Giorgio Pellizzaro, nato a Mantova il 16 agosto 1947 e da poco scomparso, è appartenuto, da giocatore, alla cosiddetta “epoca d’oro” dei portieri italiani. Oggi il ruolo del portiere appare un po’ sottovalutato e non più curato tecnicamente come un tempo. Colpa delle difese “ballerine”, ma anche del fatto che il portiere, da quando partecipa attivamente al giro palla, sembra quasi un calciatore come gli altri.
Mentre negli anni di Zoff, Cudicini, Castellini, Albertosi, Bordon, Tancredi, tanto per citare i maggiori interpreti del ruolo di quel periodo, il portiere, con i suoi spettacolari interventi, era a tutti gli effetti l’idolo dei tifosi. Si era talmente abituati alle prodezze, che se un estremo difensore sbagliava una volta, diventava un caso clamoroso. Ma c’è da ammettere, che rispetto ad oggi, si tirava più spesso in porta. Adesso – salvo alcune eccezioni – i tiri in porta di una squadra si contano su meno delle dita di una mano.
Rispetto ad oggi, non si pretendeva di entrare in rete col pallone, ma si tirava molto spesso da fuori area e gli specialisti del gol direttamente da calcio piazzato abbondavano ed erano spesso veri fuoriclasse. Oggi, piange il cuore a vedere tiri finire in pieno contro la barriera o addirittura in curva.
In un calcio pieno di tiratori sopraffini, Giorgio Pellizzaro faceva la sua gran bella figura. E come lui, nel Catanzaro, i vari Pozzani, Bandoni, Zaninelli, Cervone e Zunico, tanto per citare i migliori che vestirono la maglia giallorossa quando Pellizzaro militava in altre squadre.
In quel calcio dove parare era difficile ma esaltante, Giorgio Pellizzaro stabilì un record: quello di essere stato il portiere meno battuto della storia del Catanzaro in Serie B. Nel campionato 1974-75, in 38 gare giocate, il portiere mantovano subì appena 18 reti, con ben 23 clean sheet, quasi equamente suddivisi: 12 in casa e 11 in trasferta. Merito di una grande difesa, ma anche di un portiere che “artigliava” con suprema agilità anche i palloni più difficili. Molti tiri che sembravano imparabili, si infrangevano sulle sue mani a mo’ di tenaglie.
Il campionato si concluse con una sconfitta nello spareggio a Terni contro il Verona, che fece svanire la promozione in Serie A. Ma Pellizzaro si rifece, contribuendo da protagonista ad altre due promozioni nella massima serie. Un grande portiere, Giorgio Pellizzaro, campione di anni irripetibili e che nessuno smetterà mai di ricordare, da queste parti.