Il mondo del calcio si è stretto attorno alla famiglia di Giorgio Pellizzaro per l’ultimo saluto all’ex portiere e preparatore dei portieri, scomparso domenica all’età di 77 anni. La cerimonia funebre, svoltasi oggi a Brescia presso la Parrocchia di Cristo Re, ha visto la presenza di numerosi esponenti del panorama calcistico, tra cui l’ex capitano del Catanzaro Claudio Ranieri, attuale allenatore della Roma.
Ranieri e Pellizzaro: un legame indissolubile
Claudio Ranieri non poteva mancare all’ultimo saluto per un uomo con cui ha condiviso anni di successi e battaglie dentro e fuori dal campo. I due furono compagni di squadra al Catanzaro tra il 1974 e il 1978, contribuendo alla storica promozione in Serie A nel 1976. Successivamente, la loro collaborazione si estese anche fuori dal rettangolo verde: Pellizzaro fu preparatore dei portieri per ben 24 anni al fianco di Ranieri, dal Napoli nel 1991 fino alla storica vittoria della Premier League con il Leicester nel 2015. Nel mezzo, esperienze in club prestigiosi come Inter, Juventus, Atletico Madrid e Fiorentina, costruendo un sodalizio professionale e umano che ha lasciato il segno.
L’omaggio del mondo del calcio
Oltre a Ranieri, tanti altri volti noti del calcio hanno voluto rendere omaggio a Pellizzaro. A Brescia erano presenti il responsabile dell’area tecnica Giovanni Sartori e l’allenatore Gianni De Biasi, entrambi legati al compianto ex portiere da esperienze comuni nel mondo del calcio. Sartori e De Biasi, in particolare, hanno condiviso tre stagioni con Pellizzaro ai tempi del Brescia, cementando un rapporto di stima e amicizia durato una vita.
Durante la cerimonia, la bara è stata ricoperta dalle maglie delle squadre per cui Pellizzaro ha giocato e lavorato nel corso della sua carriera, un tributo commovente alla sua lunga e prestigiosa carriera. Un’immagine potente che ha testimoniato l’impatto che l’ex portiere ha avuto nel calcio italiano e internazionale.
Un’eredità che vive nel tempo
Giorgio Pellizzaro lascia un’eredità indelebile nel calcio, non solo per i successi sportivi ma anche per i valori di professionalità, dedizione e passione che ha trasmesso a chiunque abbia lavorato con lui. Dai suoi anni da estremo difensore con la maglia del Catanzaro, fino al ruolo di mentore per tanti giovani portieri nelle più prestigiose piazze calcistiche, il suo contributo al mondo del calcio rimarrà un riferimento per chiunque ami questo sport.
La sua scomparsa rappresenta una perdita enorme, ma il ricordo delle sue gesta e del suo spirito continuerà a vivere nei racconti di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo. Il calcio italiano ha perso un grande uomo, ma la sua storia non verrà mai dimenticata.