Un’operazione che profuma di Serie A, firmata da un club di provincia. Il Potenza Calcio guarda al futuro e pianifica oltre l’orizzonte della stagione corrente. Come riporta TuttoPotenza.com, il club lucano si è assicurato una sostanziosa percentuale sulla futura rivendita di Bruno Verrengia, difensore ceduto al Catanzaro lo scorso gennaio, ma che vestirà la maglia giallorossa a partire dalla prossima stagione.
Da sconosciuto a gioiello del mercato: la parabola di Verrengia
C’è qualcosa di magico nelle storie di calcio che iniziano in sordina. Tre anni fa, Bruno Verrengia era un nome che diceva poco o nulla agli appassionati. Oggi, il difensore velletrano rappresenta uno degli investimenti più brillanti nella recente storia del Potenza Calcio.
Arrivato in punta di piedi grazie all’intuizione di Natino Varrà, allora direttore sportivo rossoblù, Verrengia ha saputo conquistare gradualmente spazio e considerazione, trasformandosi da scommessa a certezza. Il suo percorso di crescita è stato tanto silenzioso quanto inesorabile, fino a catturare le attenzioni del Catanzaro, che lo ha prelevato nel mercato di gennaio con vista sulla Serie B.
I dettagli dell’operazione: visione e strategia
L’aspetto più interessante della cessione, come rivela TuttoPotenza.com, non riguarda solo l’immediata plusvalenza registrata dal club lucano, ma la clausola inserita nell’accordo con la società giallorossa. Il Potenza, infatti, si è garantito una percentuale significativa – si parla di una forbice tra il 20% e il 30% – sulla futura rivendita del calciatore.
Una mossa strategica che potrebbe trasformarsi in un’autentica miniera d’oro per le casse rossoblù, qualora Verrengia dovesse spiccare il volo verso palcoscenici ancora più prestigiosi. In un’epoca in cui il calcio di provincia deve fare i conti con bilanci sempre più complessi, operazioni di questo tipo rappresentano autentici salvavita per la sostenibilità dei club.
I protagonisti dietro le quinte
Il merito di questa brillante operazione va riconosciuto a una cabina di regia che ha saputo muoversi con tempismo e intelligenza. Da un lato il direttore sportivo rossoblù De Vito, dall’altro il suo omologo catanzarese Polito, con la supervisione dell’amministratore delegato del Potenza, Nicola Macchia.
Una trattativa condotta secondo i canoni del calcio moderno, dove la visione a lungo termine diventa elemento imprescindibile per la costruzione di club sostenibili. E se il primo artefice di questa piccola grande storia risponde al nome di Natino Varrà, che intuì le potenzialità di quel ragazzo sconosciuto proveniente dal Lazio, oggi il cerchio si chiude con una cessione che potrebbe continuare a fruttare nel tempo.
Dalla Serie C alla B: un salto che fa curriculum
Per Verrengia, l’approdo al Catanzaro rappresenta un trampolino di lancio verso la Serie B, categoria che il club calabrese ha riconquistato con pieno merito. Un salto di qualità che testimonia la bontà del lavoro svolto dal giocatore e dalla società che ha creduto in lui.
Per il Potenza, invece, la cessione si configura come modello virtuoso di gestione sportiva: scoprire talenti, valorizzarli e monetizzarne il cartellino, garantendosi al contempo una percentuale sul futuro. La filosofia del “comprare a poco e vendere a tanto” è da sempre il mantra dei club di provincia con ambizioni di crescita sostenibile.
Una lezione di calcio e management
La storia di Verrengia e dell’accordo tra Potenza e Catanzaro racconta molto più di una semplice trattativa di mercato. Racconta di come il calcio di provincia possa e debba reinventarsi continuamente, trasformando i limiti strutturali in opportunità creative.
In un’epoca in cui il divario economico tra le diverse categorie si fa sempre più marcato, la capacità di costruire plusvalenze e garantirsi introiti futuri diventa elemento imprescindibile per la sopravvivenza. Il Potenza, in questo senso, ha dimostrato di saperci fare, impostando un’operazione che potrebbe continuare a dare frutti negli anni a venire.
Nel calcio moderno, dove spesso prevale la logica dell’immediato, il Potenza ha scelto di guardare oltre. E se il futuro di Verrengia dovesse tingersi di colori ancora più prestigiosi, anche le casse rossoblù torneranno a sorridere. Una lezione di management sportivo che altri club di provincia farebbero bene a studiare e, possibilmente, replicare.