Promo desktop
Dolci Emozioni
venerdì 19 Dicembre 2025

Germania troppo forte: Rispoli e Liberali dal 1’, Italia U20 ko

Il vento del Baden-Württemberg taglia la sera e lo Stadion an der Kreuzeiche diventa un esame a cielo aperto. L’Italia U20 di Carmine Nunziata si presenta con undici volti diversi rispetto a Inghilterra–Italia 1-2, scelti per ruotare e capire, non per accontentarsi. Dentro dal primo minuto due giocatori che a Catanzaro conosciamo bene: Mattia Liberali e Fabio Rispoli. Il cartello, però, è di quelli che non ammettono interpretazioni: Germania-Italia 4-0, doppietta di Ouedraogo e firma di Brunner più il rigore trasformato da Ibrahimović. Uno scarto largo, che pesa. Ma dentro c’è già un pezzo di stagione giallorossa.

Un test “vero” prima del Mondiale: la Germania accelera, l’Italia incassa

La partita gira presto. Al 15’ la Germania rompe l’equilibrio con Ouedraogo, talento del Lipsia già affacciato alla Bundesliga. Gli Azzurrini provano a tenere la linea alta, ma i padroni di casa hanno gamba e continuità: al 34’ arriva il raddoppio di Brunner, poi allo scadere del primo tempo l’arbitro Nouhoum fischia un rigore che Ibrahimović – oggi all’Heidenheim e passato in Italia tra Frosinone e Lazio – trasforma con freddezza. Nella ripresa l’Italia esce con un filo d’orgoglio, prova a cucire più che a forzare, ma è ancora Ouedraogo a chiudere il conto.

Nunziata, che a Reutlingen ha ribaltato l’undici di partenza rispetto a Chesterfield, lo dice senza giri: gli avversari “sono stati più forti” e il gruppo ha “capito di trovarsi meglio a cinque dietro”. Sono parole che non cercano alibi; sono coordinate per l’ultima curva prima del grande appuntamento.

Liberali e Rispoli, novanta minuti che contano (anche per Catanzaro)

Dentro la sconfitta c’è la sostanza che interessa alle Aquileminutaggio pieno – prezioso, internazionale – per due ragazzi che Aquilani sta plasmando con pazienza. Liberali, maglia 18, parte alto, cerca gli half-spaces, spende corse e ricezioni tra le linee in una serata in cui i palloni “buoni” arrivano col contagocce. Rispoli23 sulla schiena, si prende responsabilità da mezzala/centrocampista totale, prova a dare ritmo in un contesto complicato, con pochi riferimenti stabili e tanta pressione tedesca sulla prima costruzione. Non è la gara che si incornicia, ma è la gara che fa crescere.

Per il Catanzaro è un messaggio doppio. Da un lato, la conferma che Rispoli e Liberali hanno già una dimensione da Nazionale: continuità, fiducia dello staff, pelle dura. Dall’altro, il promemoria che la timeline del Mondiale U20 – Cile, 27 settembre – 19 ottobre – incombe: se i due saranno convocati, potrebbero saltare alcune giornate di B in quella finestra. È un “se” da trattare con rispetto e prudenza, ma è anche il motivo per cui in settimana lo staff giallorosso lavora su ridondanze e soluzioni interne, perché il campionato non aspetta.

Ultimo chilometro prima del Cile: cosa resta (e cosa serve) agli Azzurrini

Contro l’Inghilterra era arrivato un 2-1 che profumava di personalità; contro la Germania si è vista la differenza quando i ritmi si alzano e gli errori pesano. È il bello – e il brutto – di un’amichevole vera, l’ultima prima dell’elenco finale per il Mondiale. L’Italia volerà in Cile con nel taccuino tre appuntamenti a Valparaíso28 settembre l’esordio con l’Australia (ore 23:00 italiane), 1° ottobre la sfida alla Cuba che non ti aspetti (sempre 23:00), poi la notte tra 3 e 4 ottobre (02:00) l’incrocio con l’Argentina. Un girone che non permette distrazioni, ma concede misure diverse per crescere: fisicità australiana, organizzazione cubana, talento albiceleste.

In mezzo c’è la scrematura che Nunziata ha preparato proprio con la doppia rotazione tra Inghilterra e Germania. La ricetta è chiara: capire chi regge i 90’ ad alta intensità, chi sa spostare l’inerzia, chi accetta il “cinque dietro” quando serve e chi, al contrario, va liberato nei trenta metri finali. Dentro questa lavagna tattica, Rispoli e Liberali hanno messo minuti, coraggio, qualche sbavatura e un patrimonio di letture che in Serie B torna subito utile.

Sguardo giallorosso: gestione, equilibrio, opportunità

Che cosa cambia a Catanzaro? Intanto, la consapevolezza. Avere due ragazzi stabilmente nel giro azzurro è un valore tecnico e un segnale reputazionale per tutto l’ambiente. Significa che il lavoro quotidiano – quello silenzioso, di campo e di palestra – viene riconosciuto anche fuori dal Ceravolo. E significa pure che, qualora arrivassero le convocazioni per il CileAquilani dovrà dosare energie e scelte: più spazio ai senior quando serve solidità, fiducia a chi ha spinto bene in allenamento per tenere alta la competizione interna. La risposta che il gruppo ha dato nelle prime uscite con Südtirol e Spezia è la bussola: identità, ordine, poche concessioni.

Per Rispoli e Liberali, invece, il Mondiale sarebbe molto più di un torneo: vetrina, crescita, responsabilità. Tornare con quella esperienza nelle gambe e nella testa può spostare una stagione, la loro e – riflesso – quella del Catanzaro. Perché certe partite, quando le hai masticate a diciannove anni contro le scuole calcistiche più dure, te le porti dietro ogni volta che nel secondo tempo la B si accende e non c’è spazio per respirare.


Non tutte le sere raccontano la versione migliore di te. I quattro gol tedeschi resteranno lì, senza attenuanti. Ma il calcio dei ragazzi si misura anche in questi passaggi a vuoto che insegnano più di tante vittorie settembrine. Liberali con la 18Rispoli con la 23: due maglie azzurre che parlano già giallorosso. Ora si torna a casa, si riabbraccia il Ceravolo, si lavora forte. E se la chiamata per il Cile arriverà, sarà perché – dentro una sera storta – qualcuno ha visto il carattere giusto. Quello che a Catanzaro riconosciamo al primo sguardo.

Articoli correlati

Ultimi articoli