“Il problema della luce che va e viene in alcuni quartieri di Catanzaro, ultimamente sta eguagliando il problema dell’acqua che manca un giorno sì e l’altro pure in alcune zone della città”, esordisce così Andrea Critelli, vice presidente del Movimento politico Nuova Genesi.
La decisione di Critelli nello scrivere questa nota stampa, è stata maturata a seguito delle numerose segnalazioni che nei mesi scorsi, fino ad oggi, gli sono giunte riguardo la mancanza di luce diffusa a macchia di leopardo in tutta la città e che lo hanno portato ad attivarsi per risolvere questa problematica. “A macchia di leopardo – spiega Critelli -, si intende che alcuni quartieri riscontrano cali di illuminazione improvvisi e frequenti, a differenza di altri quartieri che, invece, riscontrano lo stesso problema in altri giorni. È come una tavolozza degli scacchi: nei giorni dispari manca la luce nei quadratini neri, nei giorni pari in quelli bianchi”.
Continua Critelli: “Un problema tanto frequente, possibile che riguardi solo la rottura di un contatore? Cosa sta succedendo all’illuminazione del nostro capoluogo che sembra fare i turni per sparire prima dal centro storico, poi dopo un po’ manca a via Schipani, dopo un po’ a via Madonna dei Cieli. Non si fanno sconti neanche per le arterie di entrata e uscita della città, come il viadotto Bisantis e la rotatoria Gualtieri, ma ci auguriamo che qui il problema sia già risolto considerato l’importante snodo che rappresentano per la città”.
Le perplessità del vice presidente di Nuova Genesi sono maggiormente legate alla discontinuità con cui manca la luce a giornate alterne. “Non so se questo sia dovuto al nuovo sistema di gestione e manutenzione pubblica che, come riportato in un comunicato datato 1 Febbraio 2023 e consultabile sullo stesso sito del Comune, ha dato vita ad un accordo pluriennale di poco più di 4 milioni di euro”.
In conclusione, Critelli chiede: “Come mai l’illuminazione a Catanzaro è divenuta tanto discontinua? Quali sono le cause? E noi, in qualità di cittadini che teniamo alla nostra città, possiamo fare qualcosa per aiutare?”