Una mattinata qualunque, una scena che racconta più di mille parole. Desiderio Noto, fratello di Floriano Noto – il presidente dell’US Catanzaro – è stato immortalato mentre sventola con entusiasmo una bandiera giallorossa dal tetto apribile di una Fiat 500 d’epoca (la storica Nuova 500, cabrio con capote in tela), personalizzata da una striscia gialla e rossa lungo la fiancata e dalla targa celebrativa “US-CZ1929”. Le immagini arrivano da Via Gioacchino da Fiore, a pochi metri dagli uffici della AZ e dalla sede del club: c’è anche un video che restituisce il clima di attesa e appartenenza che si respira in città alla vigilia della nuova stagione.
Un’icona su quattro ruote per un rito di appartenenza
La Fiat 500 non è solo un’auto: è un simbolo italiano. Vederla sfilare con i colori delle Aquile trasforma un gesto spontaneo in un piccolo rito popolare. La carrozzeria bianca, i profili cromati e la capote aperta sono il palcoscenico perfetto per la bandiera che taglia l’aria; la targa “US-CZ1929” – un richiamo diretto all’anno di fondazione della società – aggiunge un dettaglio identitario che parla alla memoria collettiva. Noto saluta, sorride, alza il vessillo: un’immagine di orgoglio civico che sintetizza la relazione tra la famiglia che guida il club e la sua comunità. In sottofondo, Via Gioacchino da Fiore scorre con il traffico di ogni giorno: ma il passaggio della piccola 500 crea subito un punto di attenzione, gli sguardi si alzano, qualcuno accenna un applauso. Il Catanzaro è anche questo: segni che, a volte, valgono quanto un comunicato.
Non servono parole per leggere il sottotesto. In un calcio che vive di trattative, tabelle e sistemi di gioco, gesti del genere ricordano che l’US Catanzaro è comunità prima che squadra. La bandiera giallorossa che sventola dal tetto della 500 d’antan è un invito a stringersi intorno al progetto, a rendere il Ceravolo il solito amplificatore emotivo, a trasformare la prima casalinga in un abbraccio collettivo.
È anche un messaggio di continuità: la famiglia Noto, soprattutto Desiderio, non ha mai cercato i riflettori superflui, ma ha spesso scelto di mostrare vicinanza con gesti concreti e simbolici. La scena davanti agli uffici AZ e alla sede del club, dunque, vale come una chiamata dolce ma chiara: tutti insieme, come è stato negli anni della risalita, come dovrà essere nei passaggi più spigolosi di una Serie B che non fa sconti.
Non è un manifesto, non è un lancio istituzionale: è una cartolina giallorossa. Desiderio Noto, una Fiat 500 con i colori delle Aquile, la targa US-CZ1929, Via Gioacchino da Fiore come sfondo e un video a fissare il momento. Basta questo per spiegare come il Catanzaro continui a essere un fatto sportivo e, insieme, un fatto culturale e cittadino. Il resto lo dirà il campo. Intanto, quell’istantanea ci ricorda perché certe bandiere non smettono mai di sventolare.
