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mercoledì 30 Aprile 2025

“Nel segno di Gemelli”, un progetto del Teatro Comunale di Catanzaro per celebrare il teatro e il dialetto catanzarese

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Si parte domani, mercoledì 19 febbraio, alle 20.45 con “Setta, ottu, nova e decia”

Un viaggio nella storia, nella cultura e nella tradizione teatrale di Catanzaro prende vita grazie al nuovo progetto del Teatro Comunale, ideato dal direttore artistico Francesco Passafaro.

 “Nel segno di Gemelli” è un omaggio al grande autore, attore e regista Nino Gemelli, figura centrale del teatro dialettale calabrese.

“Ho avuto la grande fortuna di ereditare tutto il patrimonio artistico del mio Maestro Nino Gemelli – racconta Passafaro – grazie alla generosità di sua moglie Sina. Un dono prezioso che include copioni, libri, documenti, maschere teatrali e persino una grammatica del dialetto catanzarese, mai pubblicata”.

Tra il materiale inedito, sono state rinvenute anche due commedie mai rappresentate: “Ricordi d’a ruga”, già completa di scenografia realizzata dal maestro Giovanni Marziano, e “U sangu è sangu”, un’opera che Nino Gemelli avrebbe voluto mettere in scena con il grande Pino Michienzi.

L’obiettivo del progetto è duplice: riportare in scena l’intero repertorio di Nino Gemelli e valorizzare il dialetto catanzarese, spesso sottovalutato ma ricco di espressività e storia. “Troppo spesso il nostro dialetto viene considerato con sufficienza, quando invece è una lingua che, se usata bene, può trasformarsi in poesia”, sottolinea Passafaro.

Il programma del primo anno

Il 2025 segna l’avvio ufficiale di “Nel segno di Gemelli”, con la messa in scena di quattro commedie:

·      19 febbraio – “Setta, ottu, nova e decia”
·      5 marzo – “Basta: abbasta e suverchja”
·      19 marzo – “Bongiorno e auguri”
·      23 aprile – “Ricordi d’a ruga”

L’evento inaugurale, in programma mercoledì 19 febbraio alle ore 20:45, sarà proprio la rappresentazione di “Setta, ottu, nova e decia”, commedia scritta da Nino Gemelli nel 1985/1986, che compie 40 anni.

Una storia attuale e coinvolgente

Lo spettacolo racconta il confronto tra due famiglie appartenenti a mondi diversi, incapaci di comprendersi nonostante il desiderio di dialogo. Il ritorno a casa di Ettore, figlio di Ubaldo e Cristina, dopo gli studi universitari, diventa il pretesto per uno scontro generazionale che si sviluppa in un intreccio comico e brillante, tra fraintendimenti e contrasti culturali.

Chi ha già visto la commedia sa che si tratta di un appuntamento imperdibile. Chi invece non ha mai avuto l’opportunità di scoprirla, potrà finalmente conoscere un pezzo importante della storia teatrale della città.

Per incentivare la partecipazione delle nuove generazioni, l’ingresso sarà gratuito per tutti i bambini sotto i 10 anni.

Catanzaro riscopre la sua identità teatrale e il valore del dialetto, grazie a un progetto che mira a custodire e tramandare un’eredità culturale inestimabile.

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