Una mossa inattesa scuote l’ambiente rossoblù: a sette giornate dalla fine del campionato, Eugenio Guarascio richiama Massimiliano Alvini per tentare di salvare il Cosenza dalla retrocessione ormai imminente
Il ritorno di Alvini: un valido piano o un gesto disperato per il Cosenza?
Massimiliano Alvini torna a sedersi sulla panch del Cosenza, la stessa da cui era stato sollevato appena venti giorni fa, l’8 marzo scorso. La decisione è stata presa dopo la pesante sconfitta al Marulla contro il Pisa, che ha ulteriormente complicato una situazione già drammatica in classifica per i Lupi. Un continuo ribaltamento di scelte da parte del presidente Eugenio Guarascio, che opta per un ritorno al passato nel tentativo di scongiurare una retrocessione che si fa sempre più vicina.
Ad annunciare per primo la notizia è stato CosenzaChannel.it, confermando che il tecnico sarà già in città domani per dirigere il primo allenamento in preparazione al difficile confronto con il Frosinone, squadra in grande ascesa dopo la vittoria di ieri contro il Genoa.
Bilancio Tortelli-Belmonte: numeri insufficienti per la salvezza
Il cambio di rotta si verifica dopo appena quattro giornate dalla scelta di affidare la panchina al duo Tortelli-Belmonte. I due tecnici hanno collezionato un magro bottino:
- 1 vittoria (contro la Reggiana nello scontro diretto),
- 1 pareggio (contro il Modena),
- 2 sconfitte, con il derby perso rappresentando il colpo più duro per l’ambiente rossoblù.
Ancor più preoccupanti sono i numeri difensivi: 7 gol subiti in due gare, un’indicazione chiara delle difficoltà di una squadra fragile sia psicologicamente che tatticamente. Questo trend negativo ha inevitabilmente portato all’ennesima ribaltone gestionale, un tratto distintivo delle ultime travagliate stagioni rossoblù.
Cosenza: Alvini, un tecnico sotto pressione: può fare la differenza?
Ma cosa può offrire Alvini al Cosenza in questo momento? E, soprattutto, perché richiamarlo dopo così breve tempo dall’esonero? I numeri della sua prima parentesi sulla panchina rossoblù parlano di 25 punti raccolti (escludendo la penalizzazione), un bottino che, date le risorse a disposizione, rappresenta una gestione tutto sommato positiva.
L’allenatore toscano è apprezzato per la sua capacità di trarre il massimo dal materiale a disposizione, ma il contesto attuale è ancora più complicato rispetto al momento del suo esonero. Alvini deve ora affrontare un finale di stagione tortuoso, pieno di scontri diretti che decideranno le sorti del club.
Il primo banco di prova sarà già domenica prossima, quando il Cosenza affronterà il Frosinone allo stadio Stirpe. Una gara cruciale contro una squadra galvanizzata e determinata a traguardare la salvezza, ma che può rappresentare anche un’ultima possibilità per rilanciare le nella lotta per la permanenza.
Guarascio e la gestione instabile: sintomo di un club allo sbando?
Questa nuova decisione conferma una tendenza ormai consolidata nella gestione di Eugenio Guarascio: quella di procedere per tentativi disperati e poco lungimiranti. Richiamare un allenatore esonerato meno di un mese fa evidenzia, più che un piano ben strutturato, una mancanza di visione a lungo termine.
Negli ultimi anni, il club ha dimostrato instabilità non soltanto sul piano tecnico, ma anche nelle scelte strategiche che avrebbero dovuto garantire una permanenza serena in Serie B. Il risultato è un ambiente in costante tensione e una tifoseria sempre più frustrata da una gestione che sembra navigare a vista.
L’ultimo disperato appello alla squadra e ai tifosi
Il ritorno di Massimiliano Alvini rappresenta l’ultima carta che il Cosenza può giocarsi per tentare di restare a galla in Serie B. Con appena sette giornate al termine e una classifica che non concede margini d’errore, il tecnico dovrà dimostrare di meritare questa fiducia ritrovata.
Riuscirà Alvini a compiere il miracolo e salvare il Cosenza? I tifosi possono solo sperare che, tra mille difficoltà, la squadra trovi nuove energie per affrontare questi decisivi scontri diretti. Ora più che mai, è necessario lottare con il cuore per tenere viva la categoria.