La notizia della scomparsa di Salvatore “Uccello” Iaccino, storico ultrà del Cosenza, ha scosso profondamente la comunità sportiva. Una figura simbolica del tifo rossoblù, ricordato per il suo entusiasmo e per il coro a lui dedicato, “Uccello vola”, che ha risuonato per anni sugli spalti.
La sua morte ha lasciato un vuoto tra amici, familiari e tifosi di tutta Italia, con un’ondata di cordoglio che ha superato i confini della città bruzia. Tra i gesti di vicinanza più toccanti, quello della Curva Massimo Capraro di Catanzaro, che ha voluto dimostrare come lo sport possa unire anche nelle circostanze più tragiche.
Un gesto di grande umanità
Gli ultras giallorossi della Curva Massimo Capraro hanno raccolto fondi per contribuire alle spese funerarie della famiglia di Salvatore Iaccino. Un gesto significativo, che va oltre le rivalità calcistiche e sottolinea l’importanza della solidarietà tra tifoserie quando la vita presenta momenti drammatici. L’annuncio del bonifico è stato dato da Sergio Crocco, noto personaggio del panorama calcistico calabrese, che ha espresso pubblicamente la sua commozione per il gesto degli ultras catanzaresi.
La famiglia ringrazia gli ultras giallorossi
Il gesto non è passato inosservato, ed è stato accolto con grande gratitudine dai familiari di Iaccino. Antonio Fringuello, parente del defunto, ha ringraziato pubblicamente gli ultras del Catanzaro per il loro contributo, sottolineando quanto il gesto sia stato di conforto in un momento così doloroso:
“In un momento così triste per la tragica scomparsa di mio fratello, devo solo congratularmi con la Curva Capraro. Il gesto che avete fatto vi farà solo onore e sarà apprezzato nel mondo del calcio. Onore a voi e grazie infinite per ciò. Oltre ogni rivalità, la morte non conosce nemici. Vivere ultrà per vivere.”
Il sostegno della Curva Massimo Capraro non si è fermato alla donazione. Gli ultras hanno deciso di rendere omaggio a Iaccino anche con uno striscione che verrà esposto durante i funerali e con la deposizione di una corona in sua memoria. Inoltre, la raccolta fondi è stata condivisa con altri gruppi della tifoseria, dimostrando una compattezza che va oltre il semplice tifo.
Oltre la rivalità, la cultura del rispetto
Nel mondo del calcio, le rivalità tra tifoserie sono una parte integrante dello spettacolo, ma ci sono momenti in cui queste barriere devono essere abbattute per lasciare spazio all’umanità. La morte di un tifoso come Salvatore “Uccello” Iaccino ha dimostrato ancora una volta come il calcio possa essere veicolo di rispetto e unità, unendo comunità che durante il campionato si sfidano sugli spalti ma che, davanti al dolore, sanno essere solidali.
Anche il Cosenza Calcio nei giorni scorsi ha voluto ricordare Salvatore Iaccino con un post sui propri canali social, riconoscendo il suo contributo alla passione sportiva che ha caratterizzato per anni il tifo rossoblù. Il club ha voluto sottolineare quanto il suo entusiasmo e la sua dedizione alla squadra siano stati un esempio per tanti tifosi e che il suo ricordo rimarrà impresso nelle memorie di chi ha vissuto il calcio sugli spalti accanto a lui.
Un calcio che sa unire
Il gesto degli ultras del Catanzaro rappresenta un esempio di come lo sport possa essere un collante sociale e un mezzo per diffondere valori di solidarietà e rispetto. La speranza è che episodi come questo possano servire a rafforzare il concetto che, al di là della competizione, il calcio è prima di tutto una passione comune, capace di generare momenti di autentica fratellanza anche tra le curve più accese d’Italia.
Con questo gesto, la Curva Massimo Capraro ha dimostrato che il rispetto e la solidarietà devono sempre prevalere sulla rivalità. Un messaggio importante, che oggi più che mai risuona con forza nel mondo del calcio e tra tutte le tifoserie.