Un investimento da grande club. Non c’è altra definizione per l’operazione che sta portando Mattia Liberali al Catanzaro, e non in prestito ma a titolo definitivo, con il 50% sulla futura rivendita riservato al Milan. Il segnale lanciato dal club giallorosso è chiaro: non si tratta solo di costruire una rosa per ben figurare nel presente, ma di tracciare una traiettoria credibile e ambiziosa per il futuro.
Liberali non è un giovane qualunque. Classe 2007, talento cristallino, considerato tra i più promettenti dell’intero panorama nazionale, ha esordito da titolare in Serie A contro il Genoa a soli 17 anni. Chi lo ha visto giocare con la Primavera del Milan sa bene di cosa parliamo: 31 presenze, 7 gol, qualità tecniche rare, capacità di accendere la manovra offensiva e visione di gioco da veterano. Non a caso, su di lui si erano posati anche gli occhi di un club blasonato come il Parma, ma a spuntarla è stato il Catanzaro.
Un segnale forte sul mercato
Dietro questo affare, che definire “colpo” è quasi riduttivo, c’è una strategia precisa: quella di un club che sta cambiando passo, che vuole guadagnare spazio e rispetto non solo per i risultati ottenuti, ma per la credibilità con cui si muove sul mercato. Il direttore sportivo Ciro Polito ha condotto la trattativa con determinazione e discrezione, cogliendo il momento giusto per convincere il Milan a lasciare andare il suo talento più brillante, pur conservando una partecipazione sul futuro. È questo il punto: anche il Milan crede che Liberali esploderà. E il Catanzaro, di fatto, ha ricevuto la fiducia di uno dei club più attenti d’Italia sul piano giovanile.
In un calcio sempre più legato alla valorizzazione degli under, l’acquisto di Liberali sancisce la maturità di una società che sa cosa cercare, che investe con logica e progettualità, e che non ha paura di mettersi in gioco. Non è un azzardo, è un passo avanti. Un segnale che Catanzaro è oggi un punto di arrivo per crescere, e non solo una tappa di passaggio.
Il contesto giusto per brillare
Nel gruppo costruito per affrontare la stagione 2025/26, Mattia Liberali troverà un ambiente ideale. Una città che vive di calcio, un pubblico caloroso ma competente, uno staff tecnico che, a partire da Alberto Aquilani, sa bene cosa significhi lavorare con i giovani. L’ex tecnico della Fiorentina Primavera rappresenta una garanzia per chi, come Liberali, cerca una guida in grado di accompagnarlo senza bruciarne le tappe. E il fatto che il Catanzaro punti su profili giovani di prospettiva – da Favasuli a Rispoli, da Nuamah ad Alesi – rafforza l’idea di un progetto coerente, strutturato, con una precisa identità tecnica e una visione sul medio-lungo periodo.
Una scelta che vale doppio
In un’estate di mercato dove spesso si guarda ai grandi nomi o ai colpi di risonanza, il Catanzaro ha scelto di fare rumore con la sostanza. Acquisire un talento come Liberali non è solo un upgrade tecnico, ma un’affermazione politica nel sistema calcio italiano: “siamo qui, e vogliamo crescere con serietà”. Per i tifosi giallorossi, questa operazione rappresenta una nuova frontiera: quella di una società che lavora con lungimiranza, capace di attirare giocatori di alto profilo tecnico e umano, pronta a diventare un modello.
E per Liberali, è il momento giusto per prendersi la scena. A Catanzaro non mancheranno fiducia, spazio e stimoli. E quando talento e ambiente si incontrano, può nascere qualcosa di molto più grande.