Il calendario si stringe, il dibattito cresce. Mentre il Catanzaro rientra dalla sosta e prepara la sfida del 13 settembre (ore 17:15) contro la Carrarese, la Nazionali Under 20 di Carmine Nunziata continua a testare uomini e gerarchie. All’orizzonte c’è il Mondiale U20 in Cile: torneo breve ma intenso, capace di incidere su minutaggi, rotazioni, persino sull’umore di una piazza. In casa giallorossa gli osservati speciali sono due: Fabio Rispoli (2006) e Mattia Liberali (2007). Capire cosa rischia e cosa può guadagnare il Catanzaro se i due verranno inseriti nella lista azzurra è oggi più di un esercizio: è pianificazione sportiva.

La timeline: quando si gioca il Mondiale e con quali sovrapposizioni
La FIFA ha fissato il Mondiale U20 in Cile dal 27 settembre al 19 ottobre 2025 (fase a gironi, quarti, semifinali e finali nel giro di tre settimane scarse).
Nel frattempo, l’Italia U20 ha appena battuto l’Inghilterra 2-1 a Chesterfield e martedì affronta la Germania a Reutlingen: sono test che valgono minuti e posizioni nella graduatoria interna di Nunziata, in vista delle convocazioni definitive.
Tradotto sul fronte Catanzaro, la finestra del torneo (27/9–20/10) si sovrappone a quattro gare di Serie B già calendarizzate:
- Ven 26 settembre – Catanzaro–Juve Stabia (20:30)
- Mer 1 ottobre – Sampdoria–Catanzaro (20:30)
- Sab 4 ottobre – Monza–Catanzaro (15:00)
- Dom 19 ottobre – Catanzaro–Padova (19:30)
Minutaggi, ruoli e lista: dove (e quanto) pesano Rispoli e Liberali
Nel progetto Aquilani, Rispoli è un interno moderno: corre, palleggia, si propone tra le linee; nelle prime uscite ha mostrato personalità e letture “da grande”. Liberali è un trequartista/esterno che ama partire tra le linee e cucire ultimo passaggio e rifinitura; profilo tecnico, di strappo, portatore di qualità in zone calde del campo. La loro eventuale assenza simultanea tocca due funzioni chiave: progressione palla a terra ed attacco dello spazio dietro la punta.
Sul piano regolamentare, la Lega B mantiene il vincolo degli “over” (18 in lista), con under 23 illimitati: per il Catanzaro ciò significa che le chiamate in Nazionale non liberano slot, ma accorciano le scelte di giornata e la quantità di under a disposizione per rotazioni e cinque cambi. Una differenza sottile ma concreta quando si programmano tre gare in tre settimane.
Le contromosse di Aquilani: opzioni e incastri
Senza Rispoli, il primo equilibrio passa da Petriccione e Pontisso per dare continuità al possesso “a tre”, con Buglio mezzala di rottura quando servono metri e contrasti. Se uscisse dai radar anche Liberali, l’assetto può slittare verso un 3-4-2-1 più verticale, affidando peso creativo a Oudin e a un esterno tra Di Francesco e D’Alessandro a piede invertito, oppure virare su un 4-2-3-1 con rifinitore unico dietro a Pandolfi o Pittarello. A disposizione c’è anche la soluzione “ibrida” con Buso seconda punta, utile nelle partite in cui si alza il ritmo delle transizioni. In sintesi: la rosa, profondamente rinnovata in estate, consente correzioni senza snaturare l’identità.
Cosa ci perde il Catanzaro (e cosa ci guadagna)
Rischi sportivi. Due gare su tre nel cuore della finestra – Frosinone e Palermo – hanno valore alto di classifica e di narrazione: sono banchi prova utili per misurare la crescita del gruppo. Privarsi di Rispoli e Liberali riduce il tasso tecnico in uscita palla e nell’ultimo terzo del campo, oltre a togliere minuti a due under che, per progetto, devono accumulare esperienza già nel girone d’andata. Sul piano della gestione, il rischio è anche energetico: senza due rotazioni under, i minuti “pesanti” finiscono per ricaricarsi su Petriccione, Pontisso, Oudin/Di Francesco, con effetto domino sui cambi a gara in corso.
Benefici immediati e prospettici. C’è però anche l’altra faccia della medaglia. Il Mondiale U20 è una vetrina che aumenta valore e reputazione: per esempio Liberali è già tra i profili italiani più quotati della categoria, secondo i dati di mercato internazionali, e una rassegna mondiale ne moltiplica la visibilità. Per il club significa patrimonializzare un asset e accelerarne la crescita tecnica e mentale.
C’è poi un ritorno identitario: vedere due ragazzi in azzurro porta orgoglio alla piazza e rafforza la percezione esterna del Catanzaro come luogo dove i giovani giocano, crescono e si responsabilizzano. Un plus non banale in chiave mercato futuro: il messaggio che arriva agli agenti e ai vivai di A è chiaro.
Una prova di maturità collettiva
Se Rispoli e Liberali voleranno in Cile, il Catanzaro non dovrà “sopravvivere”, ma confermare l’idea per cui è stato costruito: una squadra flessibile, capace di distribuire responsabilità. È qui che l’esperienza di Petriccione, la completezza di Pontisso, l’impatto di Oudin e Di Francesco, e la leadership di Iemmello diventano strumenti più che scialuppe. Il Mondiale toglie due frecce, ma può restituire due ragazzi più pronti, più forti, più “solidi” nel modo di stare in campo. E per un club che investe sugli under, non è un dettaglio: è un pezzo di progetto.
