Il calciomercato estivo chiude il suo sipario e lascia in eredità un campionato dal profilo tecnico più alto, con roster più profondi e un ventaglio di soluzioni che promette equilibrio fino all’ultima curva. Le nostre pagelle — imparziali e costruite su coerenza del progetto, qualità degli innesti, sostenibilità delle scelte e copertura dei ruoli — vogliono essere uno strumento per leggere oltre la vetrina dei nomi. Non contiamo solo i colpi: pesiamo funzionalità, tempistica, continuità tecnica e il rapporto tra uscite ed entrate. In alcuni casi il voto incorpora un margine di proiezione (rischio/rendimento); in altri, il giudizio è ancorato a certezze già visibili.
Calciomercato Serie B: Le pagelle squadra per squadra
AVELLINO – 6+
Promozione e sbarco in cadetteria con una rivoluzione a forte trazione offensiva. Gli arrivi di Gennaro Tutino, Roberto Insigne, Andrea Favilli e Tommaso Biasci consegnano a Raffaele Biancolino un reparto avanzato di qualità e soluzioni complementari: profondità, attacco alla profondità e gol “sporchi” in area. Restano tuttavia due interrogativi: l’affidabilità fisica di alcuni interpreti chiave e la coperta corta tra difesa e mediana, dove il salto di categoria richiede struttura, duelli vinti e metri difesi. Tanti movimenti, identità da oliare: sufficienza piena, ma serve un equilibrio più solido senza palla.
BARI – 8
Il tandem Magalini–Di Cesare ha messo insieme un mercato da protagonista per mister Caserta. In entrata Verreth, Gytkjær, Dickmann, Moncini, Castrovilli, più la conferma di Dorval: qualità tecnica, leadership e gol garantiti. La perdita di Maita e Benali in mezzo toglie esperienza e tempo di gioco, ma l’alchimia tra i profili offensivi è da alta classifica. Appunti: diversi innesti arrivano in prestito — con un paio di titoli definitivi in più il voto sarebbe da 8,5 — e la costruzione delle coppie in difesa dovrà trovare presto gerarchie. Complessivamente, rosa da big.
CARRARESE – 7
Budget misurato, idee chiare. Il lavoro del club per mister Antonio Calabro valorizza scommesse intelligenti: Arena, Bozhanaj, Di Stefano, Hasa, Accornero (più Sekulov). Tanta gamba tra le linee, estro e possibilità di crescere dentro il progetto. L’effetto collaterale è la perdita di vari prestiti in uscita, fisiologica per un club che compete con risorse contenute. Voto positivo perché la coerenza tecnica è evidente.
CATANZARO – 7+
Sessione lunga e stratificata dal ds Ciro Polito. Prima la linea under a titolo definitivo (Marietta, Favasuli, Liberali, Frosinini; più Verrengia, Bashi, Alesi, Seha) per capitalizzare nel lungo periodo; poi gli over nell’ultimo sprint (Di Francesco, Buglio, Oudin, Cassandro rientrato, Pandolfi) a innalzare il livello immediato. Completano il quadro Rispoli (Como), Nuamah (Sassuolo) e Cissè (Verona) in prestito: funzionali allo spartito di Alberto Aquilani. Le uscite pesanti (Scognamillo, Biasci, e la sorpresa Bonini) costano qualche decimale, ma l’idea di squadra — tecnica, verticale, con rotazioni — è nitida. Voto alto, che potrebbe essere portato a 7,5 in prospettiva futura.
CESENA – 7
Mercato centrato: Bisoli, Frabotta e Castagnetti portano gerarchia e sapere tattico; Blesa e Magni aggiungono prospettiva; Ciervo è giovane già pronto. Escono Prestia e Jack Calò: leadership e palleggio da rimpiazzare con organizzazione. Resta la sensazione che manchi profondità in panchina per reggere i picchi di una B lunga. Intelaiatura, però, di livello.
EMPOLI – 7
Da neoretrocessa costruisce una rosa giovane e profonda. In uscita, fisiologicamente, profili da A (Marianucci, Fazzini, Pezzella tra gli altri), ma le entrate garantiscono talento diffuso e minutaggio da valorizzare. Per la B la base è molto forte; il voto si ferma a 7 perché servirà accompagnare i giovani con struttura mentale e gestione degli inevitabili alti e bassi.
FROSINONE – 7-
Mercato ampio: dentro Raimondo, Masciangelo, Koné, confermato Cittadini; plus Calò e un gruppo di scommesse con margine. Qualcosa si è perso per strada e Massimiliano Alvini dovrà riallineare i blocchi; aver tenuto Monterisi e Gelli aiuta nella continuità delle idee. Voto tra 6,5 e 7: potenziale alto, sintonia da trovare.
JUVE STABIA – 6,5
Uno dei budget più bassi, tante uscite dolorose (Adorante, Buglio, Thiam, oltre a prestiti rientrati) e il passaggio in panchina da Pagliuca ad Abate. Il ds Lovisa pesca con competenza: over utili (Confente, Carissoni, Gabrielloni, Battistella, Correia) e una batteria di prestiti che promette energia (De Pieri, Mannini, Stabile, Cacciamani, Reale, Giorgini, Zuccon, Ciammaglichella). Manca qualche definitivo in più per alzare il voto: cantiere interessante, ma fragile se i giovani, tutti in prestito, impattano a corrente alternata.
MANTOVA – 7
Perde Aramu e Debenedetti, ma risponde con esperienza e senso del gioco: Majer, Falletti, Mantovani danno spessore; Bonfanti e Castellini in prestito sono colpi “furbi”. Profilo equilibrato, con possibilità di crescita collettiva. Voto solido.
MODENA – 8
Il ds Catellani orchestra un mercato di peso per Sottil: Zampano, Chichizola, Di Mariano, Zanimacchia, Adorni, Sersanti (più gli innesti di complemento) compongono una rosa completa per ruoli e coppie. L’uscita di Palumbo è la ferita sul piano simbolico e creativo, ma l’insieme resta da playoff. Voto alto per qualità, profondità e timing delle operazioni.
MONZA – 8
Ripartenza immediata dopo la retrocessione con Paolo Bianco e zoccolo duro trattenuto: Pessina e Izzo in B sono lusso puro. Arrivano Obiang, Thiam, Azzi, Ravanelli, Álvarez e altri profili funzionali. Struttura di A in contesto cadetto, con l’incognita dell’adattamento psicologico alla categoria. Market share da promozione.
PADOVA – 6,5
Bene la conferma (in prestito) di Fortin tra i protagonisti della promozione. Operazioni d’impatto come Sgarbi, Lasagna, Ghiglione, Baselli; resta un punto interrogativo su Papu Gómez dopo lo stop, e una difesa che può avere bisogno di un ulteriore tassello per il livello della B. Voto 6,5: materiale interessante ma retroguardia da testare sul serio.
PALERMO – 8,5
Risorse, progettualità e un tecnico specialista delle promozioni come Filippo Inzaghi. Gli ingressi di Augello, Gyasi, Palumbo, Bani, Bardi, Joronen più talenti come Veroli e Giovane compongono un mosaico pronto e profondo. Perdite rilevanti (Audero, Di Francesco), ma il saldo qualità/quantità è nettamente positivo. Rosa da salto di categoria.
PESCARA – 5,5
Con Vivarini in panchina serve identità immediata; al contrario, la squadra arriva alle prime giornate incompleta. Nel day-deadline arrivano Corazza, Caligara, Tsadjout, Vinciguerra, Okwonkwo: quantità, ma quadro a incastro con i principi del tecnico. L’uscita di Plizzari pesa. Materiale per ripartire c’è, ma la sincronizzazione rischia di richiedere tempo prezioso.
REGGIANA – 7+
Ottimo lavoro in rapporto al budget. Dentro Bertagnoli, Papetti, Rover, Novakovich, Magnani e una serie di profili in grado di alzare l’asticella — con giovani come Lambourde, Tavsan, Mendicino. Persi i “rientri” da prestito (Lucchesi, Vergara, Kumi), ma la rosa è più completa e fisica. Pagella assolutamente in positivo.
SAMPDORIA – 5,5
Contesto societario complicato. Il mercato porta nomi di spessore (Ferri, Henderson, Abildgaard, Cherubini, Pafundi, Barák, Hadzikadunic), ma il conto delle uscite è pesante: Cragno, Tutino, Niang, Meulensteen, Borini, Bereszyński. Per fare bene servirà il triplo dell’ordinario in termini di lavoro, convivenze e tempi di assestamento. Potenziale alto, ma rischio volatilità evidente.
SPEZIA – 6+
Rosa ancora forte nelle linee guida, con inserimenti mirati (Candela, Beruatto, Comotto, Cistana) e la scommessa in avanti: via Pio Esposito, dentro Artistico (7 gol nell’ultima stagione) e Vanja Vlahović. Il dubbio è l’attacco: servono subito reti. Per il resto, ossatura di livello da parte medio-alta.
SÜDTIROL – 6
Il ds Bravo segue il manuale Castori: meno nomi, più affidabilità. Dentro Pecorino, Italeng, Coulibaly per interpretare un calcio diretto; in uscita Pyythia, Gori, Belardinelli, Rover, Arrigoni e altri. La sufficienza c’è perché l’identità non si discute; il tetto è quello del pragmatismo: punti sporchi e tenuta difensiva.
VENEZIA – 7
Neoretrocessa con rosa di spessore. Colpo Adorante dalla Juve Stabia per il gol, poi Bohinen, Korac, Franjic, Hainaut, e innesti futuribili come Compagnon, Venturi, Pietrelli, Sidibè. Stanković riscattato: plus serio tra i pali. Ma salutano pedine importanti (Nicolussi Caviglia, Idzes, Candé, Zampano, Gytkjær, Joronen): saldo buono, ma da ritarare le gerarchie. Squadra c’è, voto “aperto” in alto.
VIRTUS ENTELLA – 6,5
Budget basso, lavoro lineare: molti prestiti (tra cui Flavio Russo, Della Vecchia, Fumagalli, Moretti, Debenedetti, Ankeye, Del Lungo) per alzare intensità in allenamento e competizione, più un colpo da maestri a titolo definitivo come Ahmed Benali dal Bari. Progetto coerente, voto positivo.
Chi sale e chi resta alla finestra: il bilancio (provvisorio) di un’estate decisiva
La sensazione complessiva è che il livello medio del torneo si sia alzato. Palermo e Monza hanno costruito organici da A, con il Modena che si candida a sorpresa di fascia alta. Bari e Reggiana offrono la combinazione più interessante tra qualità e profondità, mentre il Catanzaro ha rinnovato pelle e ambizioni con un mix di under di proprietà e over mirati: progetto che guarda oggi e domani. Empoli e Venezia, come lo Spezia, hanno materiale per spingere, ma dovranno orchestrare la convivenza tra giovani e status; il Frosinone sta ancora definendo equilibri. In zona grigia, l’Avellino dipende dal rendimento del reparto offensivo; Juve Stabia e Virtus Entella meritano fiducia per nitidezza del piano; il Südtirol resta mina vagante per identità; Pescara e Sampdoria sono i cantieri che più richiedono tempo e continuità gestionale.
La B di quest’anno promette un tetto competitivo alto e un pavimento meno friabile. Le nostre pagelle raccontano ciò che l’estate ha preparato; da qui in avanti parlerà il campo, che dirà chi avrà saputo trasformare i colpi in punti, i nomi in meccanismi e i proclami in classifica. Perché la vera differenza, come sempre, la faranno profondità, gestione degli errori e qualità del lavoro quotidiano.