La Juve Stabia continua a stupire. Dopo una stagione regolare sorprendente, chiusa in quinta posizione, la formazione campana guidata da Guido Pagliuca ha conquistato il pass per la semifinale dei playoff di Serie B superando per 1-0 un deludente Palermo. Al “Romeo Menti”, davanti a un pubblico caloroso, è bastata una zampata di Andrea Adorante per fare la differenza e condannare i rosanero a una precoce e amara eliminazione.
Juve Stabia-Palermo: Primo tempo equilibrato, palo e brividi
La sfida si apre su ritmi alti, con entrambe le squadre che scelgono il 3-4-2-1 e si affrontano a viso aperto. Il primo squillo è della Juve Stabia con Peda, ma la sua conclusione non trova lo specchio. Il Palermo risponde al 12′ con un episodio da moviola: Di Francesco cade in area nel contatto con Floriani Mussolini, ma l’arbitro Di Bello, supportato dal VAR, lascia proseguire.
Al 29′ arriva la più grande occasione del primo tempo: Floriani Mussolini sfonda sulla destra e colpisce un clamoroso palo, facendo tremare la difesa ospite. Il Palermo reagisce, ci prova con Brunori e Pohjanpalo, ma è ancora la Juve Stabia a rendersi pericolosa con Piscopo e Candellone, quest’ultimo a un passo dal gol su porta sguarnita. Il primo tempo si chiude sullo 0-0, ma le Vespe danno la netta impressione di essere più vive e presenti.
L’errore di Baniya, la zampata di Adorante
Il secondo tempo si apre con la Juve Stabia determinata, aggressiva, pronta a colpire. Il Palermo prova a salire di tono, si accende Brunori, ma la difesa stabiese tiene. Al 62′, nel momento migliore dei rosanero, arriva l’episodio decisivo: grave errore in impostazione di Baniya, Adorante è lesto a intercettare, penetrare in area e battere Audero con freddezza. Un gol pesante, che fa esplodere il Menti e spinge mentalmente ancora più giù un Palermo già in difficoltà.
Pagliuca richiama i suoi a compattezza, rinfresca le linee con cambi mirati e la squadra risponde con ordine e determinazione. Il Palermo tenta qualche timida reazione con Pohjanpalo e Ranocchia, ma senza la lucidità necessaria. L’occasione più nitida arriva al 96′, quando Ceccaroni svetta di testa su punizione di Ranocchia ma trova un Thiam reattivo e preciso. È l’ultimo sussulto: il triplice fischio condanna i rosanero, mentre la Juve Stabia vola in semifinale.
Applausi alle Vespe, rosanero a pezzi
Il successo della Juve Stabia è la vittoria di un progetto coraggioso, di una squadra che ha saputo esaltarsi con intensità, spirito di gruppo e brillantezza atletica. L’uomo copertina è Adorante, ma il merito è da dividere con un collettivo compatto e affamato, costruito con intelligenza da Pagliuca. Da segnalare anche la prestazione sontuosa di Thiam, autore di almeno due interventi decisivi.
Dall’altra parte, il Palermo chiude con amarezza una stagione iniziata con ben altre ambizioni. Dopo i cambi in panchina e le rivoluzioni societarie, la squadra si è spenta proprio nel momento clou. Gli attaccanti non incidono, il centrocampo fatica a costruire, e la difesa cede nel momento di maggiore pressione. La delusione è palpabile tra i tifosi rosanero, che ancora una volta devono rimandare il sogno Serie A.
Ora la Cremonese, senza paura
La Juve Stabia ora guarda avanti, consapevole della propria forza e con nulla da perdere. In semifinale troverà la Cremonese, una delle corazzate del torneo, ma con la convinzione e l’entusiasmo che Pagliuca ha saputo instillare in un gruppo che non smette di stupire. Le Vespe sono vive, corrono, lottano, segnano. E sognano, con merito.
Dopo aver eliminato il Palermo, nulla sembra più impossibile. La Juve Stabia non è più una sorpresa. È una realtà che vuole scrivere la propria storia.