“Il tempo delle chiacchiere è finito, ognuno faccia la sua parte!”. Con questo slogan diretto e inequivocabile, la Curva Massimo Capraro lancia un messaggio forte e chiaro alle istituzioni cittadine e regionali: sulla questione stadio non c’è più spazio per rinvii, promesse o teatrini politici.
La questione riguarda la riqualificazione dello Stadio Nicola Ceravolo, da tempo oggetto di discussioni, annunci e rimpalli di responsabilità tra Comune e Regione. Nei giorni scorsi è stato ufficializzato lo stanziamento di nove milioni di euro da parte della Regione Calabria, risorse destinate proprio al rifacimento dell’impianto. Ma per gli ultras giallorossi, è arrivato il momento di vedere i primi segnali concreti.
Una presa di posizione netta
Nel comunicato diffuso sui canali ufficiali, gli Ultras del Catanzaro non usano mezzi termini: “A Catanzaro, uno degli sport preferiti dalla politica locale è quello delle chiacchiere: rimpalli di responsabilità, reciproche accuse, ma quasi mai azioni concrete a beneficio della collettività”. La Curva, che finora aveva mantenuto un atteggiamento prudente e distante dalle dinamiche politiche, ha deciso di rompere il silenzio per rivendicare un diritto che va oltre il calcio: quello di una città che merita strutture moderne, sicure e all’altezza delle ambizioni sportive del club.
“Abbiamo assistito in silenzio al susseguirsi dei comunicati sull’esistenza delle risorse, ma ora pretendiamo che dalle parole si passi finalmente ai fatti”, si legge nella nota.
Un messaggio al Comune: “Fate la vostra parte”
Sebbene il finanziamento sia già stato stanziato, gli ultras sollecitano con forza l’amministrazione comunale a non perdere ulteriore tempo: è necessario avviare immediatamente l’iter tecnico-amministrativo per tradurre quei fondi in un progetto esecutivo. “Adesso è il momento che il Comune faccia la sua parte, la faccia bene, in fretta e che si possa dare alla tifoseria giallorossa una casa rinnovata, maggiormente fruibile e capace di valorizzare l’apporto del pubblico”.
L’invito è quindi a una pianificazione concreta e rapida, che tenga conto anche del ruolo centrale che il pubblico catanzarese ha sempre avuto nella storia sportiva della città.
Una curva che vuole vigilare
La Curva Massimo Capraro annuncia che vigilerà con attenzione, passo dopo passo, sull’evoluzione del progetto: “Faremo sentire la nostra voce, affinché tutto si realizzi nei tempi e nei modi previsti”. Un monito che suona come una promessa, ma anche come una dichiarazione di responsabilità da parte di chi vive quotidianamente la passione per i colori giallorossi.
Nel corso della stagione, la spinta dei tifosi è stata un fattore decisivo per il cammino del Catanzaro in Serie B. Una spinta che ora chiede rispetto, attraverso opere concrete che migliorino l’esperienza di migliaia di spettatori ogni settimana.
Un’occasione storica per Catanzaro
La riqualificazione del Ceravolo non è soltanto una questione sportiva. Si tratta di un’opportunità per tutta la città: rinnovare lo stadio significa investire in socialità, in identità, in una struttura che da sempre rappresenta un punto di riferimento per intere generazioni di catanzaresi. Ignorare l’urgenza del progetto significherebbe non solo deludere una tifoseria appassionata, ma anche sprecare una chance irripetibile di sviluppo.
Il tempo delle promesse è finito
Il comunicato della Curva Massimo Capraro segna un cambio di tono nel rapporto tra tifoseria e istituzioni. Non si tratta più di attendere, ma di agire. E se da un lato si chiede velocità, dall’altro si promette vigilanza. Lo stadio Ceravolo merita di più di un tira e molla politico: merita un progetto concreto, serio e condiviso.
Come recita il messaggio finale degli ultras: “Il tempo delle chiacchiere è finito. Ognuno faccia la sua parte”.