Tutte le città italiane hanno le loro tipicità, le loro tradizioni, la loro cultura, origini ben precise ma molte di esse hanno accomunate da una passione che interessa parte dei loro abitanti: quella per i colori del Catanzaro.
Sono tante infatti le città dove si erge con orgoglio un vessillo giallorosso.
Bologna è una di queste e i tifosi del capoluogo emiliano che seguono le sorti della squadra di calcio hanno realizzato il loro sogno.
E’ stata inaugurata infatti in questi giorni la sede del loro club comunque già attivo e operativo da diversi mesi come confermano le tante presenze nelle varie trasferte dove si è recata la squadra giallorossa, specie al Nord.
Bologna evoca ricordi calcistici non troppo piacevoli se si fa un passo indietro di 36 anni. Era infatti il 1988 quando Palanca e compagni vennero defraudati di una vittoria. Quel pareggio – 2-2 per la cronaca – costò, almeno in parte, la promozione in A.
E’ proprio ad O’Rey i tifosi bolognesi d’adozione ma con sangue e cuore giallorosso hanno voluto dedicare il loro club.
L’inaugurazione ha visto il tradizionale taglio del nastro da pate del loro beniamino in via del Giglio, 7. E’ questo l’indirizzo della città emiliana dove si ritroveranno vecchi e nuovi tesserati per discutere ed alimentare sempre più la passione per i giallorossi di Calabria.
“Massimè” ha naturalmente ricevuto la tessera nr 1 e ha inaugurato il club alla presenza di molti tifosi accorsi per l‘occasione con sciarpe e bandiere intonando cori festosi inneggianti la squadra giallorossa.
A far compagnia a Palanca erano presenti alcune vecchie glorie: Banelli, Improta, Lorenzo e Imborgia mentre in collegamento video sono intervenuti Soda e Borghi.
A margine dell’evento O’rey ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
“Dobbiamo sempre incitare e stare vicino a chi va in campo con i colori giallorossi. I giocatori passano, il Catanzaro resta e dobbiamo fare di tutto per mantenere la categoria che è un bene fondamentale: un modo anche per tenere uniti i calabresi che vivono al nord alla loro squadra del cuore”.