La risposta che volevi dopo la botta con la Lazio è arrivata forte e chiara. Al “Poggio degli Ulivi” l’Under 17 di mister Facciolo mette il piede sull’acceleratore e travolge il Pescara: 6–2 finale, gara in controllo e messaggio recapitato al campionato.
Il copione è di quelli che ti scaldano: Catanzaro corto, aggressivo, cattivo nelle seconde palle e spietato quando c’è da colpire. A firmare il tabellino ci pensano D’Ippolito (giornata da incorniciare con tripletta), Loria (doppietta) e il sigillo di Castro Rombolà. Per gli abruzzesi a segno Di Marcello e Tarantelli: legno d’onore, perché gli Aquilotti oggi hanno concesso pochissimo e ripartito ogni volta con la lama tra i denti.
La partita che rimette in carreggiata
Settimana scorsa al “Federale” la Lazio aveva fatto male. Oggi, invece, Catanzaro è tornato quello che conosciamo: linee corte, attacco alla profondità, qualità negli ultimi metri. Quando il Pescara ha provato ad alzare il ritmo, i giallorossi hanno risposto da squadra vera, aprendo il campo sugli esterni e chiudendo la pratica con freddezza.
Sei punti, due viaggi, la rotta è chiara
Con questo successo, che si somma ai tre punti già presi in trasferta a Castellammare contro la Juve Stabia, gli Aquilotti vanno a quota 6 in due gare lontano da casa. Non male come modo di rimettersi in scia dopo la caduta: gambe leggere, idee chiare e, soprattutto, gol pesanti che riportano entusiasmo.
Non servono fuochi d’artificio: serve continuare così. Perché una squadra giovanile cresce a strappi, e vittorie come questa — nette, convincenti — sono le scintille che fanno decollare una stagione. Prossima fermata, con la stessa fame.