Nel corso della trasmissione “11 in Campo”, in onda su LaC TV e condotta da Maurizio Insardà, ha preso parola uno degli analisti più autorevoli del panorama calcistico nazionale: Nicola Binda, firma storica de La Gazzetta dello Sport. Intervenuto per commentare le semifinali playoff di Serie B, Binda ha offerto una lettura lucida e approfondita del momento vissuto dal Catanzaro, impegnato nella doppia sfida con lo Spezia per inseguire il sogno chiamato Serie A.
Catanzaro-Spezia: una sfida equilibrata secondo Binda
Per il giornalista de la Gazzetta, Catanzaro e Spezia sono due squadre molto simili per proposta di gioco, equilibrio tattico e qualità complessiva. Un’affermazione che non sorprende chi ha seguito il percorso delle due formazioni nel corso della stagione: entrambe capaci di affrontare le difficoltà con spirito propositivo e senza mai rinunciare al proprio DNA calcistico. “Sono le due squadre più simili di queste semifinali”, ha sottolineato Binda, evidenziando la struttura tecnica e mentale delle Aquile giallorosse e bianche.
“Questa semifinale vale più di quella dello scorso anno”
Ma è stato soprattutto un passaggio a colpire nel cuore i tifosi del Catanzaro. Secondo Binda, la semifinale di quest’anno “vale più di quella dello scorso anno”. Un’affermazione che, a una prima lettura, potrebbe sembrare sorprendente, ma che acquista significato alla luce della maturità acquisita dalla squadra allenata da Fabio Caserta. Rispetto alla passata stagione, il Catanzaro è cresciuto in consapevolezza, ha consolidato una rosa già competitiva e ha mostrato la capacità di reggere l’urto anche nei momenti più complicati. La vittoria contro il Cesena, ottenuta con carattere e lucidità, ne è l’esempio più chiaro.
Un equilibrio perfetto tra le semifinaliste
Nel suo intervento, Binda ha anche delineato un quadro complessivo delle quattro squadre ancora in corsa. Se da un lato la Juve Stabia rappresenta l’imprevedibilità tipica delle outsider e la Cremonese può contare su una rosa tecnicamente devastante, dall’altro Catanzaro e Spezia condividono un’impostazione tattica solida e la volontà di imporsi sempre con il gioco. Due squadre capaci di costruire dal basso, attaccare in verticale e difendere con ordine. In questo senso, la doppia sfida tra calabresi e liguri rappresenta probabilmente la più equilibrata dell’intero tabellone playoff.
Lo sguardo di chi conosce la B
Le parole di Nicola Binda assumono ancora più valore se si considera il suo sguardo esperto e profondo sulla Serie B, campionato che racconta da anni con grande passione e competenza. Il suo giudizio sul Catanzaro è frutto di un’osservazione attenta, capace di andare oltre i numeri e le classifiche, per cogliere l’essenza del lavoro fatto da società, staff e calciatori.
La spinta verso un sogno
Nel clima di attesa che accompagna l’avvicinamento alla sfida d’andata, le parole di Binda suonano come un riconoscimento per quanto fatto finora, ma anche come un monito: il difficile viene ora. Il Catanzaro ha tutto per giocarsela alla pari, ma serviranno ancora concentrazione, umiltà e la forza di una città che crede in un sogno lungo oltre 40 anni. Il sogno di tornare in Serie A.