Filippo Inzaghi alza il livello di attenzione alla vigilia della trasferta calabrese. Il tecnico rosanero ha presentato la delicata sfida contro il Catanzaro, in programma domani, sabato 25 ottobre alle 19:30 al “Nicola Ceravolo”, con parole che suonano come un chiaro monito per i suoi. Dichiarazioni riportate da Sporticily.it che lasciano trasparire il massimo rispetto per un avversario in difficoltà di classifica ma ricco di qualità individuali. I siciliani, secondi a quota 16 punti e ancora imbattuti, affrontano un crocevia importante nel loro cammino di rincorsa al Modena capolista.
Il rispetto per Aquilani e la qualità calabrese
“Sarà la solita partita dura in Serie B. Scordiamoci un Catanzaro che ha problemi, è una squadra come quella dell’anno scorso con un bravissimo allenatore”, ha dichiarato Inzaghi attraverso i microfoni dei media ufficiali del club. Il riferimento ad Alberto Aquilani non è casuale: l’ex compagno di squadra guida un gruppo che, seppur fermo a 6 punti e senza vittorie dopo otto giornate, dispone di elementi di assoluto spessore per la categoria. Il tecnico del Palermo ha infatti citato esplicitamente i pericoli maggiori della rosa giallorossa: “Hanno Iemmello, Pigliacelli, Petriccione, Brighenti, Antonini. Tanti giocatori della scorsa stagione. Vuol dire che in un attimo puoi ritrovare quelle certezze che in questo momento hai perso”.
L’analisi di Inzaghi fotografa una situazione paradossale: un Catanzaro che sulla carta mantiene gli stessi interpreti che lo portarono ai playoff nella scorsa stagione, ma che finora ha raccolto appena sei pareggi e due sconfitte. Per il tecnico rosanero si tratta della “partita più complicata che potessimo trovare”, proprio perché l’avversario ha i mezzi tecnici per invertire la rotta in qualsiasi momento. Un ragionamento che trova riscontro nei numeri: i giallorossi di Aquilani hanno subito solo 9 reti in otto gare, dimostrandosi solidi difensivamente nonostante le difficoltà realizzative con appena 7 gol all’attivo.
Il Palermo tra presente solido e futuro denso
La trasferta calabrese rappresenta per il Palermo l’inizio di un autentico tour de force: tre partite in otto giorni che metteranno alla prova la profondità della rosa costruita dal City Group. Dopo il Catanzaro, i rosanero dovranno affrontare il Monza martedì e successivamente un terzo impegno ravvicinato, un calendario serrato che Inzaghi ha già messo in preventivo. “Cambierò come ho sempre fatto, il bello di questa squadra è che su 20 giocatori hanno giocato tutti. Avranno modo di dimostrarmi il loro valore”, ha spiegato il tecnico, sottolineando la rotazione necessaria per gestire le energie.
Il percorso del Palermo fino a questo momento è stato caratterizzato da solidità e continuità: quattro vittorie e quattro pareggi, nessuna sconfitta, con un rendimento esterno di tutto rispetto fatto di due successi e un pareggio. I 10 gol realizzati e appena 4 subiti testimoniano l’equilibrio trovato da Inzaghi, che tuttavia mantiene i piedi per terra: “Noi dobbiamo andare avanti con il nostro percorso, che è già iniziato e sarà tortuoso e difficile. La squadra sta rispondendo bene, sta facendo ottime partite, ha la giusta mentalità”. Un approccio prudente ma determinato, consapevole che in Serie B “spadroneggiare è complicato”, come dimostra il distacco di soli due punti dal Modena capolista.
La mentalità vincente e l’assenza dei tifosi
Inzaghi ha individuato nel controllo del proprio destino il dato più significativo di questo avvio: “La classifica ci permette di dipendere da noi senza guardare i risultati degli altri. Questo è un obiettivo importante raggiunto dopo 8 giornate e dobbiamo mantenerlo”. Una filosofia che il tecnico rosanero ha già collaudato nella scorsa stagione sulla panchina del Pisa, quando tenne la scia del Sassuolo per gran parte del torneo prima di stabilizzarsi al secondo posto. L’esperienza maturata in cadetteria rappresenta un valore aggiunto per un Palermo costruito per vincere, con il monte ingaggi tra i più alti della categoria insieme a Monza e Venezia.
Un rammarico ha però accompagnato le parole del tecnico: l’assenza del sostegno dei tifosi siciliani al Ceravolo. “Ci dispiace non avere i nostri tifosi dalla Sicilia, sappiamo quel che ci può dare il nostro pubblico”, ha dichiarato Inzaghi, facendo riferimento al divieto di trasferta imposto dal Prefetto di Catanzaro. Una decisione che ha suscitato rammarico anche dalle istituzioni locali, privando la partita di una delle sue componenti più affascinanti. Nonostante questo, il Palermo si presenterà al Ceravolo con la consapevolezza di poter fare affidamento su una rosa profonda e su un allenatore che conosce perfettamente i meccanismi della Serie B.
Il match tra Catanzaro e Palermo si preannuncia come uno snodo cruciale per entrambe le squadre: da una parte i calabresi alla ricerca disperata della prima vittoria stagionale per rilanciare ambizioni e morale, dall’altra i siciliani determinati a mantenere l’imbattibilità e a non perdere ulteriore terreno dal Modena capolista. Le parole di Inzaghi hanno il sapore di un avvertimento preventivo ai suoi: sottovalutare questo Catanzaro sarebbe un errore imperdonabile, perché la qualità della rosa giallorossa può emergere proprio quando meno te lo aspetti. Sabato sera, sotto i riflettori del Ceravolo, si capirà se il Palermo saprà gestire la pressione di una trasferta insidiosa in un momento delicato della stagione.
