L’esterno dell’Avellino torna sulla sconfitta del “Ceravolo” ai microfoni di Contatto Sport (riportato da TuttoAvellino.it): “Abbiamo sbagliato il pressing, ma meritavamo di più. Contro i rosanero serve cattiveria per chiudere bene il 2025”
A tre giorni dalla sfida persa al “Ceravolo”, in casa Avellino brucia ancora la sconfitta di misura contro il Catanzaro. A dare voce allo stato d’animo dello spogliatoio irpino è l’esterno Filippo Missori, che ha analizzato lucidamente la gara ospite del format Contatto Sport su Prima Tivvù, come riportato dal portale TuttoAvellino.it.
I rimpianti del “Ceravolo”: traverse e VAR
L’analisi di Missori parte dagli episodi che hanno condannato i lupi, sottolineando una certa dose di sfortuna: “A Catanzaro siamo stati sfortunati in un paio di occasioni, le due traverse”. Ma è sull’episodio del pareggio annullato nel finale che il giocatore esprime il maggior disappunto: “Poi il gol annullato, dove secondo me si poteva andare a guardare al VAR per rivederlo, per me era buono“.
Dal punto di vista tattico, l’esterno ammette un approccio iniziale troppo timido: “Il primo tempo siamo stati un po’ bassi, nel secondo tempo più frizzanti”. Riconoscendo il valore dell’avversario (“Sapevamo la forza del Catanzaro, in casa sono forti, non regalano nulla”), Missori individua l’errore principale nella gestione della pressione: “Abbiamo sbagliato il pressing, potevamo ad andarli a prendere un po’ più alti”.
Sul gol subito, che ha deciso il match, c’è amarezza: “Abbiamo preso un gol evitabile, non so nemmeno se abbia tirato o crossato. È stato un episodio che ci ha condannato”.
“Incazzatura” e voglia di riscatto
L’umore nello spogliatoio biancoverde è un mix di delusione e rabbia agonistica. “Umore che c’è dopo la sconfitta, rammarico, incazzatura per non aver portato punti a casa”, ha confessato Missori, promettendo massimo impegno in allenamento per ripartire subito.
Il difetto da limare? La troppa concessione sui tiri da fuori. “Abbiamo preso anche tanti bei gol, in questi casi si può fare poco o nulla di più. Magari dobbiamo essere più cattivi, uscire più forti in pressing, magari prendere una pallonata in faccia rispetto a un gol”.
Testa al Palermo: l’ultima del 2025
Ora il calendario mette l’Avellino di fronte a un altro big match contro il Palermo, definito da Missori come “una delle squadre candidate a salire”, guidata da un mister “specialista nelle promozioni”.
L’obiettivo è chiaro: chiudere l’anno regalando una gioia al pubblico del “Partenio”, la cui passione aveva colpito Missori fin dal suo arrivo (“Vederne 2000 a Modena, ho capito in che piazza ero”). “È l’ultima partita del 2025 in casa, speriamo di fare bene, portare i tre punti e far divertire i tifosi e fare loro un regalo di Natale“.
