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venerdì 22 Agosto 2025

Palanca: “Il mio Catanzaro è più forte, ma occhio alla Reggiana. Vivarini-Caserta? Non si nota la differenza”

Il nome di Massimo Palanca riecheggia ancora con grande affetto tra i tifosi del Catanzaro. Per chi ha vissuto gli anni d’oro del club calabrese, il suo soprannome “O Rey“, accostato a Pelé, non era affatto azzardato. 116 reti con la maglia giallorossa tra Serie A, B e C, oltre a 20 gol in Coppa Italia, e un’abilità fuori dal comune nel calciare direttamente dalla bandierina del calcio d’angolo (ben 13 reti da corner). Il suo nome è leggenda a Catanzaro, al punto da meritare la cittadinanza onoraria.

A pochi giorni dalla sfida tra Catanzaro e Reggiana, Palanca ha parlato ai microfoni de La Gazzetta di Reggio, esprimendo il suo pensiero sull’attuale momento della squadra calabrese e sul campionato di Serie B.

“Grande entusiasmo a Catanzaro, ma attenti alla Reggiana”

La sfida in programma al Ceravolo sarà un test importante per entrambe le squadre. Palanca vede un Catanzaro in ottima forma, ma invita alla prudenza:

“A Catanzaro c’è grande entusiasmo e la società sta lavorando molto bene. La differenza tra Vivarini e Caserta non si nota, segno di una stabilità importante. Ma occhio alla Reggiana, è una squadra viva.”

Il legame storico tra Catanzaro e Reggiana

L’ex bomber giallorosso ricorda un episodio che accomuna i due club:

“Una delle storiche promozioni del Catanzaro arrivò proprio a Reggio Emilia, allo stadio Mirabello, nel 1976. Vincemmo 2-1 e io segnai un gol fondamentale per la nostra salita in Serie A. Purtroppo, per la Reggiana quella sconfitta significò retrocessione”.

Iemmello, il leader dell’attacco giallorosso

Parlando dei protagonisti dell’attuale Catanzaro, Palanca si sofferma su Pietro Iemmello, definendolo un attaccante determinante:

“È il terminale offensivo principale. Anche se non è sempre nel vivo del gioco, sa colpire al momento giusto. Con il suo potenziale, avrebbe potuto affermarsi ad alti livelli già da tempo.”

Il campionato di Serie B: una competizione imprevedibile

Da grande conoscitore del calcio, Palanca analizza il livello del campionato cadetto, sottolineandone l’estrema imprevedibilità:

“Il torneo è livellato, ogni partita può riservare sorprese. Alcune squadre stanno deludendo, altre stanno sorprendendo con una programmazione attenta. La continuità è la chiave per il successo.”

Il giudizio sul VAR: “Negativo, gli arbitri si trincerano dietro al protocollo”

Non poteva mancare una riflessione sulla tecnologia applicata al calcio. Palanca si schiera contro il VAR:

“Ai miei tempi, per dare rigore, l’arbitro voleva vedere il sangue. Ora basta un tocco minimo. I difensori non sanno più come comportarsi.”

Il futuro e il calcio moderno

Alla domanda su chi possa essere il “nuovo Massimo Palanca“, l’ex attaccante cita un talento che ha seguito da vicino:

“Ho lavorato nel settore giovanile delle Marche e un giocatore che ho sempre apprezzato è stato Giuseppe ‘Pepito’ Rossi. Uno dei talenti italiani più puri degli ultimi anni.”

Il possibile ritorno sugli spalti per Sassuolo-Catanzaro

Palanca non esclude di assistere dal vivo a una delle prossime gare dei giallorossi:

“Potrei essere presente per Sassuolo-Catanzaro, l’ultima giornata di campionato. Con Claudio Ranieri, che era nel nostro gruppo all’epoca, ci sentiamo spesso.”

Una leggenda sempre vicina ai colori giallorossi

Nonostante il passare degli anni, Massimo Palanca rimane un’icona indelebile nella storia del Catanzaro. Il suo entusiasmo nel parlare della squadra testimonia il legame indissolubile con i colori giallorossi.

Domenica al Ceravolo, il Catanzaro proverà a regalare un’altra gioia ai suoi tifosi, con l’auspicio che la leggenda di “O Rey” Palanca possa continuare a ispirare le nuove generazioni.

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