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lunedì 18 Agosto 2025

Juve Stabia-Catanzaro: Ristabilire le posizioni di classifica più consone ai valori in campo e consolidare i play off. Analisi di Lello Talarico

Il Catanzaro, dopo un inizio di stagione difficile e la ricerca di una VERA quadratura del cerchio, era arrivato attraverso un percorso di continua crescita, ad occupare addirittura la posizione di quarta forza del campionato. Era accaduto con la prestigiosa vittoria di La Spezia, dove la squadra impose la sua forza all’attenzione generale, suggellando un cammino autorevole che era iniziato con la trasferta di Bari.

Il gol del pareggio realizzato contro i galletti dall’immenso capitano Pietro Iemmello, vero protagonista della rinascita giallorossa in questa stagione, diede il la’ a tutti i risultati positivi dopo conseguiti.

La Juve Stabia, vera rivelazione di questo campionato, è sempre stata in zona play off ed era finita stabilmente dietro al Catanzaro, grazie alle grandi performance di quest’ultima nei mesi di Dicembre, Gennaio e Febbraio. Ricordiamo che i giallorossi fino alla pesante sconfitta di Cremona, avevano perso solo tre volte: a Cesena giustamente e poi immeritatamente in casa con la bestia nera Cremonese e con lo Spezia. Tra Marzo ed Aprile sono arrivate la suddetta e nettissima sconfitta di Cremona, seguita da quelle più recenti di Modena e l’ultima al Ceravolo con il Palermo. Siamo a sei sconfitte in tutto, tre fuori casa e tre interne.

Il rallentamento di risultati avvenuto tra Marzo ed Aprile ha determinato la perdita di due posizioni in classifica a favore proprio degli stabiesi e del Palermo, neo vincitore dello scontro diretto del Ceravolo. Questo grazie al conseguente peggioramento della DR, proprio a favore dei siciliani, sia negli scontri diretti che nel computo generale. I motivi sono stati ampiamente trattati e ci limitiamo a ribadire che i tanti infortuni di calciatori importanti, non hanno consentito a Mister Caserta di operare un turnover che consentisse alla vecchia guardia di rifiatare. Ora lasciandoci alle spalle questi dati di fatto ed alcune recriminazioni più che legittime su direzioni arbitrali avverse e/o valutazioni o non interventi del Var, la classifica dice questo: Juve Stabia 50 punti e DR a zero; Catanzaro 48 punti e DR a più sei.

Richiamando il titolo, bisogna immediatamente riportare i valori espressi dalla DR, ad una esatta dimensione anche del punteggio e della posizione in classifica. Il rispetto per le VESPE è d’obbligo, visto il grande torneo fin qui disputato, ma è prioritario riportare il rapporto di forza tra le due squadre alla giusta dimensione. Il Catanzaro lo scorso campionato arrivò quinto e fu la prima, tra le squadre meno attrezzate, dietro alle promosse Parma, Como, Venezia e alla Cremonese. Quest’anno i valori sembrerebbero indicare che dovrebbe arrivare sesto dietro a Sassuolo, Pisa, Spezia, Cremonese e Palermo. Per fare questo bisogna espugnare il Romeo Menti, di sicuro non si può perdere.

Si affronta un avversario privo di tre calciatori importantissimi nel 3 4 2 1 o 3 4 1 2 di mister Pagliuca: il difensore ed esterno mancino Rocchetti, il centrocampista centrale e sempre mancino Burgio, il prolifico attaccante Adorante. Il Catanzaro, privo causa squalifica dello stoico leader difensivo Brighenti, recupera Antonini al centro della difesa e Situm sulla corsia esterna destra. Rimangono ai box l’esterno d’attacco D’Alessandro e il giovane centrocampista Pagano. Tutti gli altri convocati e più o meno disponibili a dare il loro contributo anche dalla panchina. L’avversario gioca in maniera aggressiva, andando uomo su uomo in tutto il campo, una sorta di Atalanta gasperiniana in salsa Pagliuca.

Vista la pesante defezione di Adorante, davanti ad un centrocampo a quattro dovrebbero giostrare le due mezze punte Maisto e Piscopo, a supporto del centravanti Candellone. Davanti al gigante Thiam, la collaudata difesa a tre. Quindi un’assenza per reparto e tutte molto significative: Rocchetti come braccetto sinistro in difesa, Burgio come centrale a metà campo e Adorante in attacco.

Nonostante questo notevole svantaggio, la Juve Stabia può contare su un collettivo che gioca a memoria e sulla spinta di un pubblico che sarà, come sempre in casa, il dodicesimo uomo in campo. Il Catanzaro, dal canto suo, dovrebbe proporre il 3 5 2 che tanto equilibrio ha dato in gran parte del campionato. Andiamo ad ipotizzare l’undici che scenderà in campo: Pigliacelli tra i pali; Scognamillo, Antonini e Bonini nella linea a tre; le TRE P a centrocampo, con Cassandro a destra e Quagliata a sinistra ad agire da quinti; in attacco Iemmello con uno tra Pittarello e Biasci.

Ci potrebbe essere una lontana chance per Situm, ma essendo in rientro da un infortunio, pensiamo che il prescelto possa ancora essere Cassandro. Il ballottaggio tra Pittarello e Biasci verte sulle seguenti valutazioni: ridare fiducia all’attaccante toscano andato in gol contro il Palermo, o ripuntare sul rientrante Pittarello che la squalifica aveva fermato dopo il bellissimo gol di Carrara. Ecco il principale dilemma di Mister Caserta, di ritorno nella “sua” Castellammare a perorare la causa giallorossa nello scontro più importante e decisivo di fine stagione.

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