La questione dell’impianto di smaltimento e trattamento dei rifiuti di Alli continua a destare forti preoccupazioni a Catanzaro. Il consigliere comunale Vincenzo Capellupo ha lanciato un nuovo allarme, denunciando l’assenza di risposte concrete da parte della Regione Calabria sulle tempistiche e sulla gestione futura dell’impianto.
Un ritardo che pesa su lavoratori e amministrazione
Capellupo ha evidenziato come la mancata chiarezza della Regione abbia lasciato i lavoratori in una situazione di forte incertezza. A gennaio 2025, secondo i piani originari, sarebbe dovuta partire la nuova linea dell’organico, ma ad oggi il progetto non è ancora operativo. Questa stasi sta generando ansia tra i dipendenti e difficoltà logistiche per il Comune di Catanzaro e per gli altri enti locali coinvolti.
“Permane un preoccupante silenzio da parte della Regione Calabria sulla tempistica del futuro impianto di smaltimento e trattamento dei rifiuti di Alli”, ha dichiarato il consigliere comunale. “Il ritardo negli investimenti sta causando una forte preoccupazione tra i lavoratori, che non sanno quale sarà il loro futuro occupazionale.”
L’impianto di Alli e le promesse non mantenute
L’impianto di Alli, nel tempo, è stato al centro di numerose promesse da parte della Regione Calabria, con la previsione di un intervento di ammodernamento che avrebbe dovuto garantire maggiore efficienza e sostenibilità. Tuttavia, le risorse destinate a questa riqualificazione non sono state ancora utilizzate, lasciando l’impianto in una condizione di incertezza operativa.
“In ballo c’è non solo il destino dei dipendenti, ma anche la funzionalità di un impianto che, nei propositi annunciati tempo addietro dalla Regione Calabria, avrebbe già dovuto beneficiare di un importante intervento di ammodernamento”, ha sottolineato Capellupo.
L’impatto economico e ambientale per Catanzaro
Oltre al problema occupazionale, Capellupo ha posto l’accento sulle ripercussioni economiche e ambientali per il Comune di Catanzaro. A causa dei ritardi nella riorganizzazione dell’impianto di Alli, l’amministrazione comunale è costretta a conferire i rifiuti presso l’impianto di Lamezia Terme, con un conseguente aumento dei costi per il trasporto e la gestione del servizio.
“Il mancato rispetto del cronoprogramma sta comportando una serie di diseconomie ai Comuni limitrofi (con Catanzaro in testa), che sono costretti a recarsi negli impianti di Lamezia”, ha evidenziato il consigliere. “Per il Capoluogo un danno ancora maggiore, provocato dal fatto che l’ente deve sopportare i costi ambientali dell’impianto e della discarica ed incassa minori royalties rispetto a quelle dovute.”
Una richiesta di chiarezza e azione immediata
La richiesta del consigliere comunale alla Regione Calabria è chiara: intervenire immediatamente per sbloccare la situazione e garantire certezze ai lavoratori e al Comune. “Una situazione che non può essere rimandata e che impegna la Regione Calabria a trovare subito soluzioni nei confronti di amministrazioni e lavoratori rimasti nel limbo delle incertezze”, ha concluso Capellupo.
La questione dell’impianto di Alli non è nuova, ma il protrarsi dell’inerzia regionale rischia di diventare un problema sempre più gravoso per la città e per il territorio circostante. Serve un intervento deciso per sbloccare gli investimenti e garantire un sistema di gestione dei rifiuti efficiente e sostenibile per il futuro di Catanzaro.