Il calcio non è solo un gioco: è passione, condivisione, emozione. Lo hanno dimostrato i giovani dell’Under 17 del Catanzaro, che al 44° Torneo Maggioni-Righi hanno conquistato un meritatissimo terzo posto, ma soprattutto lo ha dimostrato Sergio Geraci, volto sorridente della spedizione giallorossa, protagonista di un momento che ha commosso tutti.
Durante le giornate finali della competizione, proprio al termine della partita che ha decretato il terzo posto per le aquile, Geraci è stato letteralmente assalito da un gruppo di bambini desiderosi di un autografo, una stretta di mano, una parola. Un episodio spontaneo, carico di tenerezza, che ha raccontato meglio di qualsiasi cronaca quanto il Catanzaro abbia saputo lasciare il segno, anche fuori dal campo.
Un torneo da protagonisti
Il Catanzaro ha saputo imporsi tra le migliori del torneo, battendo all’esordio per 4-1 il Borgaro Nobis, pareggiando poi 1-1 con la selezione statunitense US National Team, e infine travolgendo la Juventus U17 con un clamoroso 3-0 firmato dalla doppietta del capocannoniere Kevin Gjoka e dalla rete di Francesco Sturniolo.
In semifinale, le aquile si sono arrese per quattro a uno contro lo Shelbourne, ma hanno ritrovato forza e spirito nella finalina contro una rappresentativa statunitense, conquistando il bronzo e consolidando l’immagine di un gruppo compatto, ben guidato da mister Massimo Cirillo.
Sergio Geraci: quando il calcio è esempio
Il momento che ha visto Sergio Geraci accerchiato dai bambini a caccia di un autografo, tra sorrisi e abbracci, è divenuto virale nell’ambiente. Una scena che ha ricordato quanto il calcio possa essere ponte tra le generazioni, e quanto il rispetto, la disponibilità e l’umanità siano qualità che vanno ben oltre il talento in campo.
Un ringraziamento speciale
Il successo organizzativo e sportivo di questa avventura giallorossa è stato possibile anche grazie al supporto di figure professionali che lavorano dietro le quinte. Un ringraziamento particolare va a Francesco Pulli, collaboratore procuratore sportivo, che ha seguito da vicino la squadra in questa trasferta in Piemonte, documentando con passione ogni momento e offrendo il suo prezioso contributo alla valorizzazione dei giovani calciatori.
Il calcio che fa bene
Il torneo Maggioni-Righi si è chiuso con l’US Catanzaro terzo classificato e con tanti applausi da parte del pubblico e degli addetti ai lavori. Ma più dei gol, delle vittorie e delle statistiche, resta la lezione umana e sportiva lasciata da questi ragazzi e da figure come Sergio Geraci: in un mondo che spesso dimentica i valori, il Catanzaro ha saputo ricordare a tutti cosa significa davvero “fare calcio”.








