Rino Lavezzini, allenatore del Catanzaro nella stagione 1996-97, ha condiviso un sentito messaggio sui social media, riflettendo sulla sua lunga e variegata carriera nel mondo del calcio. In un post che mescola gratitudine, delusione e introspezione, Lavezzini ha ripercorso i momenti salienti della sua vita professionale e personale.
Un viaggio nel tempo e nello spazio
Lavezzini ha esordito ricordando come il calcio gli abbia dato molto più di quanto avrebbe mai immaginato. Dal visitare luoghi in Europa, Sud America e Africa, alle esperienze vissute sui campi di calcio, la sua carriera è stata un viaggio arricchente. “Ho passato campionati con ottimi risultati e campionati non altrettanto buoni”, ha scritto, sottolineando la varietà delle sue esperienze.
Le squadre del cuore
Nel suo post, Lavezzini ha espresso un particolare affetto per il Montevarchi e il Genoa. Del Montevarchi ha parlato con gratitudine per i due presidenti che lo hanno trattato come un figlio, mentre il Genoa gli ha offerto l’opportunità di vivere il “calcio vero” in un anno difficile ma straordinario.
Il legame con Catanzaro
Una parte centrale del messaggio è dedicata a Catanzaro, una città che inizialmente non avrebbe mai pensato di amare. Lavezzini ha parlato della città con parole toccanti, descrivendola come un luogo con tanti problemi ma anche con un forte senso di comunità e passione per il calcio. “Ho imparato ad amare una città con tanti problemi ma dove ho conosciuto la vera amicizia e il valore della parola data. Una città che vive per la propria squadra dove si può rinunciare a tutto tranne che seguire la squadra in capo al mondo”, ha affermato, rendendo omaggio ai tifosi e alla città stessa.
Le delusioni e le critiche al calcio moderno
Non mancano nel post le note negative e le delusioni, soprattutto verso persone che considerava amiche ma che alla fine si sono rivelate deludenti. Lavezzini non ha risparmiato critiche al mondo del calcio moderno, lamentando come il denaro e i rapporti opportunistici abbiano preso il sopravvento sui veri valori dello sport. “Purtroppo il mondo del calcio è molto cambiato negli ultimi 15/20 anni, l’unico valore è il denaro rapporti tra persone addette ai lavori che oggi si scannano domani si baciano, persone che andavano radiate oggi sono sul podio”, ha scritto, criticando l’ipocrisia e la corruzione che percepisce nel sistema attuale.
La stagione 1996-97 con il Catanzaro
Nel 1996, Rino Lavezzini è diventato allenatore del Catanzaro, che all’epoca militava in Serie C2. Nonostante un inizio promettente che vedeva la squadra terza in classifica, fu esonerato e poi richiamato per i play-off dopo un quinto posto finale. Tuttavia, la promozione in Serie C1 sfumò nella doppia sfida contro il Benevento, con un pareggio casalingo (0-0) e una sconfitta in trasferta (2-0).
Conclusioni di un viaggio
Lavezzini ha concluso il suo post con un senso di soddisfazione per gli anni passati sui campi di calcio, ribadendo che per lui il calcio non è mai stato un lavoro, ma una passione. Questa passione, tuttavia, lo ha anche portato a riflettere sugli errori commessi e sulle lezioni apprese lungo il cammino. “Non ho mai considerato il calcio un lavoro ma una passione e questo credo sia stato un errore”, ha concluso, con un tocco di amarezza ma anche di gratitudine per tutto ciò che il calcio gli ha dato.