La sconfitta di sabato ha lasciato un grande amaro in bocca, perché immeritata e ancora una volta, come se già non bastassero i precedenti torti subiti, la commistione Arbitri /Var ha contribuito non poco che sul campo si determinasse ciò che è stato. Le due precedenti vittorie avevano riportato serenità e tanto ottimismo in città e certamente questo passo falso non cambia la considerazione positiva dei tifosi riguardo squadra e anche conduzione tecnica.
Ma una sconfitta largamente immeritata, seppur contro un grande e complicatissimo avversario, lascia sempre scorie negative che vanno immediatamente metabolizzate. Il canovaccio dell’incontro, ci riferiamo soprattutto al primo tempo, era stato da noi largamente previsto. Lo Spezia ha pressato di squadra, partendo dagli attaccanti, per inibire le fonti di gioco del Catanzaro.
È stata una prima parte di gara molto difficile, resa ancora più complicata da una rete spettacolare di Pio Esposito, calciatore di altissimo livello fisico, tecnico e posturale, con un futuro segnato da protagonista assoluto del calcio italiano ed internazionale. Un piccolo appunto alla squadra giallorossa però va fatto.
L’azione del gol subito ha origine da una situazione d’attacco che finisce nelle mani dell’ottimo portiere avversario Gori, il quale rilancia subito il gioco e la palla arriva sulla trequarti a Pio Esposito liberissimo. Petriccione prova da dietro a contrastarlo, ma non può competere fisicamente con un colosso che è quasi il doppio.
L’attaccante prosegue dritto fino al limite dell’area di rigore e lascia partire un bolide terra aria che spacca la porta del povero ed incolpevole Pigliacelli. Gol stratosferico di un calciatore fortissimo, ma assurdo il posizionamento della squadra che viene letteralmente affettata dalla ripartenza avversaria e incredibile che i difensori rimangano passivi e nessuno esca a chiudere lo specchio della porta all’attaccante spezzino. Ma tant’è, ennesima ripartenza letale subita in questo campionato che con un po’ di attenzione in più in questi frangenti e qualche ORRORE arbitrale in meno, avrebbe consegnato una classifica da quarto posto senza se e senza ma.
Il secondo tempo ci riconsegna una squadra di cui essere davvero orgogliosi, lo Spezia è stato messo alle corde come mai avvenuto prima. La seconda miglior difesa d’Europa per statistiche, pur resistendo stoicamente, ha traballato non poco sotto i colpi di un Catanzaro per lunghi tratti letteralmente scatenato alla ricerca di un pari che sarebbe stato meritatissimo.
Oltre all’episodio del rigore concesso e poi annullato dal var, va segnalato il comportamento totalmente ostruzionistico degli avversari che l’arbitro ha consentito con una gestione dei falli che definire scientifica non è semplice complottismo. Su ogni calcio d’angolo battuto o spiovente in area di rigore spezzina, c’era un loro calciatore a terra e puntualmente il direttore di gara sanzionava un inesistente fallo d’attacco.
È stata una sofferenza dagli spalti, possiamo capire cosa abbiano patito i calciatori giallorossi in campo, che hanno comunque mantenuto un comportamento ineccepibile ed encomiabile sotto ogni aspetto. Ribadiamo che il Catanzaro potrebbe avere una posizione di classifica di assoluto livello e che la società DEVE assolutamente risolvere la situazione al più presto nelle SEDI OPPORTUNE. Sicuramente lo avrà già fatto, ma se le cose ancora non sono andate a posto, vuol dire che non è bastato.
A fine anno trarremo un bilancio completo di tutte le componenti e le variabili che hanno caratterizzato questo girone d’andata che si concluderà con il botto il quel di Cosenza. Di sicuro possiamo essere fieri di come la squadra abbia ormai assunto una fisionomia di tutto rispetto e il recupero pieno alla causa di elementi come Compagnon, Koutsoupias e Buso, i rientri di Antonini, Situm e La Mantia, l’inserimento attivo e funzionale di calciatori seppur non titolarissimi come Cassandro e Ceresoli, il ritorno al gol e alla forma di Biasci, rappresentano un di più che da gennaio in poi potrebbe essere decisivo.
Bisogna recuperare al più presto D’Alessandro che con la sua esperienza e classe può davvero determinare tanto, anche e soprattutto a gara in corso. Da sottolineare il grande ingresso in partita contro lo Spezia di Pittarello, finalmente apparso come l’attaccante potente ed estremamente mobile che avevamo ammirato da avversario nel Cittadella.
Nel girone di ritorno, insieme a Buso e con La Mantia pronto a dare il suo con le caratteristiche che gli appartengono, potrà e potranno essere delle carte più che vincenti nelle rotazioni di Caserta. Ora la squadra deve solo ricaricare le batterie, l’impegno del derby non sarà una passeggiata fuori porta, l’avversario si gioca tanto, oserei dire TUTTO, dignità compresa davanti a i propri tifosi. Ma di questo di ci occuperemo la mattina del 26, con tutti gli elementi chiari per una disamina pre partita completa ed attendibile. Intanto Buon Natale a tutti.