Banner rotante desktop
lunedì 25 Agosto 2025

Catanzaro-Sudtirol con uno Stadio Ceravolo sold out. Modulo, insidie della gara e mercato. Analisi di Lello Talarico

Il pubblico di Catanzaro risponde alla grandissima, e da par suo, per l’esordio casalingo in campionato dei ragazzi di Aquilani. Lo Stadio Ceravolo fa registrare il sold out e l’attesa, oltre alla grande curiosità, è spasmodica. Gli osservatori professionali, ma anche tanta parte della tifoseria competente e non, disquisisce su modulo e possibili scelte del nuovo mister Aquilani.

Sarà come sembra difesa a quattro e centrocampo a due, o ci saranno sorprese rispetto a quanto atteso dai più? Andremo a vedere e valutare nello specifico, attraverso le convinzioni di chi scrive. Il calcio cosiddetto moderno è cambiato nei ritmi, nella velocità in generale e soprattutto nella fisicità degli interpreti. Ma rispetto al magico passato dei registi dai piedi buoni e delle ali o trequartisti di grande inventiva, il vero mutamento da cui ne discendono tanti altri, è il retropassaggio al portiere con impedimento dello stesso di prendere la palla con le mani. Da qui nasce l’esigenza, poi anche esasperata con la costruzione dal basso, di avere portieri capaci con i piedi (preferibilmente entrambi) e non solo di parare con le mani.

Questo epocale cambiamento ha velocizzato sensibilmente i ritmi delle partite, originato molti errori in costruzione e trasformato il ruolo del portiere, ormai diventato uomo di movimento aggiunto. Agisce praticamente da “libero” dietro la difesa in linea. Chi ricorda o conosce la funzione difensiva del libero che fu, ne sa cogliere anche le similitudini. Una cosa non è cambiata nel meraviglioso gioco del calcio: l’asse portante di una squadra e la sua famosa spina dorsale sono costituite da un portiere (ora come detto necessariamente capace anche con i piedi), un centrale di difesa o due a seconda di schieramento a tre o a quattro, uno o due centrali di centrocampo a seconda del modulo adottato, in ultimo di un centravanti capace di giocare e di segnare.

Ecco, su questo è cambiato davvero poco, perché è proprio da queste basi che anche le squadre moderne costruiscono le proprie fortune. Chiaramente poi il tutto va completato con le scelte giuste e coerenti, rispetto all’assetto tattico e tipo di gioco che si vuole adottare. L’ asse portante del Catanzaro è costituito dall’ ottimo e poliedrico portiere Pigliacelli, da Antonini o chi per lui al centro della difesa, da Petriccione con Pompetti (ora infortunato) e dal grande Capitano goleador Pietro Iemmello. Quindi un asse portante assolutamente formato da calciatori ormai storici e della vecchia guardia. Intorno a queste importanti certezze quale sarà il modulo scelto da Aquilani? Chi scrive ha questa idea, già precedentemente esplicitata e formatasi dopo un’attenta analisi di quanto detto e fatto finora dal mister.

La difesa se a quattro, lo sarà solo in fase di non possesso. In costruzione sarà a tre, con l’esterno basso destro in mezzo al campo tipo Walker nel City di Guardiola, Calabria nel Milan di Pioli e Di Lorenzo nel meraviglioso Napoli di Spalletti. Questo il Catanzaro potrebbe farlo benissimo con Favasuli nella doppia funzione, considerata la sua formazione ed esperienza da centrocampista. Brighenti o Bettella, Antonini e Di Chiara come terzetto di difesa. Il promettente Verrengia con Bashi, al momento più indietro nelle gerarchie. Quindi una difesa a quattro che diventa a tre in costruzione alla bisogna. Nulla di fisso e stantio, non è nella filosofia di Aquilani che ha come priorità i concetti propositivi di gioco ed i movimenti dei calciatori in campo, atti ad affermare il tutto compiutamente. Frosinini che ha gamba e fisico, potrebbe essere il quarto di difesa al posto di Favasuli o anche alternarsi come quarto di centrocampo con il compagno in un 4 4 2.

A sinistra stessa cosa potrebbero fare Nuamah o D’ Alessandro ma anche il molto promettente Sayha Seha. Con DI Chiara alle spalle pronto a fungere sia da terzino che da braccetto in costruzione. A centrocampo, in attesa del ritorno purtroppo lontano di Pompetti agiranno Petriccione con Pontisso e/o la grande promessa Rispoli. Di punta, data la indisponibilità di Tommaso Biasci per squalifica, dovrebbero essere schierati, Iemmello certamente e probabilmente anche Filippo Pittarello. A meno di sorprendenti ma non impossibili scelte ad unica punta in un 4 3 3 puro o in un 4 2 3 1 vero. Invece nel più probabile e tattico 4 4 2 (che poi è un 4 2 3 1 più classico e conservativo), l’impiego delle due punte di ruolo è obbligato. Sono diverse le possibili opzioni all’interno di una filosofia propositiva che si svilupperà sull’asse portante sopra già indicato.

E bisognerà fare molta attenzione alla praticità aggressiva del Sudtirol di Mister Castori, che basa il suo calcio su conquista della palla e verticalizzazioni improvvise ad innescare i calciatori offensivi che saranno Tait, Casiraghi e il pivot Pecorino. Il Catanzaro dovrà essere molto rapido, attento e preciso nel giro palla, mai prestando il fianco alle ripartenze mortifere studiate da un decano della panchina come Castori. Questo è il quadro, la gara tatticamente sarà molto complicata se non verrà sbloccata dai giallorossi il prima possibile.

Fuori da ogni considerazione tattica, il gioiellino Mattia Liberali potrà essere il valore aggiunto e sin dall’inizio in questo esordio di campionato? Questa è una bella domanda e mister Aquilani saprà cosa fare, lo si deduce chiaramente dalle sue parole. In attesa che dal mercato arrivino un laterale basso capace in ogni modulo, un centrocampista di gamba e fosforo ad integrare l’esistente in attesa di Pompetti, una punta di sicuro affidamento oltre che capace tecnicamente anche di saltare l’uomo e andare alla conclusione. Confidando che ciò si realizzi entro il primo di settembre, stasera la squadra dovrà sfoderare comunque una prova importante e convincente. Davanti ad un Ceravolo trascinante e strapieno, ci si aspetta solo che la festa sia completa.

Articoli correlati

Ultimi articoli