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mercoledì 27 Agosto 2025

Finché c’è Iemmello, tutto è possibile. Ma il Catanzaro è molto di più

Con 16 gol in 29 presenze è il capocannoniere della Serie B, ma il suo valore va oltre i numeri. È guida, simbolo e anima

Pietro Iemmello: Un figlio di Catanzaro con la fascia al braccio

In un calcio dove le bandiere sono rare e i legami durano poco, Pietro Iemmello rappresenta un’eccezione luminosa. Nato a Catanzaro, cresciuto col sogno di giocare al “Ceravolo”, oggi ne è capitano, leader tecnico e volto simbolo. Ma Iemmello è anche qualcosa di più: è il cuore pulsante di una squadra che, dopo due stagioni di Serie B, vuole dimostrare di poter lottare fino in fondo per un sogno chiamato playoff.

In un campionato difficile, dove ogni punto pesa, il Catanzaro ha trovato nel suo numero 9 non solo un attaccante prolifico, ma una guida dentro e fuori dal campo. E lo dimostrano i numeri, le prestazioni e la sua presenza costante anche nei momenti più complessi.

Numeri da fuoriclasse: Iemmello guida la classifica cannonieri

Dopo 32 giornate, 16 gol in 29 partite. Pietro Iemmello è attualmente il capocannoniere della Serie B, davanti a nomi di spessore come Francesco Pio Esposito e Armand Laurienté. Ma al di là delle cifre secche, c’è un dato che fa riflettere: il Catanzaro non ha mai vinto una partita in Serie B senza di lui in campo. La sua sola presenza ha un impatto tangibile sulla squadra, sul morale e sulla pericolosità offensiva.

In totale, con la maglia del Catanzaro, ha collezionato 124 presenze, 72 reti e 19 assist, diventando così il secondo miglior marcatore della storia del club, alle spalle di “O’Rey” Massimo Palanca. Questi numeri certificano non solo la sua efficacia sotto porta, ma anche la sua longevità e la sua costanza di rendimento.

Il gol al Bari: un capolavoro che racconta un’identità

La partita contro il Bari, terminata 3-3, ha offerto l’ennesimo spunto per analizzare la grandezza di Iemmello. Al minuto 44, dopo lo svantaggio firmato Lasagna, il capitano ha pescato dal cilindro un autentico capolavoroun tiro dalla distanza, potente e preciso, che si è infilato sotto l’incrocio. Nessuno si aspettava quella conclusione, ma Iemmello ha guardato la porta, ha deciso e ha colpito.

Un gesto tecnico da fuoriclasse, ma anche un segnale emotivo per tutta la squadra. In quella giocata si racchiude l’essenza del suo ruolo: colui che rompe gli equilibri, che accende la partita, che si prende la responsabilità nei momenti chiave. Un leader vero, che sa scegliere il momento giusto per lasciare il segno.

Leadership e visione da allenatore in campo

Anche nei momenti in cui tocca pochi palloni o appare defilato, Iemmello è sempre nel vivo della partita. Parla con i compagni, guida i movimenti, incoraggia e corregge, come un’estensione del tecnico Fabio Caserta. È l’equilibrio tra un’anima riflessiva e una presenza dominante.

Il suo carattere riservato si sposa perfettamente con il ruolo di guida. E in un gruppo giovane e dinamico, la sua esperienza è un punto fermo, specialmente nei momenti di maggiore pressione. La squadra lo guarda e sa di potersi fidare. Non alza mai la voce inutilmente, ma quando interviene, lo fa con la forza della credibilità.

Un attacco che vive (troppo) delle sue giocate

Se da un lato Iemmello continua a segnare con continuità, gli altri attaccanti del Catanzaro faticanoLa Mantia, Pittarello e Biasci hanno messo insieme appena 5 gol in tre. Il secondo miglior marcatore stagionale è Federico Bonini, difensore centrale, con 7 reti e 4 assist.

Questo dato evidenzia due realtà opposte: la straordinarietà del rendimento di Iemmello e la necessità di un supporto più concreto dal resto del reparto offensivo. Non è sostenibile, nel lungo periodo, dipendere in maniera così marcata da un solo giocatore, per quanto determinante. Caserta lo sa, e per questo sta lavorando per trovare soluzioni alternative.

Playoff all’orizzonte: servirà ancora il suo timbro

Con sei gare ancora da disputare, il Catanzaro è in piena corsa per i playoff e punta a consolidare il quinto posto o, perché no, scalare ulteriormente la classifica. Per riuscirci, però, servirà ancora la classe e la freddezza di Iemmello.

Le sue condizioni fisiche sono buone, e la capacità di gestirsi da professionista maturo rappresenta un’ulteriore garanzia. Iemmello sa dosarsi, sa quando colpire e sa come reggere il peso delle responsabilità. La sua presenza sarà decisiva, non solo per ciò che può offrire sul piano tecnico, ma anche per ciò che rappresenta a livello mentale per tutto il gruppo.

Quando la palla scotta e la tensione aumenta, Iemmello non si tira indietro. Al contrario, cerca il pallone, lo vuole. Ed è in quei momenti che si vedono i veri leader.

Quando il capitano è anche il tifoso numero uno

Avere un giocatore come Pietro Iemmello non è solo un privilegio tecnico, ma un legame emotivo per tutta la città di Catanzaro. Vederlo segnare, esultare e lottare con la fascia al braccio significa rivedersi in lui, in quella passione che ha radici profonde. La città ha trovato in lui il simbolo di una rinascita, di un progetto ambizioso che punta a riportare Catanzaro dove merita.

Cosa si può chiedere di più a un simbolo? È catanzarese, è il bomber, è il capitano. Ma soprattutto, è colui che oggi tiene accese le speranze di un’intera tifoseria.

Ora che il traguardo dei playoff si avvicina, sarà ancora una volta lui a guidare il volo delle Aquile. Perché finché c’è Iemmello, tutto è possibile.

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