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venerdì 19 Dicembre 2025

Da La Spezia ad Avellino: il romanzo del giorno di Gennaro Tutino

Un nome caldo, un talento mai banale e un futuro ancora tutto da scrivere. Gennaro Tutino, attaccante classe 1996, è pronto a vivere una nuova avventura professionale: lascerà la Sampdoria per approdare all’Avellino, neopromosso in Serie B, in prestito con diritto di riscatto fissato a 1 milione di euro, che potrebbe trasformarsi in obbligo in caso di promozione in Serie A. Lo riportano in queste ore sia Gianluca Di Marzio che Nicolò Schira, tra i giornalisti più autorevoli del panorama mercato.

L’affare è in dirittura d’arrivo: il contratto prevede una formula 1+3 (prestito e possibile accordo fino al 2029) e rappresenta un’opportunità tanto per il giocatore quanto per il club irpino, deciso a consolidarsi nel nuovo contesto cadetto con un innesto di esperienza, qualità e fiuto del gol.

Tutino-Avellino, un matrimonio inedito (ma carico di aspettative)

Nonostante in passato sia stato tesserato con l’Avellino – nella stagione 2015/16 – Gennaro Tutino non ha mai collezionato presenze ufficiali in biancoverde, restando in panchina per tutta la durata della sua parentesi irpina. Stavolta però la prospettiva è ben diversa: il calciatore, reduce da un’annata con la Sampdoria (21 presenze e 5 reti), arriva ad Avellino da protagonista annunciato.

Per l’Avellino si tratta di un’operazione ambiziosa: Tutino ha alle spalle un curriculum di alto livello, con oltre 200 presenze tra Serie A e Serie B e un passato recente da trascinatore offensivo soprattutto con la maglia del Cosenza, con cui ha segnato 20 reti nella stagione 2023/24. Il club campano, consapevole delle difficoltà del salto di categoria, cerca nel talento napoletano una figura chiave su cui costruire l’identità tecnica della squadra.

Un curriculum da protagonista, ora un’altra sfida

La carriera di Tutino parla chiaro. Dopo la trafila nelle giovanili del Napoli, ha vestito le maglie di Vicenza, Gubbio, Bari, Carrarese, Verona, Empoli, Salernitana, Parma, Palermo, Cosenza e infine Sampdoria, attraversando tutte le tappe del calcio italiano, dalla Serie C fino alla Serie A. Alcuni dei suoi momenti più brillanti sono legati alle esperienze in Calabria, dove è stato autentico trascinatore con la maglia del Cosenza in due diversi periodi.

Ora, a 28 anni, la nuova sfida in Campania rappresenta un ritorno alle origini geografiche e una chance per rilanciarsi in un progetto che punta in alto. L’Avellino, neopromosso ma con una tifoseria calda e ambiziosa, sembra il terreno ideale per un attaccante che ha ancora tanto da dare e voglia di dimostrare il proprio valore anche fuori dai confini noti.

Il mercato, come spesso accade, ha ribaltato le carte in tavola: dopo che nei giorni scorsi si era parlato insistentemente di un suo possibile approdo allo Spezia, la situazione si è evoluta rapidamente, portando a una chiusura imminente con i biancoverdi. Lo stesso Di Marzio ha smentito l’indiscrezione rilanciata da alcuni portali su un’intesa con il club ligure, confermando invece l’esito favorevole della trattativa con l’Avellino.

Un investimento per puntare in alto

Il trasferimento in prestito con opzione (e potenziale obbligo) rappresenta un investimento intelligente: il club irpino riduce il rischio iniziale ma si assicura la possibilità di blindare l’attaccante in caso di salto di categoria. Allo stesso tempo, la Sampdoria libera una pedina che non rientrava più nei piani tecnici, alleggerendo il monte ingaggi e lasciando spazio a nuove operazioni.

Per Tutino, invece, è l’occasione per tornare al centro del progetto di una squadra che crede in lui e gli garantisce un contesto stimolante. L’Avellino lo attende, pronto a farne il nuovo volto della propria ambizione.

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