Il Catanzaro ha il suo numero in più per l’area di rigore. Con una nota diffusa dal club, l’US Catanzaro 1929 ha annunciato l’arrivo di Luca Pandolfi dall’AS Cittadella 1973 con la formula del prestito con obbligo di riscatto. Classe 1998, l’attaccante napoletano ha chiuso l’ultima Serie B con 36 presenze e 8 gol, credenziali che lo presentano come un innesto immediatamente spendibile nel sistema di Alberto Aquilani.
Profilo e caratteristiche: velocità, strappi, duttilità
Cresciuto tra ARCI Scampia e una trafila ricca di tappe (Portici, Castrovillari, Virtus Entella, Alessandria, Arezzo, Turris, Brescia, Cosenza, Juve Stabia, quindi Cittadella), Pandolfi è un attaccante duttile: può agire da centravantiin un 4-2-3-1, attaccare la profondità partendo da esterno o fare la seconda punta in coppia. Ha gamba, cambio di passo e una spiccata tendenza a strappare in conduzione alle spalle della linea difensiva. Nelle ultime due stagioni ha messo in fila numeri in crescita, confermando di saper incidere anche senza monopolizzare i palloni in area.
Dove si inserisce nell’idea di Aquilani
Nel Catanzaro di Aquilani – che ha alternato la struttura base 4-2-3-1 a soluzioni più “a due” davanti – Pandolfi aggiunge quel mix di attacco alla profondità e fisicità che nel parco avanzato mancava per completezza. In un 4-2-3-1 può partire largo a destra a piede naturale per allungare le difese con attacchi verticali, oppure giocare accanto a Iemmello in un 4-4-2 di possesso, liberando il capitano tra le linee e mettendo a terra i duelli spalle alla porta. Interessante anche la possibile complementarità con Pittarello (per centimetri e lavoro di sponda) e con gli esterni creativi Di Francesco e D’Alessandro, che traggono beneficio da un compagno capace di aggredire gli spazi.
Cosa dice la scorsa stagione
Gli 8 gol con il Cittadella sono arrivati in un contesto tattico molto esigente, fatto di intensità, ripartenze e tanta disponibilità al sacrificio. La cifra tecnica che più colpisce è proprio la qualità del primo passo e la disponibilità a correre in avanti senza palla: due aspetti che, nel contesto giallorosso, possono alzare il ritmo delle transizioni e aprire corridoi per gli inserimenti delle mezzepunte. La formula con obbligo di riscatto è un segnale di fiducia e di progettualità: l’operazione è pensata non solo per l’immediato ma anche in prospettiva.
Identikit tattico: come può cambiare il fronte offensivo
Con Pandolfi il Catanzaro guadagna:
- Profondità: corse dietro la linea e richiami continui dei centrali avversari.
- Varietà di soluzioni: attacco del primo palo, movimenti a uscire per liberare il corridoio interno agli esterni, tagli sul secondo per ricezione cross.
- Pressing in prima linea: aggressione alta coordinata con gli esterni per sporcare l’uscita avversaria.
Impatto sul minutaggio e sulla concorrenza interna
L’arrivo del classe ’98 alza l’asticella della concorrenza: Aquilani potrà gestire i carichi e distribuire il minutaggio in funzione degli avversari, alternando profili più associativi a profili più verticali. Una rotazione ampia, resa necessaria dal calendario e dagli impegni, mette al riparo da cali di brillantezza e consente di tenere alto il livello di allenamentosettimanale.
Gli obiettivi del club: continuità e step successivo
Il messaggio tecnico è chiaro: dopo aver lavorato con cura sugli under e sulla crescita del gruppo, la società aggiunge un profilo nel pieno prime atletico, già rodato in B e capace di impattare subito. L’ambizione è quella di consolidare quanto di buono visto, aggiungendo gol pesanti e una presenza diversa nell’attacco dell’area, soprattutto contro squadre che si abbassano e difendono a blocco.
Benvenuto con aspettative chiare
Il Catanzaro accoglie così un attaccante che unisce fame e esperienza. Per Pandolfi è l’occasione di compiere lo steppiù importante della carriera: misurarsi con una piazza che chiede tanto ma sa restituire altrettanto in termini di calore e riconoscenza. Per i giallorossi, un profilo che può cambiare il volto delle partite anche a gara in corsa.
Benvenuto, Luca. Adesso parola al campo: profondità, coraggio e gol sono le coordinate per scrivere le prossime pagine giallorosse.
