Chiusa la regular season, i numeri parlano chiaro: il “Ceravolo” continua a essere una delle piazze più vive e partecipate della Serie B. In fondo alla classifica il Cosenza, con il peggiore dato di occupazione e una stagione da dimenticare culminata con la retrocessione
In un calcio sempre più guidato da diritti televisivi, dinamiche finanziarie e algoritmi, c’è un dato che continua a raccontare la verità più autentica di questo sport: quello della gente sugli spalti. E la classifica ufficiale sulla percentuale di riempimento degli stadi di Serie B, calcolata sul rapporto tra media spettatori e capienza, premia ancora una volta Catanzaro e la sua gente, quinta assoluta con un ottimo 71% di riempimento medio e 9.455 spettatori di media a fronte dei 13.315 posti disponibili del “Ceravolo”.
Un dato che assume ancora più valore se contestualizzato all’interno di un campionato lungo, impegnativo, in cui il Catanzaro – da neopromossa – ha saputo sorprendere e coinvolgere fino all’ultima giornata, mantenendo costante entusiasmo e passione sugli spalti, anche nei momenti più complessi. Nelle gare di cartello, il “Ceravolo” ha spesso registrato picchi di oltre 11.000 presenze, toccando il sold-out in più di un’occasione. Il risultato non è frutto del caso, ma della sinergia tra risultati sportivi, appartenenza territoriale e fidelizzazione del pubblico.
Un “Ceravolo” sempre vivo: il Catanzaro tra le migliori cinque
In questa speciale classifica, stilata da Tuttosalernitana.com, Catanzaro si piazza davanti a piazze storiche e blasonate come Sampdoria (70%), Frosinone (64%) e Palermo (57%), dimostrando che la capienza non è tutto, e che l’attaccamento reale al club si misura nella proporzione tra disponibilità e partecipazione. Emblematica, in tal senso, la situazione del Bari, capace di portare al San Nicola quasi 16.000 persone a partita, ma con una capienza ufficiale da oltre 58.000 posti, che lo colloca al terzultimo posto con appena il 27% di riempimento medio.
Cosenza, la fotografia di un crollo: ultimi sugli spalti e in classifica
Ma a impressionare è soprattutto il dato di chi è rimasto in fondo. E qui, il confronto con il Cosenza si fa inevitabile. La squadra silana chiude la classifica con il dato peggiore di tutta la Serie B: appena 5.179 spettatori medi su una capienza di 21.195 posti, per una percentuale di occupazione ferma al 24%. Un segnale di disaffezione e distacco evidente, che riflette il clima di frustrazione e sfiducia che ha accompagnato la disastrosa stagione dei rossoblù, culminata con la retrocessione in Serie C. I numeri, in questo caso, raccontano anche il progressivo sgretolarsi di un legame tra tifoseria e società, mai ricostruito dopo anni difficili e un progetto tecnico mai decollato.
Il contrasto con Catanzaro è stridente. Da una parte una città che ha risposto sempre presente, anche dopo sconfitte amare come quella nel finale di stagione contro il Palermo, dall’altra una realtà in crisi profonda, non solo in campo ma anche sugli spalti. Dove Catanzaro ha acceso entusiasmo, Cosenza ha generato silenzi. Dove al “Ceravolo” si canta fino al novantesimo, al “Marulla” si contano i vuoti.
Pisa, Carrarese e Mantova sul podio: ecco chi riempie di più gli stadi
In vetta alla classifica generale troviamo Pisa e Carrarese, appaiate al 90% di riempimento medio. I toscani, in particolare, hanno registrato una media di 8.858 spettatori su una capienza di 9.807 posti, confermandosi tra le realtà più calde e fedeli della categoria. Il dato premia anche piazze come Mantova (77%), Spezia (75%) e Sudtirol (71%), tutte davanti a club con maggiore potenziale economico o storia recente in Serie A.
Il Catanzaro, intanto, continua a dimostrare che la propria forza passa anche da fuori il rettangolo verde. Lo dimostra la presenza costante in trasferta, lo dimostrano i 1.114 tifosi che gremiranno il settore ospiti di La Spezia, lo dimostra il fatto che, al netto delle dimensioni del proprio impianto, la partecipazione sia tra le più alte in termini proporzionali.
Un dato che deve far riflettere anche in ottica futura. Perché se il Catanzaro sogna in grande, lo fa con le basi giuste: una squadra competitiva, una società organizzata e una tifoseria tra le più partecipi e fedeli della Serie B. E in un calcio che rischia spesso di perdere il contatto con la sua gente, il “Ceravolo” resta uno dei pochi luoghi in cui il pallone pulsa ancora al ritmo di una città intera.
La classifica
Pisa: 8.858 – Capienza: 9.807 – Riempimento: 90%
Carrarese: 3.794 – Capienza: 4.200 – Riempimento: 90%
Mantova: 8.730 – Capienza 11.219 – Riempimento: 77%
Spezia: 8.846 – Capienza 11.693 – Riempimento: 75%
Catanzaro: 9.455 – Capienza: 13.315 – Riempimento: 71%
Sudtirol: 3.921 – Capienza 5.514 – Riempimento: 71%
Sampdoria: 23.304 – Capienza: 33.205 – Riempimento: 70%
Juve Stabia: 4.730 – Capienza: 7.172 – Riempimento: 66%
Frosinone: 10.408 – Capienza: 16.227 – Riempimento: 64%
Cremonese: 8.963 – Capienza: 15.191 – Riempimento: 59%
Cesena: 11.803 – Capienza 20.194 – Riempimento: 58%
Palermo: 20.730 – Capienza 36.365 – Riempimento: 57%
Cittadella: 3.859 – Capienza: 7.580 – Riempimento: 51%
Modena: 9.739 – Capienza 21.058 – Riempimento: 46%
Reggiana: 9.826 – Capienza: 21.515 – Riempimento: 45%
Salernitana: 13.265 – Capienza: 29.739 – Riempimento: 44%
Brescia: 6.328 – Capienza 16.002 – Riempimento: 39%
Bari: 15.892 – Capienza: 58.270 – Riempimento: 27%
Sassuolo: 5.569 – Capienza: 21.515 – Riempimento: 25%
Cosenza: 5.179 – Capienza: 21.195 – Riempimento: 24%