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venerdì 27 Dicembre 2024

Catanzaro-Spezia 3-0: Le pagelle di Aurelio Fulciniti

Fulignati 7.5 – Checché se ne dica, non è mai facile parare un rigore. Un penalty molto dubbio avrebbe potuto compromettere l’incontro nel primo tempo, ma il portiere giallorosso, con un movimento perfetto, riesce a parare con irrisoria difficoltà il rigore a Moro, che avrebbe voluto spiazzarlo, non sapendo però con chi aveva a che fare. Per il resto, mai impegnato seriamente e però, come si dice, “sempre sul pezzo”.

Situm 7 – In difesa non corre pericoli e fa buona guardia. Quando invece si tratta di attaccare, è sempre presente ed entra in varie azioni, anche decisive.

Brighenti 7 – Qualcuno può dire che è stato ingenuo in occasione del rigore concesso, ma si può dire che il penalty è stato dato con troppa generosità e il VAR, se c’era, dormiva. Per il resto, una gara molto positiva, dove con personalità ed esperienza ha chiuso ogni varco agli attaccanti che passavano dalle sue parti.

Krajnc 6.5 – Primo tempo con qualche errore, ma l’esperienza, la quadratura e la struttura del difensore non si discutono. Ottimo nella ripresa.

Scognamillo 7 – Chi aveva ancora dei dubbi su di lui in Serie B, stavolta può toglierseli. Il solito gladiatore, che respinge qualsiasi ostacolo. Unico neo, un’ammonizione che si poteva evitare.

Sounas 7 – Tatticamente è sempre prezioso e il suo lavoro costante riserva sempre risultati importanti. Decisivo nell’azione del gol che sblocca la partita (Dal 63’ Oliveri 5 – Macchia la sua gara con un’espulsione assolutamente gratuita ed inutile, per fortuna giunta nel finale di gara. Un errore dal quale – ne siamo certi – imparerà). 

Ghion 7 – Gara di tecnica, presidio continuo del centrocampo, velocità e qualità. Il solito Ghion, insomma, con in più un grande spirito di sacrificio.

Pontisso 7.5 – L’uomo ovunque. Entra su ogni pallone e ne fa sempre un uso prezioso. Dal suo dinamismo costante, nasce molto gioco, unito alla supremazia del centrocampo, in particolare nella ripresa (Dal 70’ Pompetti 8 – Entra e lascia subito il segno con un tiro mancino imprendibile e di drastica precisione, che difficilmente sarà dimenticato e si avvia ad entrare nel novero dei gol più belli della storia giallorossa di ogni tempo).

Vandeputte 8.5 – Nel primo tempo fa impazzire Amian, costringendolo a ripiegare costantemente e a tentare di fermarlo, anche con modi non ortodossi che ne causano l’ammonizione. Nella ripresa invece Vandeputte decolla: entra nell’azione del primo gol, aprendo lo spazio per la conclusione, poi da un suo calcio di punizione a lunga gittata nasce il secondo gol ed infine sfiora la marcatura personale con un tiro dall’effetto imprendibile che però esce fuori di poco, quando invece avrebbe meritato di entrare, suggellando una gara sfolgorante.

Iemmello 6.5 – Partita di sostanza del capitano, che prova a crearsi e a trovare spazi importanti, duellando senza riserve con i difensori avversari, che provano a fermarlo anche con falli duri non adeguatamente ignorati dal permissivo – con gli avversari – direttore di gara. In più, entra nell’azione del 2-0 che si trasforma poi in un’autorete degli spezzini. Lo Zar è in ripresa (Dal 70’ D’Andrea 6.5 – Il ragazzo entra subito in partita e come sempre, prova immediatamente a farsi notare.

Biasci 8 – In attacco, pur non mettendosi in particolare evidenza nel primo tempo, è una spina nel fianco e agisce su tutto il fronte, come è sua abitudine. Nella ripresa, alla prima palla ottimale, sblocca il risultato con un tiro fulmineo e preciso. Essenziale (Dal 79’ Donnarumma n.g.).

Allenatore Vivarini 9 – Gara semplicemente perfetta, impostata tatticamente con molta cura contro uno Spezia che sulla carta è sempre fra le principali pretendenti alla promozione in Serie A. Ma il Catanzaro dimostra anche di saper soffrire e di affondare i colpi al momento giusto. Una ripresa da antologia e da applausi. Perfetti come sempre i cambi e la lettura in corsa della partita.

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