottolineare la clamorosa assenza dei rappresentanti di Forza Italia al consiglio comunale aperto sulla sanità: “Per questo non si sono presentati questi leoni da social al Consiglio comunale aperto sulla sanità: per proteggere le nefandezze di Occhiuto. Una fuga dalle proprie responsabilità, un tradimento nei confronti di Catanzaro”. Un’accusa diretta di viltà politica e disinteresse verso le sorti della città, che avrebbe dovuto essere al centro del dibattito in aula.
La sfiducia pubblica e la chiamata alla trasparenza: un futuro per Catanzaro?
A conclusione della nota, i gruppi consiliari lanciano una sfida aperta a Forza Italia, chiedendo un confronto diretto e senza veli sulla questione. A chi “millanta sospetti”, la risposta è perentoria: “siamo disponibili ad accompagnarlo in procura, per denunciare tutto ciò che ritengono opportuno. Noi non temiamo la verità. Ma pretendiamo lo stesso da loro”. Una mossa che alza il livello dello scontro, chiamando in causa direttamente la magistratura.
La richiesta finale è quella di “scusarsi pubblicamente, non solo per le calunnie pronunciate, ma anche per aver svenduto Catanzaro agli ordini di un presidente e commissario cosentino, che non ha mai nascosto le sue reali priorità”. Un attacco finale che ribadisce il sospetto di una subordinazione degli interessi catanzaresi a logiche esterne. I gruppi consiliari Cambiavento, Mò Fiorita Sindaco e PD concludono riaffermando la loro missione: “Noi continueremo a lavorare per il bene di Catanzaro e per difendere i suoi diritti, anche di fronte alle menzogne e agli attacchi falsi”. Una presa di posizione forte che promette di mantenere alta la tensione politica sulla sanità e sul futuro del capoluogo calabrese.