Ci sono storie che dimostrano come la passione, quella vera e profonda, non conosca distanze né barriere. Non si ferma davanti a voli cancellati o a migliaia di chilometri. Anzi, si rafforza, si trasforma e, a volte, si fa protagonista inaspettata su palcoscenici globali. È la storia di Carlo, un ragazzo di Soverato con il cuore diviso tra il ritmo incalzante della Curva Massimo Capraro e le inconfondibili sonorità degli Oasis. Lo scorso sabato, Carlo ha compiuto un vero e proprio pellegrinaggio verso Manchester, la città natale dei fratelli Gallagher, portando con sé non solo la sua irrefrenabile fede musicale, ma anche un pezzo d’anima giallorossa: la maglia del Re Pietro Iemmello.
Il weekend a Manchester è stato un appuntamento imprescindibile, un sogno covato da tempo per un fan devoto della band britannica. Nonostante le difficoltà, tra cancellazioni di voli e una corsa contro il tempo, Carlo e gli altri ragazzi di Catanzaro che lo accompagnavano sono riusciti a prendere gli ambiti biglietti e a raggiungere la meta. Un viaggio iniziato con l’adrenalina della partenza e concluso nel delirio di un concerto attesissimo.
La maglia del Re: Catanzaro a Manchester, un simbolo che vola alto
Ma il vero colpo di scena è avvenuto proprio lì, nel cuore dell’evento. Tra una canzone e l’altra, tra la folla festante che intonava i grandi successi degli Oasis, Carlo e i suoi amici hanno deciso di esporre con orgoglio la maglia del Catanzaro. E non una maglia qualsiasi: quella di Pietro Iemmello, il “9” che incarna l’anima del reparto offensivo giallorosso, il Re che domina l’area, bomber, capitano e un vero e proprio simbolo catanzarese. Un gesto spontaneo, carico di quella passione viscerale che non conosce limiti, un omaggio al proprio idolo portato su un palco internazionale, quasi a dire che il legame con la propria terra e i propri eroi supera ogni distanza.
Ciò che è accaduto dopo ha superato ogni aspettativa. La maglia giallorossa, con il numero 9 di Iemmello in bella mostra, ha catturato l’attenzione degli obiettivi, non solo quelli dei fan, ma anche quelli degli account ufficiali. In un batter d’occhio, la foto che ritraeva la casacca del Catanzaro è stata pubblicata dalla pagina ufficiale degli Oasis all’interno di un reel celebrativo del concerto. E non solo: quella stessa immagine è diventata la copertina del reel. Un riconoscimento inaspettato e straordinario, che ha fatto il giro del web in poche ore, collegando idealmente le vibrazioni rock di Manchester con il calore della Curva calabrese.
Questo episodio non è solo una curiosità da social media, ma una piccola, grande storia che rafforza il legame indissolubile tra il Catanzaro e la sua gente. È la dimostrazione tangibile di come la fede nei colori giallorossi non sia confinata al “Ceravolo” o ai risultati sportivi, ma si manifesti in ogni occasione, con orgoglio, creatività e un senso di appartenenza che trascende ogni barriera. I tifosi sono i veri ambasciatori di un club, e quando la loro passione si proietta su palcoscenici globali, il messaggio di unità e identità si amplifica, rendendo il Catanzaro una realtà sempre più visibile e amata anche al di fuori dei tradizionali circuiti calcistici. Un “wonderwall” di tifo che continua a ispirare e a sorprendere, a migliaia di chilometri di distanza, portando il proprio simbolo in giro per il mondo.