Pippo Inzaghi non dimentica. La sconfitta per 1-0 rimediata al Ceravolo contro il Catanzaro è ancora un ricordo vivido nella mente del tecnico del Palermo, che alla vigilia della sfida casalinga contro il Monza è voluto tornare sull’episodio con lucidità e determinazione. Il ko calabrese, arrivato il 25 ottobre e firmato dal gol di Cisse al 45’+2′, ha rappresentato la prima battuta d’arresto stagionale per i rosanero, fino a quel momento unica squadra imbattuta della Serie B insieme al Modena. Ma per Inzaghi, quella serata amara è diventata il punto di partenza per rilanciare le ambizioni della sua squadra, trasformando la delusione in stimolo costruttivo.

In conferenza stampa, il mister non ha cercato alibi. “Ho detto alla squadra che se nelle prossime nove ne perdiamo una, il nostro sogno si avvicina”, ha dichiarato con il pragmatismo che lo contraddistingue, sottolineando come l’unico vero errore sia stato concentrato nei primi quarantacinque minuti al Ceravolo. Una lettura razionale di una gara che ha visto il Palermo soffrire l’organizzazione tattica di Alberto Aquilani, capace di limitare gli spazi e colpire nel momento giusto con un Catanzaro finalmente vincente dopo otto giornate senza successi. “Finora non abbiamo mai sbagliato un allenamento e abbiamo sbagliato solo il primo tempo di Catanzaro, quindi sono soddisfatto”, ha aggiunto Inzaghi, evidenziando la solidità del percorso costruito fino a quel momento.
L’aspetto mentale sotto accusa
La chiave di lettura della sconfitta, secondo il tecnico rosanero, risiede nell’aspetto psicologico. “A Catanzaro ha influito l’aspetto mentale, poi nella ripresa abbiamo giocato a una porta sola”, ha detto Inzaghi, riconoscendo come la squadra non sia riuscita a interpretare con la giusta intensità la prima frazione di gioco. Al Ceravolo, infatti, il Palermo si è trovato di fronte a un avversario che ha difeso con ordine e compattezza, sfruttando le ripartenze e mettendo in difficoltà la difesa siciliana con la velocità di Cisse e la leadership di Pietro Iemmello. La rete subita allo scadere del primo tempo ha tagliato le gambe ai rosanero, che nella ripresa hanno assediato l’area giallorossa senza però trovare il varco giusto per pareggiare.

Nonostante la battuta d’arresto, Inzaghi ha voluto sottolineare la qualità del percorso compiuto: “La squadra può andare in giro a testa alta per quanto mostrato finora e per la classifica ottenuta”. Con sedici punti conquistati nelle prime otto giornate, frutto di quattro vittorie e quattro pareggi, il Palermo si era presentato al Ceravolo da seconda forza del campionato, confermandosi tra le candidate alla promozione. La sconfitta, dunque, non ha scalfito le ambizioni, ma ha evidenziato la necessità di mantenere alta la concentrazione in ogni momento della partita, soprattutto contro avversari apparentemente più abbordabili ma capaci di grande organizzazione tattica.
Serenità ritrovata e voglia di riscatto
Il gruppo, secondo Inzaghi, ha metabolizzato rapidamente la sconfitta. “Sapevo che sarebbe arrivata la prima sconfitta, i giocatori hanno capito che abbiamo sbagliato il primo tempo e ora non deve più capitare, ma li ho visto sereni e ho l’imbarazzo della scelta”, ha dichiarato il tecnico alla vigilia della sfida contro il Monza. Una serenità che deriva dalla consapevolezza di aver costruito qualcosa di solido, nonostante l’inciampo calabrese. La lezione di Catanzaro, infatti, diventa un punto di ripartenza fondamentale per continuare a crescere e per affrontare con la giusta mentalità un calendario che si fa sempre più impegnativo.
La sfida contro il Monza, squadra retrocessa dalla Serie A e considerata da Inzaghi “di categoria superiore” , rappresenta l’occasione per dimostrare che il ko al Ceravolo è stato solo un incidente di percorso. “Stiamo costruendo il futuro gara dopo gara e non sempre si può essere perfetti”, ha aggiunto il mister, invitando la squadra a mantenere equilibrio e concentrazione. La risposta dei giocatori, secondo quanto emerso dalla conferenza stampa, è stata positiva: il gruppo ha lavorato con intensità e determinazione, consapevole che per ambire alla Serie A servirà continuità e capacità di reagire alle difficoltà.
Il Catanzaro e la lezione di umiltà
Per il Catanzaro, quella vittoria contro il Palermo ha rappresentato una svolta fondamentale. Dopo otto giornate senza successi e con la panchina di Aquilani che iniziava a scricchiolare, i giallorossi hanno trovato il guizzo giusto grazie a una prestazione di cuore, carattere e organizzazione tattica. Il gol di Cisse, arrivato su un’azione insistita con l’assist di Iemmello, ha permesso alla squadra calabrese di sbloccarsi mentalmente e di ripartire con rinnovata fiducia. “Era una partita sentita e difficile, abbiamo affrontato una squadra molto forte”, ha commentato Aquilani nel post-gara, sottolineando la qualità dell’avversario e la bontà della prestazione dei suoi.
Per il Palermo di Inzaghi, la sconfitta al Ceravolo ha dunque rappresentato una lezione di umiltà. Affrontare un avversario in difficoltà di classifica ma ricco di motivazioni e di qualità individuali come Iemmello e Cisse richiede la massima attenzione e la capacità di non sottovalutare nessuno. Una lezione che il tecnico rosanero ha voluto trasmettere ai suoi giocatori, consapevole che la Serie B è un campionato lungo e imprevedibile, dove ogni partita nasconde insidie e dove la continuità mentale fa la differenza.
Verso il Monza con nuova consapevolezza
Ora l’attenzione è tutta rivolta al Monza. Inzaghi ha le idee chiare: serve una reazione immediata, ma senza stravolgimenti o rivoluzioni. “Non stravolgerò la formazione”, ha anticipato il tecnico, confermando fiducia al gruppo che ha costruito il percorso positivo delle prime otto giornate. La sfida contro i brianzoli, reduci dalla retrocessione dalla Serie A e attrezzati per tornare immediatamente nella massima serie, rappresenta un test probante per misurare le reali ambizioni del Palermo. Ma Inzaghi sa che la sua squadra ha le qualità per competere con chiunque, a patto di mantenere l’intensità e la concentrazione per tutti i novanta minuti, senza ripetere gli errori commessi al Ceravolo.
La sconfitta contro il Catanzaro, dunque, non è stata dimenticata. Ma Inzaghi l’ha trasformata in carburante prezioso per alimentare la voglia di riscatto e per costruire una mentalità vincente. Il cammino verso la Serie A è ancora lungo, ma il tecnico rosanero sa che ogni battuta d’arresto può diventare un’opportunità di crescita, se vissuta con la giusta consapevolezza e con la determinazione di chi non vuole più sbagliare. Il Monza attende, e il Palermo è pronto a rispondere presente.
