giovedì 5 Giugno 2025

Pietro Iemmello fa 70. Il fuoriclasse catanzarese è ormai nella storia giallorossa

Qualche mese fa, dopo il meraviglioso gol a giro realizzato a Reggio Emilia, su Facebook ci si imbatte in un commento fantastico di un tifoso che definisce con l’ incisiva e impareggiabile simpatia catanzarese, le qualità tecniche e balistiche di Pietro Iemmello… “Petru ccu i pedi po’ fara puru i gnocchi” CIT Stefano Curto. Sintesi strepitosa che rende l’idea come solo l’ immediatezza del dialetto può fare. Questo è l’anno dei numeri importanti, oltre che suggestivi, e anche delle ricorrenze significative.

Pietro Iemmello sigla il suo gol n. 70 in maglia giallorossa e lo fa da par suo in un derby che passerà alla storia, stravinto in uno Stadio Nicola Ceravolo sold out e ribollente di passione. Quello che fa il RE del calcio catanzarese, più opportuno dire calabrese, non è mai banale. All’interno delle 70 perle in 122 gare totali, ci sono dei diamanti rari che sembrano realizzati con le mani e anche 20 assist meravigliosi oltre a giocate varie di livello altissimo. Sembra ieri, quando nella finestra di mercato invernale del 2022, il talento che da ragazzino fu accompagnato dagli adorati genitori a Firenze per iniziare il suo percorso nel calcio, decide di tornare nella città nativa dopo un lungo girovagare, per giocare con la sua squadra del cuore.

Abbiamo appreso dalle recenti parole del Vice Presidente Luca Leone Noto, figlio del patron Floriano, che fu lui personalmente a chiamarlo, tentando di bruciare sul tempo l’Avellino già in forte pressing per poterne acquisire le prestazioni sportive. Giocavano da ragazzi nelle rispettive compagini giovanili e il dr. Luca Noto, forte anche della preferenza verso il calciatore di mister Vivarini e della totale approvazione del papà Presidente ING. Floriano, propone con successo a Pietro di sposare la causa giallorossa. Luca Leone Noto aggiunge anche, come sin da ragazzo fosse chiaro a tutti che l’attuale capitano sarebbe stato un predestinato.

Si diceva che le sue giocate ed i suoi gol difficilmente risultano essere banali e questo già dal primo anno. Ricordiamo il magnifico gol in quel di Padova, durante la gara play off che fu scandalosa dal punto di vista arbitrale, situazione che indusse il Presidente giallorosso a protestare e giustamente in modo inequivocabile. L’anno successivo viene costruita una squadra strepitosa che stravince finalmente il campionato di Serie C e Pietro é il trascinatore assoluto con 30 gol (capocannoniere con record di tutti i tempi per la categoria), compresi quelli realizzati in Supercoppa Italiana.

Sempre determinante e con prodezze storiche, derby d’andata da lui sbloccato con il Crotone, derby di ritorno e assist delizioso a Verna per il pareggio decisivo, gol della matematica promozione in B nella bolgia festosa di Salerno contro il Gelbison. E come detto, gol decisivi anche per la conquista della Supercoppa Italiana contro Feralpi e Reggiana. Poi l’anno strepitoso di serie B con 17 centri, compresi i play off. E sempre perle storiche e significative. Dai gol che sbloccano i due derby vinti nettamente, il capolavoro con dribbling laterale e calcio di sinistro a giro sotto l’incrocio dei pali nella doppietta vincente di Cittadella, gol decisivo di testa nel finale con l’Ascoli entrando dalla panchina ed esultanza giustamente polemica nei confronti di un pubblico che mugugna in un momento non facile della squadra.

E ancora i tre assist strepitosi per Brignola a Marassi nell’impresa di regular season e poi in casa nei play off con Brescia (roba da Roberto Baggio, pardon da Zar Pietro) e Cremonese. I due gol, sempre nella sfida play off con il Brescia, che portano la squadra alla semifinale. Poi la stagione in corso, dove diventa la principale risorsa e non solo in campo, nell’ inizio molto difficile di Mister Caserta. È lui a raccordare conoscenze calcistiche già rodate, spettacolari e vincenti, con le idee e le innovazioni del nuovo mister.

Dopo un inizio in generale difficile per tutto l’ambiente e rientrando da due giornate d’ assenza, è ancora e sempre lui a siglare il pareggio di capitale importanza in quel di Bari. Da quel risultato positivo, si costruisce mattone su mattone l’attuale importantissima classifica, da play off di possibile vertice. E in questo incredibile percorso, Pietro trova il modo di realizzare una storica tripletta in casa della Samp, impreziosita da uno scavetto da sogno su calcio di rigore eseguito con una classe ed una naturalezza che solo i grandi possono concepire.

Poi i due gol decisivi con Salernitana e Cittadella, fino ad un totale di 14 centri, compreso l’ultimo nel derby di ieri e otto giornate a disposizione per fare ancora meglio. Parlavamo di numeri e anche di date significative. Il derby è stata la partita numero 30 ed il 4 a 0 inflitto al Cosenza ha sancito la vittoria numero 10, portando a 40 le segnature generali della squadra. Tutte cifre tonde e queste cose avvengono quando “San Pietro” ha da poco festeggiato il compleanno n. 33, proprio gli anni di Nostro Signore.

Senza voler sconfinare nella blasfemia, quali altri miracoli saprà compiere per i propri tifosi e per la sua città, questo fenomeno del calcio con il sangue giallorosso e una classe calcistica infinita? Rispondere sarebbe troppo semplice, affidiamoci a lui e prepariamoci ad esultare!

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