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giovedì 12 Settembre 2024

Il profeta Iemmello a Eleven Sports: “Stagione incredibile. La serie B è un’emozione che faccio ancora fatica a realizzare”

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Pietro Iemmello, il Profeta in patria. Sulla scia di Totti e De Rossi a Roma, come da lui stesso riportato, il Pietro giallorosso si racconta a cuore aperto in una video intervista ad Eleven Sports, resa pubblica proprio oggi sul sito ufficiale e sui canali social e YouTube della nota piattaforma che segue la serie C. Iemmello analizza a 360 gradi la stagione che ha riportato il Catanzaro in serie B e tanti piccoli dettagli e aneddoti che hanno contraddistinto il suo percorso in giallorosso. Ecco le parole del numero 9 del Catanzaro ai microfoni di Eleven: “Quest’anno si è compiuta una stagione incredibile, infrangendo quasi tutti i record. Una grande emozione che faccio ancora fatica a realizzare. E’ partito tutto da Padova, abbiamo perso una gara che avevamo in pugno con sensazioni positive. Brutta da digerire quella gara ma è stato un punto di ripartenza. La squadra e l’ambiente si sono riconciliati dopo la sconfitta. I tifosi ci hanno applaudito e noi che siamo rimasti siamo ripartiti con entusiasmo. Volevamo fare qualcosa di importante. E sappiamo com’è andata a finire oggi. La prima grande emozione è stato il mio arrivo lo scorso anno e vestire le robe del Catanzaro. Mi venivano in mente i ricordi. Chi mi vuole bene mi ha dato grande forza, la mia famiglia era lontano ma ci siamo stati vicini reciprocamente. Mi avevano sconsigliato di venire qui, è vero. Solo Totti e De Rossi sono stati profeti in patria. Qualsiasi spillo può diventare un chiodo, conoscendo questa piazza e viene tutto amplificato. Ma è andata bene. Ho iniziato dal Catanzaro Lido e abbiamo fatto benissimo a livello regionale. Ho iniziato a fare karate nella mia vita, poi basket e successivamente calcio. Grazie alla mia famiglia che mi ha permesso di andare a Firenze e alla mia scuola calcio che mi ha forgiato. Corona? Il mio idolo come lo sono io adesso per i ragazzini di Catanzaro. Sembra che le cose si siano spostate di vent’anni. Il calcio? Mi piace guardarlo e tanti calciatori mi trasmettono emozioni. Oltre a Corona c’era Ronaldo “il Fenomeno” che mi piaceva molto. La nostra squadra parte dallo scorso anno e c’era amalgama anche se altre squadre hanno cambiato 13/14 calciatori e hanno fatto magari più fatica. Serie B? Ci sono buone basi per fare bene e serve organizzazione. I miei compagni li conoscevo già, solo Fulignati non avevo vito giocare ma si vedeva già a Perugia che era di prospettiva. Mi ha sorpreso molto, è un portiere completo. Vivarini? Una persona per bene e nel mondo del calcio è difficile trovarne perché è difficile rapportare campo e vita quotidiana. Il mister ti da tanto e ha saputo gestire bene il gruppo. Ora sta giocando chi ha giocato meno e il risultato è sempre quello. Un plauso a lui ed è, a mio avviso, un allenatore sottovalutato per il gioco che le sue squadre esprimo, e noi ne siamo la prova. Quando si vince si è sempre meglio di chi non ha vinto ma per concetti e modo di fare la partita siamo stati perfetti, occupando bene gli spazi e tanto altro. Il mister ci allena tante cose che io ho già conosciuti con mister De Zerbi. Ci vuole una squadra forte per applicare certi concetti e il Catanzaro è forte. Le emozioni di quest’anno sono state indescrivibile ed è giusto godersela fino alla fine. Siamo travolti dalla quotidianità ma dal prossimo ritiro sarà tutto diverso. A Catanzaro si parla ad oggi della squadra del 2004 quindi sarà lo stesso anche per noi tra 15 anni”.

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