Il Cosenza Calcio si trova a vivere uno dei momenti più difficili della sua recente storia. Dopo l’ennesima sconfitta, maturata contro la Salernitana, i rossoblù sono ad un passo dalla retrocessione matematica in Serie C. Un epilogo che sembra ormai inevitabile, con la tifoseria rassegnata a dover assistere a un verdetto tanto amaro quanto annunciato. Come fa notare CosenzaChannel.it, il destino dei Lupi potrebbe compiersi già giovedì, nella sfida interna contro il Bari.
Un baratro chiamato Serie C
Attualmente, il Cosenza si trova a otto punti di distanza dalla zona playout, con appena dodici punti ancora in palio. Una situazione disperata, aggravata da un rendimento disastroso che dura da mesi e che ha visto la squadra raccogliere solo sconfitte e prestazioni deludenti. Per evitare la retrocessione già giovedì, è obbligatorio battere il Bari. Una vittoria consentirebbe di mantenere vive le flebili speranze, rimandando il verdetto almeno di un’altra giornata.
Retrocessione Cosenza, gli incastri possibili: una lotteria al ribasso
In caso di pareggio o sconfitta contro il Bari, il Cosenza rischia di retrocedere già giovedì. Ma tutto dipenderà anche dai risultati delle concorrenti. Le partite da monitorare sono:
- Cittadella – Brescia
- Modena – Reggiana
- Sampdoria – Cremonese
Se due di queste squadre dovessero vincere, e il Cosenza non riuscisse a conquistare i tre punti, la retrocessione sarebbe aritmetica. In particolare, il pareggio tra Brescia e Cittadella potrebbe complicare ulteriormente i calcoli, richiedendo l’analisi della classifica avulsa per determinare la sorte dei rossoblù.
Il peso della classifica avulsa
In caso di sconfitta contro il Bari, la situazione si complicherebbe ulteriormente. Il Cosenza potrebbe sperare solo in un incastro favorevole nella classifica avulsa, ovvero nel caso di un arrivo a pari punti con Brescia e Reggiana, contro le quali è in vantaggio negli scontri diretti. Ma basterebbe una vittoria di Reggiana, Sampdoria o Cittadella per rendere vano ogni tentativo di salvezza.
Una stagione da dimenticare
La stagione 2024-2025 del Cosenza è stata un autentico calvario. Dopo un avvio già balbettante, la squadra non è mai riuscita a trovare continuità, alternando prestazioni mediocri a sonore sconfitte. Il cambio di allenatore non ha sortito l’effetto sperato e nemmeno il mercato invernale è riuscito a rinforzare adeguatamente una rosa fragile e poco competitiva.
Un’annata segnata anche da una penalizzazione di quattro punti che ha ulteriormente minato il morale della squadra. Penalizzazione che, come ha sottolineato anche il tecnico Massimiliano Alvini, è pesata come un macigno sulla testa dei calciatori.
Cosenza verso la retrocessione: Gli errori societari
Alla base di questo disastro c’è una gestione societaria deficitaria. Il presidente Eugenio Guarascio è finito nel mirino della tifoseria, accusato di aver condotto una politica al risparmio e di aver mostrato scarsa ambizione. Anche il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, è intervenuto chiedendo un cambio di guida per il club.
Una dirigenza assente e incapace di costruire una squadra competitiva ha compromesso irrimediabilmente il cammino del Cosenza. Errori nelle scelte tecniche, nella gestione dello spogliatoio e nel mercato hanno avuto come risultato la probabile retrocessione.
Cosenza, il peso economico della retrocessione
La discesa in Serie C avrà anche pesanti conseguenze economiche. Il Cosenza beneficerà del “paracadute” previsto dalla Lega B per le squadre retrocesse, ma la cifra è destinata a essere più bassa del previsto. Si parla di circa 1,375 milioni di euro, contro i quasi due milioni preventivati. Una somma che, seppur utile, non potrà certo colmare il gap economico che la retrocessione comporterà.
La Serie C, infatti, è un campionato molto più povero in termini di diritti televisivi e sponsor. Inoltre, il ridimensionamento del monte ingaggi sarà inevitabile e potrebbe portare a una vera e propria smobilitazione.
Il futuro: tra speranze e incognite
La tifoseria chiede a gran voce una rivoluzione. Il gruppo imprenditoriale Citrigno er interessato a rilevare il club, ma la trattativa si è poi spenta. Se dovesse concretizzarsi qualcos’altro, potrebbe rappresentare una svolta epocale per il Cosenza, con nuovi investimenti e una dirigenza finalmente ambiziosa.
In caso contrario, il rischio è quello di un lento declino nel calcio che conta. La Serie C è una categoria difficile, dalla quale è molto complicato risalire, come dimostrano le esperienze recenti di tante piazze blasonate.
I numeri della disfatta
I dati parlano chiaro: il Cosenza ha collezionato soltanto sei vittorie in tutto il campionato, a fronte di quindici sconfitte e tredici pareggi. Ha il peggior attacco della Serie B, con appena 29 gol segnati, e una delle peggiori difese, con 50 reti subite.
Un cammino che non ha mai dato segnali di reale inversione di tendenza. Le poche vittorie ottenute sono arrivate spesso in modo casuale, senza mai costruire una striscia positiva che potesse ridare entusiasmo.
Il calendario delle ultime speranze
Dopo la sfida contro il Bari, il Cosenza affronterà:
- Cremonese in trasferta
- Sudtirol in casa
- Como in trasferta
Tre match proibitivi, soprattutto considerando che Cremonese e Como sono in piena corsa per la promozione diretta e non faranno sconti.
Anche ipotizzando un miracolo contro il Bari, servirebbe un autentico capolavoro per ribaltare una situazione disperata. Non solo il Cosenza dovrebbe vincere tutte le gare rimanenti, ma dovrebbe anche sperare in una serie di risultati favorevoli dagli altri campi.
La voce dei tifosi
La curva si prepara a vivere queste ultime giornate tra dolore e speranza. Gli Ultras hanno già annunciato che sosterranno la squadra fino alla fine, ma hanno anche ribadito la necessità di un cambiamento radicale.
Il popolo rossoblù è stanco di soffrire e chiede rispetto per una città che ama visceralmente la sua squadra.
Il Cosenza si trova di fronte all’orlo del precipizio. Già giovedì potrebbe arrivare il verdetto amaro della retrocessione. Ma indipendentemente dall’aritmetica, il bilancio di questa stagione è già segnato. Il club ha bisogno di una rifondazione totale, di una nuova dirigenza, di un progetto serio e ambizioso.
Solo così si potrà restituire ai tifosi la speranza di rivedere il Cosenza dove merita di stare: nel calcio che conta.