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venerdì 18 Ottobre 2024

La sconfitta col Catanzaro non è fatale per Pirlo. Ultima chance ad Ascoli: “Non abbiamo alibi”

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La Sampdoria di Pirlo ha perso quattro partite su quattro nelle proprie mura casalinghe, ultima di queste ieri con il Catanzaro. La sconfitta con i giallorossi non è però fatale per l’ex Juventus, che avrà l’ultimissima chance domenica sul campo dell’Ascoli. I blucerchiati al momento si trovano penultimi con soli 3 punti raccolti nelle prime 8 giornate.

Queste le dichiarazioni del tecnico dopo il match di ieri: “È difficile commentare queste sconfitte. Nel calcio vince chi fa gol. – riporta picenotime.it Quando vai in vantaggio, devi fare di tutto per non subire. Non abbiamo alibi: stiamo ancora più concentrati ed usciamo insieme da questo periodo”. “E’ un momento così. Eravamo passati in vantaggio, poi abbiamo preso subito un gol su un cross e siamo andati subito in difficoltà, però avevamo reagito bene nel secondo tempo e avevamo creato delle occasioni. Purtroppo se non fai gol non puoi vincere le partite. E’ un momento triste, in cui manchiamo di lucidità e purtroppo si vede in campo. Noi abbiamo parlato tanto anche durante la settimana ed è uscita anche tra di noi questa mancanza di cattiveria, ma bisogna averla dentro, non te la regala nessuno e non la puoi comprare da qualche parte. E’ una cosa che devi tirare fuori perché giocare nella Samp ti porta ad avere un certo tipo di atteggiamento, soprattutto quando giochi in questo stadio: in questo momento ce l’abbiamo e non riusciamo a tirarlo fuori e dobbiamo lavorare soprattutto su questo perché si vede in campo la tensione che hanno quando ricevono la palla per la paura di sbagliare. Questa è una cosa che danneggia la squadra, quindi dobbiamo uscire velocemente da questa paura. Abbiamo preso dei gol veramente stupidi: il primo su mezzo cross, non siamo andati a impattare la palla, il secondo che non abbiamo marcato in area. E’ una cosa su cui lavoriamo dal primo giorno di andare in area sull’uomo perché la palla da sola non entra, quindi bisogna marcare l’avversario. Sono disattenzioni e, al primo errore, in questo momento, succede questo. Bisogna stare concentrati al massimo perché quello che stanno facendo non è abbastanza e dobbiamo lavorare su questo. Stiamo cercando di lavorare, poi quando non si vince, l’allenatore è sempre in discussioneCercherò di dare il massimo per uscire da questa situazione, poi se si faranno altre scelte, faremo altro. Pedrola? Sul fallo ha sentito tirare dietro e lo abbiamo dovuto cambiare. Nessuno di noi si aspettava di essere in questa situazione a questo punto, però ci siamo e dobbiamo tirarci fuori, non è che ci aiuta nessuno. Dobbiamo tirarci fuori da soli, con le prestazioni, cercando di fare del nostro meglio. Sapevamo che sarebbe stato un campionato difficile, però ci siamo anche complicati la vita da soli. I singoli possono fare tutto quello che vogliono, ma se non si aiuta la squadra, i risultati non arrivano. Se andiamo a vedere i dati, siamo sempre la squadra che corre di più e quindi è solo una questione mentale: quando senti la pressione di dover vincere per forza le partite poi si trasforma in stanchezza e le gambe iniziano a pesare. La squadra corre, recupera più palle degli altri e non siamo preoccupati per questo. Oggi abbiamo cercato di avere un po’ più di peso davanti per cercare di tenere occupati i loro centrali. L’occasione la abbiamo avuto, ma purtroppo non la abbiamo sfruttata. Nelle prossime partite cercheremo di trovare delle soluzioni. Ascoli come una finale? Allora sarà una finale come tutte. Ogni partita dobbiamo viverla come la partita decisiva, come la partita della morte. I fischi dei tifosi sono normali e la gente ha il diritto di fischiare quando la squadra non vince. Lo sapevamo già dall’inizio che ci avrebbero sostenuto sino alla fine, poi se non arriva il risultato la gente è normale che non sia soddisfatta. Dobbiamo avere la testa alta per reagire, lo possiamo fare e continueremo a lavorare su questo. Siamo tutti sulla stessa barca, si vince e si perde insieme, quindi è giusto che prendiamo queste critiche, però, come detto prima, si esce tutti insieme da questa situazione, senza trovare alibi. Abbiamo iniziato con questo progetto e con questi giocatori e bisogna supportarli fino alla fine”.

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