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giovedì 18 Dicembre 2025

Il destino di Mario Paura: dal Catanzaro alla Reggina?

Il calcio, si sa, è fatto anche di ritorni e di intrecci che spesso superano i confini della mera rivalità sportiva. L’indiscrezione, riportata dai colleghi di TuttoReggina.com, accende un faro sul futuro di Mario Paura, difensore centrale classe 2005 attualmente nella rosa della Prima Squadra del Catanzaro. Un dettaglio non secondario è il suo status: pur essendo formalmente un fuoriquota nel settore giovanile – dove ha collezionato una sola presenza – Paura è stato il capitano della Primavera che ha conquistato la promozione in Primavera 2.

La notizia è di quelle destinate a far discutere i tifosi giallorossi appassionati di calcio giovanile, che avevano imparato ad apprezzare le qualità e la leadership del giovane centrale. Nonostante la sua posizione come elemento di prospettiva sotto l’occhio vigile di mister Aquilani, il futuro di Mario Paura potrebbe tingersi nuovamente di amaranto: la Reggina, infatti, starebbe lavorando per riportare il ragazzo a Reggio Calabria, da dove la sua carriera giovanile era partita.

Mario Paura, la storia e le dinamiche: il peso del ritorno a Reggio

La possibile operazione non è dettata da una semplice suggestione, ma affonda le radici nella storia sportiva del giovane calciatore. Mario Paura ha militato a lungo nel settore giovanile amaranto, collezionando esperienze significative tra Under 17 e Primavera 2. Il suo talento non era passato inosservato, tanto da meritargli una convocazione in Prima Squadra che si è concretizzata in un vero e proprio esordio in Serie B. Era il 30 aprile 2022, in occasione di Reggina-Como 1-4, quando Paura mise a referto i suoi primi, e finora unici, 24 minuti tra i professionisti.

Un battesimo del fuoco che testimonia la stima di cui godeva all’epoca e che ora, secondo le fonti di TuttoReggina.com, la società amaranto vorrebbe capitalizzare. Questo anche in considerazione del suo status di Under – un vantaggio cruciale in Serie D – e la sua esperienza ormai acquisita nel calcio professionistico, grazie all’aggregazione costante con la Prima Squadra del Catanzaro.

Dopo l’esperienza reggina, la carriera giovanile del difensore è proseguita con una parentesi al Frosinone Primavera prima di approdare al Potenza e poi al Catanzaro. Qui si è subito imposto, diventando un punto fermo della retroguardia di Costantino. La sua presenza nella rosa giallorossa di Serie B, pur senza l’esordio, è la conferma che l’area tecnica del Catanzaro ne segue con attenzione la crescita. Si tratta di un percorso di maturazione costante per un classe 2005, descritto come un centrale versatile, in grado di agire sia da centro-destra che da centro-sinistra nella difesa a tre, o come centrale a sinistra in una linea a quattro.

Le possibili formule: tra cessione definitiva e l’opzione prestito

L’ipotesi di trasferimento solleva un’analisi sulle formule che il mercato potrebbe adottare, ognuna con un impatto diverso sul bilancio e sul futuro tecnico del Catanzaro. Il difensore, attualmente aggregato ai grandi del club giallorosso, potrebbe lasciare la Calabria in diversi modi.

La cessione definitiva, inizialmente ventilata, presupporrebbe la volontà del Catanzaro di monetizzare immediatamente il cartellino del ragazzo, se ritenuto non funzionale al progetto Prima Squadra nel breve termine. Questo chiuderebbe definitivamente il rapporto sportivo con un giovane che ha comunque fatto la trafila e ha raggiunto lo status di aggregato.

Tuttavia, in queste dinamiche, spesso si fa strada la soluzione temporanea. Un prestito secco consentirebbe al Catanzaro di mantenere il controllo sul giocatore, valutandone la crescita in un contesto di Prima Squadra (sebbene in Serie D), per un eventuale rientro futuro in caso di necessità.

Ancora più probabile, data la necessità della Reggina di garantirsi un utilizzo certo per un Under di qualità, potrebbe essere un prestito con diritto/obbligo di riscatto. Questa formula rappresenta la soluzione più equilibrata, permettendo alla Reggina di testare l’impiego del giocatore per una stagione intera, come richiesto dal “convintissimo utilizzo“, con il Catanzaro che manterrebbe un potere decisionale sul futuro del cartellino.

La Reggina ha l’urgenza di costruire una squadra solida e giovane su cui fondare la risalita, e un Under già aggregato in Serie B e con il rodaggio in campionati giovanili di alto livello, rappresenterebbe una pedina strategica.

Il mercato si conferma un crocevia di opportunità e scelte difficili. Per il Catanzaro, l’eventuale cessione di Mario Paura non è solo una valutazione economica o tecnica, ma una cartina di tornasole sulla strategia di gestione dei talenti che, pur cresciuti in casa e vicini alla Prima Squadra, devono trovare spazio altrove per esplodere.

Il difensore, dal canto suo, si trova di fronte alla possibilità di un ritorno alle origini, ma con la prospettiva di un impiego continuativo che al momento, nella Prima Squadra giallorossa, non è riuscito a conquistare. Saranno le prossime settimane a definire se il difensore ripercorrerà la strada verso Reggio, chiudendo l’esperienza che lo ha visto protagonista con la maglia delle Aquile.

In attesa di sviluppi, la vicenda di Mario Paura ci ricorda quanto sia labile il confine tra il settore giovanile e il calcio professionistico. Staremo a vedere se il Catanzaro deciderà di dare il via libera a un addio o un prestito che, se da un lato apre una porta a un ritorno “a casa” per il ragazzo, dall’altro solleva l’interrogativo sul valore che la società attribuisce ai suoi migliori Under.

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