Quando un centravanti entra nella storia di un club, la sua figura supera i numeri. Alessandro Gabrielloni, capitano del Como, è esattamente questo: il volto della risalita lariana dalla Serie D alla Serie A, fino alla rete-manifesto contro la Roma e alla statua voluta da Cesc Fàbregas allo stadio Sinigaglia come pegno di riconoscenza. Oggi però, complici le gerarchie di un reparto offensivo affollato e un minutaggio che si preannuncia minimo, il suo nome scalda il calciomercato di Serie B. Secondo quanto riporta l’esperto di mercato Gianluca Di Marzio, sono sette le società che hanno bussato alla porta del classe 1994: in prima fila Juve Stabia, subito dietro Avellino; più indietro Spezia, Cesena e Sampdoria; Modena e Catanzaro hanno chiesto approfondimenti.
Perché piace: profilo, leadership e gol pesati
Non è soltanto una storia romantica. Gabrielloni porta in dote esperienza nei contesti competitivi (quattro campionati di B nelle gambe tra 2021 e 2024), continuità e un repertorio che lo rende utile anche lontano dall’area: fa reparto, lega il gioco, attacca il primo palo, accetta la battaglia spalle alla porta. Nelle due stagioni di B pre-promozione ha chiuso a quota 4+4 reti, poi nel campionato della cavalcata verso la A ha toccato 9 gol, molti dei quali “pesati” (punti diretti).
È un centravanti d’area di 1,78, destro naturale, capace di muoversi anche da seconda punta o esterno quando la partita lo richiede. Ma soprattutto è un leader riconosciuto, laureato in Economia, capace di alzare i giri del gruppo con poche parole e tanta disponibilità al sacrificio: caratteristiche che in B, dove il calendario trita energie e convinzioni, valgono quasi come un acquisto e mezzo.
Gabrielloni e l’ipotesi Catanzaro: pro e contro
Per il Catanzaro l’operazione sarebbe intelligente se letta dentro la cornice tracciata da Aquilani: rosa ringiovanita, tanti minuti da distribuire, necessità di un profilo esperto che sappia tenere alta la squadra nelle gare sporche, soprattutto lontano dal Ceravolo. Gabrielloni, per indole, accetta di lavorare per gli altri e sa “sporcarsi” le mani contro difese fisiche.
In più, nel 4-2-3-1 o nel 4-4-2, può alternarsi da punta centrale o agire a supporto del capitano Iemmello, garantendo soluzioni diverse sui cross e nelle seconde palle. I contro? Il Catanzaro valuta con prudenza: l’ingaggio da calibrare su budget sostenibile, lo status da bandiera a Como (non banale da scalfire) e la volontà del giocatore, che dovrà scegliere se lasciare il suo “porto sicuro” per una nuova sfida da protagonista.
Le altre pretendenti e il quadro economico
La sensazione è che la Juve Stabia stia accelerando più di tutte, mentre l’Avellino ha già mosso i primi passi concreti con un contatto diretto. Modena e Catanzaro restano attente, raccogliendo informazioni su costi, durata e collocazione tecnica, valutando il profilo con serietà. Più defilate, ma comunque vigili, Spezia, Cesena e Sampdoria, pronte a rientrare in corsa in base agli sviluppi del proprio reparto offensivo.
Il valore di mercato di Gabrielloni si attesta intorno agli 850 mila euro, ma la vera partita si gioca sulla formula dell’operazione. Tra le ipotesi più concrete ci sono il prestito con contributo all’ingaggio o un trasferimento nelle ultime ore di mercato. Ma lo scenario più solido, e non impossibile, resta quello di un accordo pluriennale con una società di B che gli garantisca centralità tecnica e progettuale, magari attraverso un prestito con opzione o obbligo di riscatto destinato a trasformarsi in definitivo.
Tempistiche e scenari: perché può accadere tutto negli ultimi giorni
Il mercato impone il suo ritmo: tra infortuni (si monitora ovunque lo stato degli attaccanti, vedi il recente caso Favilli) e rotazioni, decisioni che oggi sembrano lontane possono accelerare all’improvviso. Gabrielloni, dal canto suo, non ha fretta ma cerca campo. Se dal Como arrivasse la conferma di un ruolo marginale, la porta della B si spalancherebbe. Qui il Catanzaro resta alla finestra con realismo: prima la sostenibilità, poi la coerenza tecnica. Se i tasselli combaceranno, la suggestione potrebbe trasformarsi in opportunità: un centravanti che sa tenere botta nelle notti complicate, capace di condividere la scena con Iemmello senza togliere luce al Re ma aggiungendo sostanza alla compagnia.
Di statue si vive di ricordi; di promozioni e identità, di futuro. Alessandro Gabrielloni è in bilico tra le due cose: icona del Como e attaccante ancora affamato di minuti. La Serie B lo corteggia a sette voci. Il Catanzaro ascolta, valuta e non forza: perché i colpi migliori, spesso, arrivano in silenzio.