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venerdì 18 Ottobre 2024

“Fabio Caserta, conosciamolo meglio” curriculum e modulo tattico prediletto dal neo tecnico giallorosso

La scelta ormai data per scontata, ma appunto non ancora ufficiale, è stata accolta dalla piazza con un certo pessimismo, ma noi vogliamo fare la nostra parte, tracciando un profilo della carriera, dell'uomo e del professionista, aderente alla realtà ed evidenziandone il valore

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Posta finalmente la parola fine al capitolo allenatore. Il nuovo tecnico dell’US CATANZARO sarà, salvo clamorosi colpi di scena dell’ultimo minuto, il calabrese Fabio Caserta, lo scorso anno avversario alla guida del Cosenza. La scelta ormai data per scontata, ma appunto non ancora ufficiale, è stata accolta dalla piazza con un certo pessimismo, ma noi vogliamo fare la nostra parte, tracciando un profilo della carriera, dell’uomo e del professionista, aderente alla realtà ed evidenziandone il valore.

Fabio Caserta nasce 45 anni fa a Melito Porto Salvo ed è quindi calabrese della provincia di Reggio. Da calciatore è stato un centrocampista di rara intelligenza tattica, personalità (spesso capitano) visione del gioco, uomo assist e con senso del gol. Ha giocato per tanti anni in A, B e C e tra le altre, con Catania, Palermo, Lecce, Atalanta e Cesena. Ha concluso la carriera con la Juve Stabia, dove poi è diventato quasi subito allenatore della prima squadra, centrando la promozione in B nella stagione 2018-19 attraverso la vittoria del girone C, con Ciro Polito DS. Rimane alla guida della squadra stabiese anche nella stagione 2019-20, totalizzando con una rosa per niente competitiva 42 punti nel campionato cadetto, ma non riuscendo ad ottenere la salvezza perché ne sarebbero occorsi 46.

Viene subito chiamato dal Perugia e vince, da primo in classifica, il girone B della serie C nella stagione 2020-21, ottenendo la seconda promozione in tre anni. Qui allena Fulignati e Sounas che sarà record man di presenze (38), gioca praticamente sempre. A fine campionato lascia il Perugia e approda al Benevento sempre in B, centrando da settimo i play off e poi viene eliminato dal Pisa con un pareggio, solo perché la squadra toscana era arrivata davanti nella regular season. A Benevento, per la cronaca, allena Petriccione e Brignola.

L’anno successivo, dopo la settima giornata viene esonerato, con la squadra a centro classifica. Nel 2023-24 viene ingaggiato dal Cosenza, disputa un campionato con risultati alterni, conduce sempre la squadra in posizioni tranquille, ma viene comunque
esonerato alla fine della giornata 29, pagando soprattutto la sconfitta in casa nel derby del 3 di Marzo, che i tifosi rossoblu non gli hanno perdonato.

Il nuovo mister pratica tendenzialmente un gioco offensivo e predilige i giocatori tecnici. Risulta sempre amatissimo dai calciatori per le sue grandi doti umane e dà molto valore alla mentalità della squadra, lavorando particolarmente sulla testa dei singoli, con i quali si intrattiene spesso per capirne esigenze e problematiche. Prepara le partite con perizia ed essendo sotto l’aspetto tattico molto evoluto, pretende dalla squadra, che tende a tenere abbastanza corta, un dinamismo importante, soprattutto quando si schiera con il 4-2-3-1, modulo a lui molto caro.

In questo caso ha bisogno di un centrocampista tattico, rapido, con i piedi molto buoni e di un altro a fianco possibilmente più fisico e potente, che sappia proteggere la difesa ma giocare anche la palla. Tre dei quattro difensori devono essere molto veloci e segnatamente i due esterni bassi e almeno uno dei due centrali. I tre che stanno davanti ai due centrocampisti devono saper allargarsi all’occorrenza, ma stare anche molto dentro al campo con tecnica, dinamismo e precisione nei movimenti, per favorire la corsa e l’inserimento sulle fasce dei terzini. Il centrale dei tre davanti, dietro alla punta avanzata, può essere sia un trequartista che una seconda punta con capacità tecniche di livello(Iemmello sarebbe perfetto in questo caso).

Non è comunque un tecnico integralista e se necessario si schiera a tre in difesa anche nel corso della gara. In carriera ha utilizzato anche il 3-5-2, nostro modulo nel campionato di C e il 4-3-3 con quattro difensori, tre centrocampisti, due esterni alti e un centravanti. Di meno il 4-3-1-2 con il trequartista dietro a due punte. Un’ultima considerazione benaugurante e comunque doverosa: Vivarini arrivò a Catanzaro nel Novembre del 2021 a 55 anni di età, tra lo scetticismo generale e dopo tre esoneri, ad Empoli, Ascoli e con la Virtus Entella, più una mancata conferma a Bari, sicuramente immeritata. Poi è diventato l’idolo di tutti.

Mister Fabio Caserta merita allora la fiducia del popolo giallorosso, che non deve farsi del male da solo, ma stare vicino alla squadra con rinnovato entusiasmo. Avere grande fiducia nella società fino a prova contraria, con l’augurio che al nuovo allenatore venga allestita una squadra competitiva e possibilmente vincente. Buon lavoro mister!

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