Nel calcio ci sono immagini che raccontano più di mille parole, istanti in cui l’emozione prende il sopravvento e tutto ciò che resta è un volto segnato dalla gioia, dalla fatica e da un sogno che prende forma. Pietro Iemmello, capitano, bomber e anima di questo Catanzaro, ha regalato al Ceravolo un’altra pagina da ricordare. Dopo il fischio finale della vittoria contro il Cesena, che ha certificato l’accesso alla semifinale dei playoff di Serie B, Iemmello ha festeggiato con i compagni, con i tifosi, con la sua gente. E poi, tornando verso gli spogliatoi, si è lasciato andare alle lacrime.
Il peso di una maglia, la forza di un sogno
Non erano lacrime di dolore o di sconforto. Erano lacrime autentiche, profonde, vere. Il pianto di chi ha sentito tutto il peso e l’onore di indossare una maglia che rappresenta non solo una squadra, ma un’intera città, una storia, una passione. Iemmello è nato a Catanzaro, è cresciuto tra quelle strade che sanno di calcio e appartenenza, e oggi è diventato il profeta in patria, l’uomo che incarna il sogno collettivo di riportare il Catanzaro nel calcio che conta.
Il suo gol contro il Cesena è stato un gioiello, ma a fare la differenza è stato ciò che è seguito: la corsa, l’abbraccio, il pianto, come se in quel momento tutta la sua carriera, tra alti e bassi, si fosse concentrata in un singolo istante di catartica liberazione.
Un simbolo per una città intera
Iemmello non è solo un attaccante, è un simbolo, un riferimento per tifosi e compagni. Le sue parole in conferenza stampa, lucide e cariche d’emozione, hanno ribadito il valore di questo gruppo, la forza di una squadra che ha saputo ripartire, sacrificarsi e credere. “È un sogno, e lo sogniamo tutti insieme”, ha detto. E la città lo ha ascoltato, perché in fondo quelle lacrime erano anche le lacrime di chi ama il Catanzaro e da anni attende di vivere un momento come questo.
Ora più che mai, tutti uniti
Il viaggio non è finito. Il Catanzaro ha ancora da lottare, da sudare, da sognare. Ma con un capitano così, con una squadra così unita, tutto sembra possibile. Le lacrime di Iemmello sono il segno più bello che il calcio è ancora un fatto di cuore, di appartenenza, di passione vera. E allora, avanti così, con la testa alta e il cuore giallorosso che batte forte. Perché è nei sogni condivisi che si scrivono le pagine più belle della storia di una squadra.