Archiviato un pareggio, tutto sommato calcisticamente giusto contro la Reggiana, il Catanzaro si accinge tra qualche ora ad affrontare un’altra squadra che non riesce, ultimamente, mai a battere. La Cremonese di Stroppa è stata sempre ostica anche l’anno scorso: 4 partite, tre pareggi ed una pesante sconfitta decisiva nella semifinale di ritorno.
La partita d’andata di questa stagione, fu caratterizzata da una serie di errori arbitrali decisivi. Dopo un primo tempo dominato dai lombardi con diverse occasioni fallite in ripartenza, il Catanzaro riuscì a pareggiare con Compagnon, suo unico e anche bellissimo gol fin qui siglato, all’interno di un campionato per lui non certo fortunato.
Nel secondo tempo i giallorossi avrebbero meritato ampiamente di vincere, ma uno scandaloso Pezzuto decise che non era il caso. Accantoniamo polemiche ormai inutili e vediamo cosa potrà offrirci questa partita delle quindici.
I grigiorossi sono in un periodo non certo esaltante ed in questa stagione hanno già totalizzato 8 sconfitte, contro le sole tre del Catanzaro che li precede anche in classifica di un punto, con una DR quasi identica. È una squadra quella lombarda, di grande qualità e con una rosa folta oltre che molto competitiva. Gioca un 3 5 2 molto dinamico in fase di impostazione, che diventa 5 3 2 in fase di non possesso e si trasforma in un soverchiante offensivismo da 3 2 5 in determinate situazioni della partita.
In questi frangenti, i tre difensori rimangono fuori dalla fase d’attacco e si occupano precipuamente delle coperture preventive, accorciando la postura della squadra con ina fase di difesa molto alta, insieme a due centrocampisti che si muovono ad elastico. In campo oggi potrebbe schierarsi così: l’ex Fulignati tra i pali; Bianchetti, Ceccherini ed Antov nella difesa a tre; centrocampo a cinque con Azzi e Barbieri decentrati, Castagnetti play dalle grandi capacità di passaggio e balistiche, Vandeputte e Pickel a dare rispettivamente qualità e dinamismo.
In attacco dovrebbero provare a piangere Nasti e Johnsen, un calciatore di caratura tecnica superiore, che in passato ha già fatto molto male ai giallorossi ,anche con la maglia del Venezia. Da non trascurare il possibile impiego di un calciatore fisico e finalmente in palla come De Luca. Sarà assente dalla contesa e per infortunio il Mudo Vazquez, giocatore di altra categoria. Il Catanzaro dal canto suo dovrebbe schierarsi , se le sue condizioni lo consentiranno, con Matias Antonini dall’inizio. Infatti la contemporanea diffida che ha colpito sia il vice capitano Brighenti che il braccetto sinistro goleador Bonini, suggerirebbe di non impiegarli insieme.
Quindi il portiere Pigliacelli dovrebbe avere davanti a se la seguente formazione: Brighenti (Scogna), Antonini, Bonini (Scogna) ; sugli esterni il sempre affidabile Situm e il rientrante ex cremonese Quagliata, calciatore completo e con un grande piede sinistro; la tre P titolari a centrocampo, con la quarta P, ossia Pagano, in preallarme al posto di Pontisso o addirittura in campo dall’inizio, a supportare l’unica punta Pittarello e a cucire il gioco, vista l’assenza pesantissima del Capitano Pietro Iemmello.
Potrebbe essere schierato dall’inizio anche Tommaso Biasci, calciatore sempre importante anche se non nella, sin qui, migliore stagione della sua importante e vincente militanza giallorossa. La Mantia sembra essersi allenato poco in settimana per problemi fisici e dovrebbe partire dalla panchina, insieme al recuperato Compagnon, ad Ilie e a Buso, che comunque rimane pronto per qualsiasi evenienza. Tema tattico della partita: vietato lasciare palleggiare con libertà la Cremonese dalla metà campo in su, vietato assumere posture da squadra allungata e senza le opportune coperture.
Vietato lasciare libere le fasce dove i loro esterni sarebbero sempre imbeccati dal lancio millimetrico di Castagnetti, numero uno assoluto della cadetteria sotto questo aspetto. Il Catanzaro può giocarsela con le sue armi che non sono poche e soprattutto non sono certo irrilevanti. E questo la Cremonese lo sa bene, fidatevi.
Fare a meno di Iemmello non è mai semplice: l’anno scorso mancò in quattro occasioni e furono due sconfitte e due pareggi. Con l’Ascoli in casa partì dalla panchina, entrò sull’uno a due per gli avversari e poi fu vittoria, proprio con un suo gol di testa allo scadere. Oggi però, al di là dell’assenza del grande capitano, va fatta una prestazione di alto livello e soprattutto, come già accaduto con lo Spezia, và vendicata la bruciante ed ingiusta sconfitta dell’andata allo stadio Ceravolo. E allora, vinca il migliore e che sia il Catanzaro