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venerdì 31 Ottobre 2025

Catanzaro, Favasuli: “Qui sono a casa, darò sempre tutto per questa maglia. Aquilani un padre calcistico per me”

Un gol che vale il sigillo sulla rimonta, un cross che innesca il pareggio, una prestazione da protagonista assoluto. Costantino Favasuli lascia il Martelli di Mantova con il sorriso di chi sa di aver contribuito in maniera determinante al secondo successo consecutivo del Catanzaro. Ma nelle parole rilasciate in conferenza stampa dopo il 3-1 ai virgiliani, il giovane esterno calabrese va oltre la soddisfazione personale, rivelando un legame profondo con la maglia giallorossa che indossa, un’appartenenza territoriale che trascende il campo e diventa orgoglio identitario. Per il ragazzo di Africo, piccolo centro della Locride cresciuto calcisticamente nelle giovanili della Fiorentina, vestire i colori del Catanzaro rappresenta molto più di un semplice ingaggio professionale: è il coronamento di un sogno, la possibilità di rappresentare la propria terra al massimo livello.

La rimonta costruita nello spogliatoio

“Oggi abbiamo fatto una bella partita. Nel primo tempo un po’ così, siamo partiti un po’ mosci però ci siamo ripresi alla grande”, esordisce Favasuli con lucidità nell’analizzare i 45 minuti di sofferenza vissuti dal Catanzaro sotto di un gol. La sincerità con cui il classe 2004 ammette le difficoltà iniziali testimonia la maturità di un gruppo che non si nasconde dietro alibi: “Siamo andati negli spogliatoi, abbiamo messo qualcosa a posto e fatto un secondo tempo alla grande”. È proprio nell’intervallo che Alberto Aquilani ha trovato le parole e i correttivi tattici giusti per ribaltare una gara che sembrava compromessa dall’ex Mancuso. La risposta della squadra è stata immediata e veemente: prima l’autorete di Majer propiziata proprio da un cross insidioso di Favasuli sulla destra, poi il capolavoro di Cisse e infine il sigillo personale dell’esterno reggino che ha chiuso definitivamente i conti all’80’.

L’orgoglio di rappresentare la Calabria

È quando parla del legame con la terra natia che la voce di Favasuli assume sfumature ancora più intense: “Ci tengo tanto perché da calabrese sento tanto la maglia, sento di rappresentare la mia terra e mi viene da dare tutto in campo per i tifosi, per la maglia, per la mia terra”. Parole che risuonano con particolare forza in una piazza come quella giallorossa, dove il senso di appartenenza costituisce il collante tra squadra e tifoseria.

Il ventunenne originario di Africo – cittadina della Locride che ha nel calcio una delle poche valvole di riscatto sociale – non nasconde la felicità per la prestazione offerta, ma subito riconduce l’attenzione sul prossimo impegno: “Sono felice per la prestazione, però domenica c’è un’altra partita ancora più importante e dobbiamo pensare ad avere la testa là, perché ci aspetta una gara tosta”. Il riferimento è alla sfida casalinga contro il Venezia, squadra di alta classifica che lotterà fino all’ultimo per il salto in Serie A e che rappresenterà un banco di prova fondamentale per misurare le reali ambizioni del Catanzaro.

Fase difensiva e offensiva, nessun limite

Interrogato sul suo ruolo e sulle preferenze tra fase difensiva e offensiva, Favasuli dimostra di aver assimilato perfettamente la filosofia di Aquilani: “Cerco di fare tutte e due al massimo dell’impegno, perché serve difendere bene, ma serve pure attaccare un po’, e il mio obiettivo è quello, cercare in tutte e due le fasi di fare bene”. L’approccio del giovane esterno riflette la polivalenza tattica che lo ha reso prezioso già nelle esperienze precedenti a Ternana e Bari, dove ha ricoperto diversi ruoli lungo la fascia, sia come terzino che come esterno di centrocampo. La capacità di interpretare entrambe le fasi rappresenta un valore aggiunto nel calcio moderno, dove gli esterni devono garantire copertura difensiva e spinta offensiva con la stessa intensità. “Oggi ci sono riuscito, però posso fare meglio, devo fare meglio in ogni partita”, aggiunge con l’umiltà di chi sa che la strada verso la piena maturazione è ancora lunga.

Aquilani, il padre calcistico

Sul rapporto con il tecnico giallorosso, Favasuli non nasconde riconoscenza e affetto: “Il mister lo conosco da quattro anni, dalla Fiorentina. Lui mi ha cresciuto, è un padre calcistico per me”. È proprio nella Primavera viola, sotto la guida di Aquilani, che il ragazzo di Africo ha conquistato i suoi primi trofei importanti: la Supercoppa Primavera nel dicembre 2022, realizzando anche il rigore decisivo nella serie finale contro l’Empoli, e due Coppe Italia di categoria. In totale, 65 partite disputate con la maglia viola sotto la guida del tecnico romano, un percorso formativo che ha segnato indelebilmente la crescita del giovane esterno. “Il mister è veramente bravo, è una persona incredibile, avrà un grande futuro”, conclude Favasuli con una previsione che molti addetti ai lavori condividono. Tra i modelli ispiratori, l’esterno calabrese cita João Cancelo, il portoghese del Manchester City simbolo dell’esterno moderno capace di incidere in entrambe le fasi con qualità tecniche e atletiche.

Felice al Catanzaro, il futuro può attendere

Sul tema mercato e su eventuali ambizioni future, Favasuli mantiene i piedi ben piantati per terra: “Io sono tanto felice qui, sono voluto venire qui perché rappresentare la mia terra è qualcosa in più. Qui sono a casa e darò il massimo, nel futuro si vedrà”. Parole che confermano quanto la scelta del Catanzaro non sia stata dettata solo da logiche di carriera, ma da un desiderio profondo di vestire i colori della propria regione.

Arrivato a titolo definitivo dalla Fiorentina con un contratto quadriennale fino al 2029, il classe 2004 ha tutte le carte in regola per diventare uno dei pilastri del progetto tecnico giallorosso. La convocazione in Nazionale Under 21 a settembre ha già certificato il valore del ragazzo, chiamato dal commissario tecnico per le sue prestazioni in maglia giallorossa. Adesso tocca al campo confermare quanto di buono fatto vedere nelle prime uscite stagionali, con l’obiettivo di contribuire alla crescita di un Catanzaro che, dopo due vittorie consecutive, inizia finalmente a ingranare la marcia giusta in un campionato di Serie B complesso e imprevedibile.

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