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giovedì 26 Dicembre 2024

Manipolazione di voti e falsi scolastici al “Galilei” di Lamezia: La Procura di Catanzaro svela tutto

La Procura Distrettuale di Catanzaro ha chiuso l’indagine su una vicenda che coinvolge il liceo scientifico “Galileo Galilei” di Lamezia Terme. Sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti ci sono la dirigente Teresa Antonietta Goffredo, 58 anni, sette docenti e un finanziere. Le accuse spaziano dall’accesso abusivo a un sistema informatico per l’alterazione dei voti al falso ideologico e materiale, fino ai maltrattamenti verso tre insegnanti critici nei confronti della gestione della preside.

Le accuse e le persone coinvolte

Oltre alla preside Teresa Antonietta Goffredo, gli altri indagati sono Maria Rosaria Rocca (48 anni), Giovambattista Chirillo (51 anni), Anna Rosa (64 anni), Pasqualina Bagnato (61 anni), Maria Piera Adamo (62 anni), Marietta Paola Veltri (42 anni) e Giuseppina Sandra Anania (66 anni). Coinvolti anche il marito di una docente, Luigi Carlo Isabella (65 anni), e un finanziere, Renato Molinaro (56 anni).

Le accuse principali riguardano accessi abusivi al sistema informatico della scuola, effettuati tra gennaio e giugno 2023, per manipolare le valutazioni degli studenti, specialmente in materie come Storia dell’arte, Latino e Scienze motorie. Gli accessi al registro elettronico sarebbero avvenuti in prossimità dei consigli di classe, con l’obiettivo di incrementare o ridurre i voti assegnati dai docenti.

Falsificazioni e maltrattamenti verso docenti critici

Oltre alla manipolazione dei voti, l’indagine ha evidenziato anche presunti falsi nei fogli di presenza e nelle ore di attività extracurriculari per l’anno scolastico 2020/2021. Secondo la Procura, la dirigente Goffredo, insieme alle docenti Maria Piera Adamo e Giuseppina Sandra Anania, avrebbe alterato i registri per ottenere compensi extra, dichiarando ore di lavoro inesistenti. Questo comportamento sarebbe stato messo in atto per evitare possibili procedimenti penali legati a truffe ai danni dello Stato.

Non mancano le accuse di maltrattamenti: la dirigente avrebbe adottato atteggiamenti persecutori nei confronti di tre insegnanti critici verso la sua gestione, arrivando a penalizzare anche i figli di alcuni di loro con valutazioni scolastiche inferiori, in segno di ritorsione.

Il ruolo del finanziere Renato Molinaro e le implicazioni legali

Tra gli indagati figura anche Renato Molinaro, finanziere coinvolto nella vicenda per presunti accessi abusivi alla “Cognizione penale”. L’accusa sostiene che Molinaro si sarebbe introdotto con il proprio account nel sistema informatico della Procura lametina per ottenere informazioni su tre procedimenti penali, agendo per conto di due coniugi coinvolti nell’indagine.

Il commento del Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Calabria

La vicenda ha suscitato una forte reazione da parte del Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, che ha commentato con fermezza gli accadimenti ipotizzati dalla Procura. “Se fosse vero, che anche solo grazie all’accesso nel registro elettronico sono stati abbassati i voti al figlio di un docente “dissidente” per ritorsione, chi ne sarebbe responsabile dovrebbe essere allontanata dal sistema scolastico per sempre,” ha dichiarato Marziale.

E ha aggiunto: “Il merito, finanche inserito nella denominazione ministeriale insieme ad istruzione, è lo strumento con il quale si genera nel discente l’autostima, ma soprattutto l’onestà intellettuale. Se il processo viene distorto, si rischia di instillare nel soggetto in divenire sfiducia nelle istituzioni e i germi della corruzione.”

La sospensione della dirigente e le prossime fasi del processo

Teresa Antonietta Goffredo, già sospesa in passato dall’Ufficio scolastico regionale e poi riammessa, dovrà ora affrontare le accuse che la vedono coinvolta. La chiusura dell’indagine non rappresenta un verdetto definitivo, ma segna il passaggio alle prossime fasi del procedimento, dove le accuse dovranno essere provate e valutate dal giudice.

Un caso che scuote il mondo scolastico

La vicenda che coinvolge il liceo Galileo Galilei di Lamezia Terme è destinata a far discutere a lungo, gettando un’ombra sulla gestione delle scuole e sulla trasparenza dei processi educativi. Se le accuse fossero confermate, si tratterebbe di un episodio estremamente grave, con possibili ripercussioni sull’intero sistema scolastico regionale.

Resta da vedere come si evolverà il processo e quali saranno le conseguenze per i protagonisti della vicenda. Nel frattempo, la comunità scolastica e i cittadini restano in attesa di ulteriori sviluppi.

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