Il derby tra Cosenza e Catanzaro è da sempre un appuntamento imperdibile per i tifosi calabresi. Una sfida carica di emozioni, rivalità e passione che infiamma gli spalti e divide intere province per novanta minuti. Tuttavia, a pochi giorni dalla partita in programma giovedì 26 dicembre, l’attenzione si sposta fuori dal campo: l’associazione “Cosenza nel cuore” ha lanciato un appello alla società rossoblù per chiedere di non aumentare il prezzo dei biglietti, un rincaro che sta creando malumori tra la tifoseria.
Il comunicato dei tifosi: un appello alla società
Il messaggio dei tifosi arriva forte e chiaro. Con un comunicato ufficiale, riportato dal sito cosenzachannel.it, l’associazione “Cosenza nel cuore” ha espresso il proprio dissenso verso le voci di possibili aumenti dei prezzi dei tagliandi per il derby.
Ecco uno stralcio del comunicato:
“Pensare di aumentare ancora di più i prezzi di alcuni settori dello stadio significa lucrare sulla passione dei tifosi. Sembra quasi un raschiare il fondo di un barile. (…) Ci auguriamo che i biglietti non subiscano ulteriori rincari. Preferiremmo che il derby possa essere seguito anche dai tifosi avversari, ma se ciò non sarà permesso, che l’ampio settore ospiti sia destinato alla nostra tifoseria e non rappresenti uno scempio vuoto tra spalti gremiti.”
L’appello è chiaro: non si approfitti della dedizione dei tifosi, soprattutto in un momento di grandi sacrifici economici.
Un derby dal valore speciale
La partita tra Cosenza e Catanzaro è molto più di una semplice sfida di campionato: è una delle rivalità storiche del calcio calabrese. Il derby è un momento di aggregazione, uno spettacolo che va vissuto sugli spalti e che rappresenta un pezzo importante della cultura sportiva locale.
Per questo, i tifosi del Cosenza vedono come un’ingiustizia il possibile aumento dei prezzi, soprattutto considerando la costante fedeltà dimostrata nel corso della stagione. Riempire lo stadio per il derby è quasi un dovere morale, ma la passione non dovrebbe trasformarsi in un ulteriore peso economico.
Il contesto economico e le polemiche
L’associazione “Cosenza nel cuore” ha inoltre sottolineato come, a fronte di precedenti rincari, non siano state adottate soluzioni concrete per risolvere situazioni finanziarie critiche all’interno della società. Il comunicato, infatti, non si limita a criticare l’eventuale aumento, ma accende i riflettori su presunte pendenze debitorie e su un management giudicato poco trasparente.
A peggiorare la situazione, si aggiunge il nodo del settore ospiti: se i tifosi del Catanzaro non potranno seguire la squadra in trasferta per decisioni legate all’ordine pubblico, l’ampia porzione di stadio rischierebbe di restare vuota. Un paradosso che stride con l’entusiasmo e la tradizione di un derby così sentito.
Il valore della tifoseria e il richiamo alla società
Da sempre, il pubblico è il vero dodicesimo uomo per ogni squadra. A maggior ragione in un derby, il sostegno dei tifosi può fare la differenza. L’appello lanciato alla società guidata da Eugenio Guarascio è dunque un richiamo a preservare questo legame e a non intaccare la fiducia di chi, con sacrificio e passione, riempie ogni settimana le gradinate.
La tifoseria chiede di essere ascoltata e rispettata, ponendo un freno a logiche economiche che rischiano di allontanare proprio i cuori pulsanti del calcio: i tifosi.
La risposta attesa dalla società
La palla, ora, passa alla società del Cosenza Calcio. Le voci sui rincari non hanno ancora trovato conferma ufficiale, ma la pressione esercitata dai tifosi potrebbe spingere il club a rivedere eventuali decisioni. La speranza è che il derby resti una festa del calcio, accessibile e inclusiva, senza barriere economiche.
“Non si approfitti delle tasche dei tifosi”: questo è il messaggio chiaro, con la speranza che il club sappia cogliere il valore di un derby vissuto nel massimo della partecipazione.
Un derby per tutti, non solo per pochi
Cosenza e Catanzaro non è solo una partita, ma un evento che coinvolge un’intera regione. I tifosi rossoblù, con il loro appello, hanno lanciato un segnale importante: la passione per il calcio non deve diventare una merce.
La decisione finale spetta alla società, ma l’auspicio è che il derby del 26 dicembre possa essere una giornata di sport, emozione e partecipazione, con uno stadio gremito e un’atmosfera degna della grande rivalità calabrese.
Perché un derby non si gioca solo in campo, ma si vive sugli spalti. E il calcio è di chi lo ama.