Claudio Ranieri, un nome che evoca successi calcistici in ogni angolo del mondo, ha recentemente condiviso un momento di riflessione sul suo profondo legame con Catanzaro, una città che lo ha visto crescere come uomo e calciatore. Otto stagioni con la maglia giallorossa, oltre 225 presenze e un rapporto indissolubile con una terra che continua a occupare un posto speciale nel suo cuore. Durante un’intervista ai microfoni Rai, il tecnico romano ha parlato della città, del club e di un aneddoto curioso che lo ha visto protagonista.
Una cena, un’amicizia e tante suggestioni
Lo scorso settembre, una fotografia ha infiammato i sogni dei tifosi del Catanzaro: Ranieri immortalato a cena con Floriano Noto, presidente del club giallorosso. Una semplice serata tra amici di lunga data si è rapidamente trasformata in una suggestione per la piazza. Ranieri, sorridendo, ha voluto chiarire: “Fu tutto molto simpatico. Durante quella cena, tra una battuta e l’altra, si scherzava sull’idea, ma non c’è mai stato nulla di concreto. Sono molto legato alla città e auguro al Catanzaro di raggiungere grandi traguardi”.
Il tecnico ha poi aggiunto: “Fare un doppio salto di categoria non è semplice, ma alcune squadre ci sono riuscite. Catanzaro è una realtà solida, con una città che vive di calcio e che merita tante soddisfazioni. Mi auguro possano restare a lungo in Serie B e, perché no, fare una puntata in A: sarebbe fantastico rivedere la Calabria ai massimi livelli”.
Un rapporto che va oltre il calcio
Il legame di Ranieri con Catanzaro va ben oltre il rettangolo verde. È qui che ha incontrato sua moglie, ed è qui che torna ogni estate, immergendosi nella bellezza della costa jonica. La città rappresenta per lui un rifugio, un luogo dove si respira calcio e passione. “Catanzaro è speciale, non solo per il club ma anche per la gente. Ogni volta che torno, percepisco quell’amore autentico per il calcio che è difficile trovare altrove”, ha dichiarato.
Il ricordo di Gianni Di Marzio
Durante l’intervista, Ranieri ha dedicato un pensiero a Gianni Di Marzio, l’allenatore che lo lanciò nel calcio professionistico. “Se non fosse stato per lui, probabilmente non sarei mai diventato un calciatore. Di Marzio aveva un modo unico di capire le persone, di valorizzarle. Gli devo molto”. Con Di Marzio, Ranieri ha condiviso momenti indimenticabili, sia a Catanzaro che successivamente a Catania, lasciando una traccia indelebile nella storia del calcio italiano.
Un aneddoto che alimentò i sogni
Quando l’immagine di Ranieri e Noto fece il giro della rete, i tifosi catanzaresi iniziarono a sognare il leggendario allenatore sulla panchina giallorossa. Ma Ranieri, con la sua consueta compostezza, ha spento ogni speculazione. “Sono amico del presidente e quella cena era solo tra amici. Si è scherzato, ma nulla di più”. Nonostante ciò, l’idea di un Ranieri allenatore del Catanzaro ha continuato a serpeggiare tra i tifosi, testimonianza del grande affetto che la città nutre nei suoi confronti.
Uno sguardo al futuro
Durante l’intervista, Ranieri ha anche accennato al suo futuro, lasciando intendere che l’attuale stagione potrebbe essere l’ultima in panchina. “A giugno valuterò cosa fare, ma sto pensando di concludere la mia carriera da allenatore. Potrei intraprendere un nuovo percorso come dirigente, magari legato alla Roma”. Un annuncio che, se confermato, segnerà la fine di un’epoca straordinaria per uno degli allenatori più iconici del calcio mondiale.
Un augurio al Catanzaro
Nonostante le speculazioni, Ranieri non ha nascosto il suo affetto per il Catanzaro e il suo desiderio di vederlo prosperare. “Questa città merita tanto. La Serie B è un campionato competitivo e duro, ma il Catanzaro ha una struttura solida e tutte le carte in regola per fare bene. Continuare a crescere, consolidarsi e magari puntare alla Serie A sarebbe un sogno, non solo per il club ma per tutta la Calabria”.
Claudio Ranieri, con il suo stile elegante e la sua capacità di parlare al cuore delle persone, ha ancora una volta dimostrato il profondo rispetto e l’amore che nutre per Catanzaro. Le sue parole non sono solo un augurio, ma un’ispirazione per il club, la città e i tifosi. Il sogno di vederlo, un giorno, tornare in qualche veste nella società giallorossa rimane vivo, alimentato da una relazione speciale che va oltre il calcio. Per ora, i tifosi si accontentano delle sue parole, che suonano come un abbraccio simbolico a una città che non smette mai di sognare.