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domenica 9 Febbraio 2025

Nicola Binda: “Il ciclo Vivarini-Catanzaro era finito. Ora bisogna avere fiducia”

Durante una recente intervista a Il Salotto Cadetto, il giornalista Nicola Binda ha parlato della decisione del Catanzaro di separarsi dall’allenatore Vincenzo Vivarini. Le sue parole, riportate da IlCalcioCalabrese.it, offrono un’analisi schietta del percorso compiuto dai giallorossi sotto la guida di Vivarini, un ciclo definito “straordinario” ma ormai giunto al termine.

Binda ha spiegato: “No, il ciclo era finito. Mi avevano insultato ma ritenevo fosse concluso, non solo per Vivarini ma anche per qualche calciatore. Questa squadra ha fatto il record di punti in Serie C e ha giocato un calcio meraviglioso in Serie B, raggiungendo i playoff. Quel percorso era completato, era giusto che Vivarini trovasse nuovi stimoli”.

Queste dichiarazioni suggeriscono come il cambio di direzione fosse inevitabile per il club, che ha ora intrapreso un nuovo cammino con Fabio Caserta in panchina e Ciro Polito nel ruolo di direttore sportivo. Secondo Binda, la separazione tra il Catanzaro e Vivarini riflette una visione professionale e pragmatica, non influenzata dai sentimenti dei tifosi, ma dalla necessità di rigenerare la squadra con nuove motivazioni.

Le straordinarie stagioni del Catanzaro con Vivarini

Ripercorrendo il passato recente del Catanzaro, non si può dimenticare l’impatto che Vincenzo Vivarini ha avuto sulla squadra. Durante il suo periodo alla guida dei giallorossi, il Catanzaro ha raggiunto traguardi impressionanti: un record di punti in Serie C che ha garantito la promozione diretta e una successiva stagione di alto livello in Serie B, culminata con una storica semifinale playoff.

Il ciclo di Vivarini ha rappresentato un’epoca d’oro per il Catanzaro, che ha potuto celebrare non solo i risultati sportivi ma anche un gioco spettacolare che ha fatto innamorare i tifosi. Tuttavia, secondo Binda, quel percorso aveva ormai raggiunto il suo culmine.

Il professionismo e la separazione dai tifosi

Nicola Binda ha poi spiegato che le decisioni in ambito calcistico non possono essere guidate dal cuore dei tifosi, ma dalla testa di chi vive il calcio come professione: “Giustamente pensano come professionisti, non mi sorprende dove si cambia. In qualunque situazione lavorativa, è il normale corso della vita. I calciatori e gli allenatori non ragionano con la testa dei tifosi.”

Il commento di Binda sottolinea una verità spesso difficile da accettare per gli appassionati: le dinamiche di gestione calcistica rispondono a logiche professionali e non emotive. Il distacco emotivo, secondo il giornalista, è essenziale per mantenere alta la competitività della squadra, soprattutto in un campionato impegnativo come quello di Serie B. I tifosi del Catanzaro devono quindi cercare di guardare oltre l’affetto verso Vivarini e abbracciare il nuovo progetto, che potrebbe portare altre soddisfazioni.

Fiducia nel nuovo corso: “Ad ottobre non è mai retrocesso nessuno”

Binda ha espresso ottimismo per il futuro del Catanzaro, sottolineando come la squadra abbia ancora tutto il tempo per trovare il giusto equilibrio. “Ad ottobre non è mai retrocesso nessuno. In Serie B non c’è nulla di definitivo al 24 ottobre, quindi abbiate fede,” ha dichiarato il giornalista.

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